Toni's pov
Dopo che Cheryl ha lasciato Thistle House~Toni:<< signora Blossom, ha delle preferenze per la cena?>> chiedo alla signora sulla sedia a rotelle dell'altra stanza.
Nana Rose:<< no tranquilla cara, non ho molta fame, penso che andrò direttamente a riposare. Tu aspetti Cheryl?>>
Toni:<< si, dovrebbe tornare tra poco>> do la buonanotte alla padrona di casa e inizio a cucinare qualcosa per me e la mia ragazza.
Più o meno mezz'ora dopo il suono del campanello rimbomba per tutta la casa. Vado ad aprire pensando si tratti della rossa più bella di tutte che si è semplicemente dimenticata le chiavi, invece mi ritrovo davanti il peggiore tra i membri della mia gang.
Toni:<< Tall Boy, a cosa devo questa visita?>>
Tall Boy:<< beh ho saputo dell'incidente, volevo vedere come stesse la figlia del mio migliore amico>> una cosa che ho imparato col tempo? Riconoscere quando qualcuno spara stronzate e poi Tall Boy non è mai stato il massimo a mentire in generale, quindi << posso entrare?>>. Vorrei dirgli di no, ma allo stesso tempo voglio scoprire quali sono le sue intenzioni.
Un po' come quando i protagonisti di un horror entrano nella casa infestata: percepiscono il senso di pericolo, ma la curiosità di far luce su quel mistero li spinge comunque ad andare avanti.
Mi scanso per permettergli l'accesso e lo faccio accomodare.
Toni:<< vuoi qualcosa da bere?>> gli chiedo appena si siede sul divano nella sala.
Tall Boy:<< un bicchiere d'acqua, grazie>> c'è qualcosa nel tono di voce con cui l'ha detto che non mi convince al 100%.
Mi alzo abbastanza titubante e vado verso il frigo per prendere quello che mi ha chiesto e prima che possa anche solo riempire il bicchiere sento uno strano sibilo, ma devo averci messo troppo a realizzare dato che non riesco a evitarlo completamente e sento il sangue iniziare a uscire dal braccio.
Credo sia solo un taglietto, ma non è decisamente il momento adatto per pensarci. Mi giro e vedo quel pazzo con un coltellino in mano che mi guarda sorridendo cinicamente come se fossi già in punto di morte.Prova di nuovo a colpirmi, ma questa volta riesco a schivalo, facendo incastrare il suo coltello nel ripiano della cucina. Tutti i pezzi del puzzle iniziano a collegarsi tra di loro e mi rendo conto solo adesso di quanto sono stata stupida a lasciare entrare nella casa della mia ragazza il pazzo che ha provato ad uccidermi.
Approfitto della situazione per chiudermi in camera e cercare qualcosa con cui difendermi, ma l'unica cosa che trovo è il mio coltellino dei Serpents.
Faccio appena in tempo a prenderlo quando quello scimmione alto 2 metri e qualcosa sfonda la porta con una spallata. Beh non potevo sperare reggesse più di tanto...
Mi si fionda addosso e inizia una vera e propria lotta corpo a corpo, dove entrambi ci ritroviamo a schivare per alcuni minuti pugni e coltellini. Con il passare del tempo i miei colpi diventano sempre meno precisi e forti data la mia poca resistenza, devo cercare un modo per stenderlo il prima possibile o non ne uscirò viva; ma appena mi distraggo mezzo secondo per analizzare la situazione mi ritrovo un altro taglio sul braccio, decisamente più profondo di quello di prima, che mi fa emettere un urlo che rimbomba tra le pareti della casa.
Provo un ultimo affondo disperato e, non so neanche io come, riesco ad infilzargli la mia arma in profondità nella gamba, provocandogli dei rumorosi gemiti di dolore e parecchie imprecazioni.
Tall Boy:<< LURIDA FIGLIA DI PUTTANA>> dice mentre io indietreggio fino alla parete opposta cercando di fare dei respiri profondi.
Cheryl:<< Toni...>> è proprio lì sulla soglia della porta che osserva quello che è successo nella sua camera durante le poche ore che è stata fuori, mentre un gruppo di quattro Serpents, tra cui Jughead e Sweet Pea, bloccano l'uomo davanti a me.
Non ci pensa un attimo a venire da me e stringermi tra le sue braccia, le uniche braccia che mi fanno sentire a casa, talmente tanto che lascio cadere il coltello sul tappeto e con le poche forze che mi sono rimaste ricambio l'abbraccio con il braccio sano.
Dopo qualche secondo si allontana di poco prendendomi il viso tra le mani accarezzandomi con la sua solita delicatezza le guance.
Cheryl:<< stai bene?>> mi chiede con un tono visibilmente preoccupato.
Toni:<< tranquilla, solo qualche graffio, ne ho passate di peggio>> inizia a sorridermi, ma le sue azioni si interrompono appena il suo sguardo si posa sul mio braccio.
Cheryl:<< e tu quello lo chiami seriamente solo un graffio TT? Vieni in bagno, così te lo disinfetto e controllo che sia tutto apposto>> faccio come mi dice e mi siedo su uno sgabello al centro della stanza mentre lei prende il disinfettante e delle garze << potrebbe bruciare un po' ok?>> annuisco dandole la conferma per continuare <<non avrei dovuto lasciarti qui da sola. Sono una stupida, avrei dovuto capirlo prima...>> le prendo la mano accarezzandole il dorso con il pollice.
Toni:<< la smetti di darti la colpa? Non è colpa di nessuno, specialmente tua e poi sono una Serpent, so come difendermi>> le dico a denti stretti mentre passa l'ovatta sui tagli.
Una volta terminato mi lascia un bacio a fior di labbra e poi mi prende per mano, facendomi alzare e trascinandomi fuori dal bagno per poi tornare nella sua camera dove troviamo Tall Boy legato a una sedia con un livido sotto l'occhio e Jughead che cerca di tenere fermo Sweet Pea.
Come notano la nostra presenza, all''interno della stanza cala il silenzio, anche se non dura molto visto che la mia ragazza è fermamente intenzionata ad avere delle risposte. Gli si avvicina lentamente con le braccia incrociate all'altezza del petto, si abbassa alla sua altezza e gli fa alzare lo sguardo a forza tirandogli la testa all'indietro per i capelli. Se un solo sguardo potesse uccidere, a quest'ora quell'uomo sarebbe già 20 metri sotto terra.
Cheryl:<< ora tu risponderai a tutte le nostre domande, siamo d'accordo?>>
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Say Something // Choni
FanfictionToni Topaz, ragazza del Southside con una grave malattia e un passato difficile alle spalle, ma nonostante questo molto forte, coraggiosa e soprattutto orgogliosa. Cheryl Blossom, Northsider, reginetta della scuola, temuta e desiderata da tutti i su...