11 - Arresto

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Cheryl's pov
La fine di un incubo, un incubo durato 17 anni. Lo sceriffo Keller che scortava mia madre e i St.Clair, Nick compreso, ammanettati sulle auto della polizia. Solo poche ore dopo venni a sapere dallo sceriffo stesso che erano stati scoperti degli imponenti traffici di droga, gestiti da quella che ancora per poco sarebbe stata la mia tutrice legale e dalla famiglia del ragazzo che neanche 24 ore prima stava per violentarmi. Mi informò anche che da lì a qualche settimana ci sarebbe stato un processo, e con tutte le prove in loro possesso sarebbero riusciti a far dichiarare quei quattro colpevoli, mentre la condanna sarebbe stata tra i 6 e i 18 anni di reclusione.

Uscita dal commissariato decido di tornare a casa, devo ancora realizzare tutto quello che è successo in questi giorni: mia madre è stata arrestata, sono quasi stata stuprata, ho conosciuto Toni... Toni! Avevo promesso di scriverle appena tornata a casa! Prendo il telefono dalla borsa e mi rendo conto solo adesso di tutti i suoi messaggi e chiamate delle ultime tre ore e mezza... wow, si è preoccupata per me... ok sarà meglio chiamarla prima che si presenti con una scorta di Serpents davanti Thistle House per assicurarsi che io stia bene. Compongo il suo numero e faccio partire la chiamata. Uno squillo, poi un altro, e poi la sua voce piena di preoccupazione.

Cheryl:<<ei...>>

Toni:<< Cheryl, oddio, sono ore che provo a chiamarti. Stai bene? Ti hanno fatto qualcosa?>> si ok l'ho decisamente fatta preoccupare.

Cheryl:<< no, tranquilla sto bene, è tutto ok. Scusa se non ti ho avvisato subito, Keller ha arrestato mia madre e ho dovuto seguirlo in commissariato, ho visto solo ora i messaggi e le chiamate>>

Toni:<< oh... tu come l'hai presa?>>

Cheryl:<< non lo so, sto ancora cercando di metabolizzare il tutto>> le racconto tutto quello che mi era stato riferito quel pomeriggio. Mi ascolta attentamente dall'inizio alla fine, per poi tirare un sospiro e iniziare a parlare.

Toni:<< se non altro non potranno più farti del male, e se qualcun altro ci dovesse provare, un giorno, ci sarò io a proteggerti, non permetterò che ti accada nulla Cher, è una promessa>> è incredibile come sia riuscita a diventare così importante in pochi giorni, con lei mi sento libera di essere me stessa, non ho bisogno di quella stupida maschera. È sempre disponibile e non mi giudica. Vorrei seriamente poterla aiutare con suo zio, ha già perso i suoi genitori, non voglio che perda qualcun altro di importante per lei. Anche se, ripensandoci, ci sono delle cose nei suoi discorsi che non mi tornano, ma decido di lasciare stare, probabilmente è solo la mia esagerata immaginazione, anche perché non vedo il motivo di mentirmi. Dopo una mezz'ora abbondante chiudo la chiamata e vado a farmi una doccia fresca. Mi asciugo i capelli e mi metto un pigiama composto da un pantaloncino rosso e una canotta bianca e rossa e scendo al piano di sotto dove Nana Rose mi sta aspettando per la cena.

Nana Rose:<< allora cara dove sei stata stanotte?>> mi chiede teneramente nel tentativo di iniziare una conversazione, evitando di parlare di mia madre.

Cheryl:<< sono andata da una mia amica, ieri a scuola si è sentita male e volevo vedere come stava>> meglio non dire il vero motivo per cui mi trovavo lì: la mia "fuga" dalla Bonne Nuit e da quel verme.

Nana Rose:<< mi vuoi parlare un po' di lei?>> chiede dolcemente.

Cheryl:<< è bassina, con la pelle leggermente scura, i capelli mossi castani con qualche ciocca rosa e gli occhi castano chiaro. Vive da sola nel Southside e fa parte dei Serpents, ma è molto gentile e disponibile, in pochissimo tempo ha buttato completamente giù la mia maschera, è riuscita a capire tutti i miei problemi con una facilità assurda. Cerca sempre di aiutarmi e proteggermi, nonostante non abbia fatto un'ottima prima impressione>> dico in una leggera risata, alludendo al nostro primo incontro davanti all'ingresso della scuola << è molto forte, è davvero una ragazza speciale>>

Nana Rose:<< e dimmi... è carina?>> domanda con un sorrisetto stampato in faccia facendomi. Sa del mio orientamento sessuale e, al contrario di mia madre, mi ha sempre appoggiato e sostenuto.

Cheryl:<< nonna! È semplicemente una mia amica! E poi comunque credo che sia etero>> dopo la prima frase mi fa una faccia per niente convinta come per dire "non ci credi neanche tu" ma poi risponde semplicemente con un "va bene, ho capito" e riprendiamo a mangiare.

Dopo aver sparecchiato torno in camera mia e inizio a guardare uno dei film di Hunger Games, per poi addormentarmi subito dopo aver dato la buonanotte a Toni.

Angolo autrice
Io e ValeriaLiBergolis  ci tenevamo a dedicare questo capitolo a un uccello che ieri ci è morto davanti e che prendendoci non so quante malattie insieme abbiamo spostato dal marciapiede per evitare che lo schiacciassero. Se non vedrete più capitoli vuol dire che il piccione mi ha passato qualche malattia mortale, oppure sono pigra e non ho scritto manco mezzo capitolo.

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