ridi, amore.-11

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-Marta.

Simone dopo scuola, mi propone di prendere qualcosa, un panino.

Mi mancava il suo profumo.

**

All'uscita, usciamo insieme come una volta. L'ho visto allontanarsi così tante volte, che quando ha provato a salutare Luca, gli ho preso il braccio pensando che se ne andasse e cambiasse idea.

"Non cambio idea."-mi dice ridendo.

Faccio finta di sorride.

Vedo in lontananza una bellissima ragazza.

"Andiamo?"-mi chiede Simone.

"Si, certo."-confermo.

Camminiamo fianco a fianco, lui -scherzando- mi spinge un pò, facendomi traballare. Sorrido.

"E' un pò che non ridi eh?"-mi chiede.

"E tu? E' un pò che non piangi eh?"

Lui rimane zitto. L'ho colpito nel suo punto debole.

Entriamo in questo bar, ordiniamo due panini con la cotoletta.

"Hai cancellato tutto, vero?"-gli chiedo, osservando il telefono nella sua tasca.

"No, non del tutto."-mi risponde.

"Io si, è stata una liberazione, per i primi due giorni."-dico.

"E gli altri?"

"Una vera tortura."-gli rispondo ridendo di me.

"Perchè?"

"Qualsiasi ricordo merita una memoria."

"Di quanti giga?"

Lui scoppia, dopo la sua battuta pessima, in una clamorosa risata. Inizialmente resto impassibile, ma poi rido anche io.

"Mi fai ricordare un video."-gli dico.

"Si, l'unico che non ho cancellato."

Lo guardo sorpresa.

"Lo so, lo so, dicevo che non mi piaceva quel video. Lo dicevo solo per i capelli, facevano davvero schifo quel giorno."-mi dice.

Rido ricordando quel giorno.

Stavamo sul divano a guardare video di bimbi minkia, eravamo vestiti malissimo, precisamente da casa.

Ad un certo punto, arriva un video di un bimbo minkia famosissimo su i social e Simone scoppia a ridere, e poi continua senza mai fermarsi, per tutta la durata del video. Allora, tra le lacrime mi dice "Ridi, Amore."

Quell'Amore. Ero il suo amore e lui l'amore non l'aveva mai provato, ero la prima e forse anche l'unica.

Allora cosa ho sbagliato?

Troppo amore, mi rispondo.

Fa paura e quando si ha paura si fanno molte cose, ad esempio: si scappa. Magari per tutta la nostra vita, diciamo che odiamo correre, poi ad un certo punto, corriamo come atleti professionisti.

"Che ci è successo, Marta?"-mi chiede.

"Non lo so. Mi sembra inutile parlare del passato, non conta più nulla."-rispondo.

"Conta, eccome. E' per quel passato che siamo qui."

Annuisco. I panini arrivano belli caldi. Do subito un morso.

"Ti sei sentito con qualcuna?"-gli chiedo.

"ssi... ho una mezza storia."-mi dice sottovoce.

Mi alzo e esco fuori, con il panino. Mi siedo su una panchina lì vicino. Mi viene da piangere.

"Posso spiegarti."-sento Simone dietro di me, la sua presenza.

"Non c'è molto."

"Si chiama Alex, ed è il contrario di te. Siamo, io e lei, tipi molto simili. Lei mi sa ...accettare per quello che sono, con lei posso essere ciò che voglio. Con te, avevo paura. Ero diventato perfettino. Ma purtroppo non mi da quello che mi hai saputo dare tu, in qualche mese. Non c'è paragone. Cerco di trovare in lei, sempre qualcosa di te, per farmi scattare la scintilla, ma non ci riesco."-mi dice tutto in un fiato.

Lo guardo. Cosa sta dicendo? Lo abbraccio e gli cade il panino.

Rimaniamo abbracciati per un pò, ci guardiamo per un pò, ma quel pò, sembrano anni.

E' necessario ricominciare il gioco?

Simone guarda poi il panino, fa finta di piangere, poi passa al disperarsi.

"Quanta roba, andata via per nulla."-dice.

Rido, vedendo quella scena.

****

Mi accompagna a casa.

"Ci venivo qua, la sera, sai?"

Simone guarda la finestra della mia camera come se gli ricordasse qualcosa.

"Cavolo, quanti ricordi! Una volta, sono stato un ora a guardare fisso la finestra, per vedere se ci stavi o meno, in casa."-mi dice sorridendo.

"Simone, puoi essere anche con me quello che vuoi. Mi sono innamorata dell'animo ribelle, non di un anima simile alla mia, ricorda."-gli dico aprendo la porta di casa.

Gli faccio un cenno ed entro.

-Simone

So bene cosa fare.

Entro in casa, l'odore di detersivo mi invade. Vado dritto in camera e prendo il diario.

Caro Diario,

oggi sono felice, sento che stai sorridendo anche tu, vero?

Forse Diario, nessuna causa e poi persa, anche quando si tocca il fondo. Bisogna saper ritornare a galla con eleganza, mai con strafottenza.

Centra Marta, come avrai,già capito. Ha lasciato Daniele e poi chiaramente mi ha fatto capire che mi ama ancora.

Ho bisogno, ora di premere pausa, fermare la mia vita per qualche minuto, per capire o per piangere.

Solitamente fingo di capire.

Sai, Diario dovremmo tutti farlo: premere pausa. Per capire cosa c'è che non va nei nostri rapporti o ancor peggio in noi. Per capire, che amore rincorrere e che strada fare. Per capire, se infondo, stiamo vivendo davvero. Oppure, come ti ho scritto prima, si piange. Si piange, perchè infondo abbiamo inteso tutte le ragioni di prima, ma non sappiamo come cambiare o ancor peggio le ignoriamo.

Non ho mai pianto eppure ho premuto molte volte 'pausa'.

Non ho mai pianto perchè mi sento un guerriero e non voglio darla vinta alla vita. Mentre gli altri camminano nella stessa direzione, io cammino nel verso opposto.

Diario,

probabilmente Alex non capirà, lo so. O farà come me, fingerà di capire. Ma devo, devo lasciarla andare.

Holaaaa

è tantissimo che non aggiorno e mi dispiace ragazzi e ragazze però a causa dello studio non posso aggiornare spesso. Capitemi. :C

Sono molto contenta, e ringrazio tutti! Dal primo lettore al l'ultimo.

Buona lettura

Superiamo insieme queste paure.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora