8 - Febbre

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Toni's pov
Jughead: <<ok non sembra essere nulla di grave, solo un po' di febbre. Ora mi spieghi cosa stavi facendo in bagno con Cheryl Blossom?>>

Lo guardo scalare il termometro, incerta su cosa rispondere. È comunque il mio migliore amico, non voglio mentirgli, non dopo tutto quello che ha fatto per me in questi anni.

Toni:<< ieri aveva bisogno di un posto dove stare, così l'ho invitata a dormire qui, sembrava completamente un'altra persona. Ma oggi a scuola è stato come risvegliarsi e tornare alla realtà dopo un bel sogno, mi ha chiesto di raggiungerla in bagno per parlare e-e io non so cosa mi sia preso, sono stressata per il cambio di scuola, per i risultati delle analisi, per il fatto che non volete farmi partecipare alle missioni dei Serpents, e me la sono presa con lei senza darle neanche la possibilità di spiegarsi. Poi ho iniziato a vedere tutto sfocato e ad avere dei giramenti di testa e le ho chiesto di andarti a chiamare>>

Jughead:<<non mi avevi detto che ti erano arrivati i risultati...>> ecco, uno di quei tanti casi in cui parlo troppo e mi metto nella merda da sola. Grande Toni. Gli porgo i foglio rassegnata. Si incupisce rapidamente, per poi alterarsi.

Jughead:<< va tutto bene Jug, davvero. I medici dicono che sto rispondendo bene alla terapia. Sto sempre meglio>> dice facendomi il verso << quante stronzate mi hai detto Toni!?non ci pensi a me, a come mi senta sapendo che la mia migliore amica mi ha preso per il culo fino ad ora?>> riesco a percepire tutto il dolore nella sua voce, l'ho ferito e ne sono pienamente consapevole.

Non ho scuse per quello che ho fatto, l'ho illuso. Lui mi ha sempre trattato come una sorella e io per mesi l'ho ricoperto di bugie. Sento una lacrima scivolare con forza sul mio viso, seguita da un'altra, poi un'altra e un'altra ancora, fino a scoppiare in un pianto silenzioso. Non so come trovo la forza di alzare lo sguardo verso di lui, probabilmente stava cercando di trattenersi fino a qualche secondo fa, ma appena si è accorto di me si è lasciato scappare dei singhiozzi sempre più forti, per poi accasciarsi a terra con la schiena alla parete di fronte a me.

Jughead:<< cazzo, cazzo, CAZZO>> inizia a tirare dei pugni al pavimento, per poi illuminarsi di colpo << Cheryl lo sa?>> scuoto la testa e riprendo a parlare <<lei pensa che sia una ragazza normalissima con uno zio malato di una malattia cardiaca chiuso in un ospedale>> mi guarda con uno sguardo che non si può descrivere a parole, un mix tra delusione, tristezza, preoccupazione e sofferenza.

Jughead:<< devi dirglielo Toni... non puoi farle questo. Magari potrebbe prestarti i soldi per l'intervento e->> lo interrompo bruscamente senza neanche dargli la possibilità di finire la frase.

Toni:<< sei pazzo?! Non andrò da lei a chiederle dei soldi!>>

Jughead:<< Toni lo so e non te lo chiederei se la situazione fosse diversa ma non vedo altre soluzioni, un giorno quei soldi glieli restituirai ma ti prego fatti aiutare>> capisco che è preoccupato per me, ma si mettesse nei panni di Cheryl, prestare tutti quei soldi ad una persona che hai conosciuto neanche 24 ore prima... è da pazzi.

Toni:<< Jug ti ringrazio per avermi riaccompagnato a casa e per essere rimasto con me, e ti prometto che ci penserò, però adesso ho bisogno di stare da sola...>> annuisce e si avvicina a me per lasciarmi un bacio sulla fronte e scompigliarmi leggermente i capelli, per poi abbracciarmi stringendomi forte a lui sussurrandomi

Jughead:<< ti voglio bene T>> ricambio l'abbraccio e gli rispondo con lo stesso tono di voce un "ti voglio bene anche io". Dopo essersi staccato si allontana andando verso la porta della roulotte ed esce in silenzio, lasciandomi sola mentre mi immergo totalmente nei miei pensieri.

Cheryl's pov
"Quella testa calda sta bene, ha solo un po' di febbre, non preoccuparti. L'ho lasciata a riposare nella sua roulotte, nel frattempo sto andando a prenderle qualcosa da mangiare, vuoi fermarti a cena?"

È l'ultimo messaggio che mi ha inviato Jughead subito dopo la fine delle lezioni, a cui rispondo con un "grazie per l'invito, ma purtroppo devo tornare immediatamente a casa, se riesco passo domani mattina prima di andare a scuola", mentre entro nella mia auto per tornare a casa.

Appena apro la porta vedo mia madre intenta a leggere un giornale, per poi iniziare a parlarmi senza distogliere lo sguardo dall'articolo che stava leggendo.

Penelope:<< sbrigati, va di sopra a cambiarti, i nostri ospiti saranno qui tra qualche ora>>

Non le rispondo neanche, semplice saluto con un bacio sulla guancia mia nonna e faccio come mi è stato ordinato. Mi faccio una doccia rinfrescante per poi mettere un vestito semplice ma elegante, ovviamente rosso, asciugo i capelli mossi e mi trucco come faccio sempre. Subito dopo aver fatto l'ultima passata di rossetto sento il telefono vibrare. Sorrido istintivamente vedendo l'identità del mittente del messaggio.

Toni: ei rossa,che fai?

Cheryl:mi sto finendo di preparare, a momenti arriveranno i St.Clair... tu invece come ti senti?

Toni:ODDIO DOVEVANO VENIRE STASERA?

Sto per risponderle ma sento il campanello suonare e pochi secondi dopo mia madre urlare il mio nome dal piano di sotto, incitandomi a scendere, così mi affretto a chiudere la conversazione.

Cheryl: già, devo andare, sono appena arrivati. Tu riposati mi raccomando.

Lascio il telefono in camera prima che la ragazza dall'altra parte abbia il tempo di rispondere e mi precipito giù dalle scale.

Say Something // ChoniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora