22 - Perdere un battito

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Cheryl's pov
Rimango un attimo paralizzata <<signorina Blossom, mi sente?>> scuoto il capo per riprendermi.

Cheryl:<< Si ora vado ad avvisare Toni, grazie>> chiudo la chiamata e inizio a saltare nell'angolo della sala relax per la felicità guadagnandomi delle occhiate confuse da parte dei miei amici. Dopo qualche istante però, Ronnie e Jughead devono aver capito dato che spalancano entrambi gli occhi con un sorriso a 32 denti.

Veronica:<< NON DIRMI CHE>> faccio cenno di si con la testa e la corvina di fionda tra le mie braccia.

Cheryl:<< vado a dirlo a Toni, vieni con me?>>

Veronica:<< ovvio, voglio vedere la sua reazione>> andiamo verso il bagno mentre sentiamo una ragazza urlare dall'altro lato della porta, ci guardiamo per un istante negli occhi e iniziamo a correre nella direzione della voce con un unico pensiero in testa: Toni.

Spalanchiamo la porta del bagno e quello che mi ritrovo davanti mi fa gelare il sangue: la mia ragazza a terra incosciente e una ragazza inginocchiata accanto a lei in lacrime.

Cheryl:<< VERONICA CHIAMA UN'AMBULANZA>> fa come le dico prendendo il telefono e uscendo dalla stanza.

Senza neanche pensarci mi butto accanto al suo corpo, poggiando la testa sul suo petto nel tentativo di sentire il battito. È molto debole, quasi impercettibilmente, ma c'è. Solo ora mi rendo conto di aver trattenuto il respiro per tutto il tempo e di star piangendo a dirotto. Mentre cerco di mettere la testa di Toni sulle mie ginocchia entra nella stanza il preside Weatherbee seguito dalla mia amica corvina.

Weatherbee:<< cos'è successo qui?>> prima che io possa dire qualcosa prende la parola la ragazza accanto a me, che era rimasta per tutto il tempo in silenzio visibilmente scossa

:<< mi stavo lavando le mani e l'ho vista entrare in bagno stordita, come se si stesse reggendo appena in piedi respirando a fatica, si è appoggiata con le mani al lavandino, le ho chiesto se fosse tutto ok e mentre stava cercando di rispondermi è crollata a terra, i-io sono riuscita a malapena a prenderla prima che sbattesse la testa contro il pavimento. Poi ho iniziato a urlare sperando che qualcuno mi sentisse e sono arrivate loro due>> dice indicando me e la mia amica.

Dopo minuti sembrati infiniti finalmente arriva l'ambulanza, che porta via a sirene spiegate una Toni Topaz ancora priva di sensi e me, ancora con le lacrime agli occhi. Da quando l'hanno ricoverata dopo l'attacco ai Ghoulies ero terrorizzata per ogni suo giramento di testa, conato di vomito o attacco di panico, ogni volta che si svegliava nel bel mezzo della notte ricoperta di sudore dopo un incubo, ma credo che niente possa avermi spaventata più del vederla lì a terra inerme, all'inizio sembrava che non stesse neanche respirando. Magari se l'avessi accompagnata mi sarei accorta che c'era qualcosa che non andava, avrei potuto fare qualcosa, e forse adesso non saremmo su un'ambulanza diretta d'urgenza in ospedale.

Mentre penso a tutto questo mi arriva un messaggio da Veronica che mi lascia quasi a bocca aperta per il tempismo:

"Non ci provare Bombshell, so a cosa stai pensando, non darti la colpa inutilmente: non potevi saperlo e probabilmente anche se fossi stata lì con lei non sarebbe cambiato niente. Ora devo andare in classe, finisco le lezioni e vi raggiungo, ok?"

Sorrido lievemente nel vedere come qualcuno sia riuscito comunque a capirmi, nonostante la maschera che uso continuamente a scuola. Già la mia maschera... probabilmente creata per reagire al comportamento di mia madre, un muro creato con anni di sofferenze, completamente abbattuto da una piccola Serpent con i capelli rosa prima ancora che potessi rendermene conto, e insieme ad esso tutti i miei pregiudizi sulla sua gang. Da quando è entrata nella mia vita l'ha completamente stravolta, è come se avessi finalmente ricominciato a respirare. E devo tutto a te.

Per tutto il viaggio non ha accennato a riaprire gli occhi, appena siamo arrivati in ospedale l'hanno portata via per farle dei controlli e capire a cosa sia dovuto il suo svenimento, non ho sue notizie da ore. Non riesco a fare un pensiero concreto e probabilmente è meglio così, altrimenti credo che potrei impazzire o scoppiare a piangere qui in sala d'attesa. Non mi rendo neanche conto della persona che si è appena seduta accanto a me. Solo quando mi ritrovo una mano sventolata davanti alla mia faccia sembro tornare in me, notando una Veronica che mi guarda abbastanza preoccupata, guardo l'orario e spalancò gli occhi, com'è possibile che siano già passate 3 ore?

Veronica:<< allora?>>

Cheryl:<< non mi hanno ancora fatto sapere nulla, so solo che è rimasta senza sensi per tutto il viaggio in ambulanza>> lancia un'occhiata alle mie spalle.

Veronica:<< c'è il dottor Martin>> mi giro e vedo il medico che si occupa di Toni venire verso di noi per poi schiarirsi la voce e iniziare a parlare.

Dr. Martin:<< signorina Blossom, signorina Lodge,>> inizia a parlare per richiamare la nostra attenzione << la sincope della paziente è derivata da un ridotto ritorno del sangue al cuore, che può derivare da molte situazioni. Sapete se Toni è stata stressata, dormiva poco o provava dolore ultimamente?>>

Cheryl:<< mi ha detto che ha avuto difficoltà a dormire in questi giorni, ha ricominciato ad avere gli incubi e spesso si sveglia la notte ricoperta di sudore con il fiato corto, ma non so se possono essere collegati>>

Dr. Martin:<< si, probabilmente lo stress e la perdita di sonno provocati dai suoi incubi l'hanno spinta al limite>>

Cheryl:<< la potete operare lo stesso vero?>>

Dr. Martin:<< si, anche se le possibilità di riuscita del trapianto dopo oggi sono intorno al 45%. La opereremo domani mattina>> tiro un sospiro di sollievo anche se resto ancora molto tesa<< è sveglia, potete andare da lei, stanza 229, secondo piano a destra>> annuiamo avviandoci verso la stanza indicata e busso aprendo subito dopo aver sentito un flebile "avanti" dall'altro lato. Appena mi vede sorride immediatamente e io non posso fare altro che fiondarmi tra le sue braccia e ricominciare a piangere. Nessuno dice niente, l'unico rumore percettibile nella stanza sono i miei singhiozzi mentre la ragazza accanto a me passa delicatamente una mano tra i miei capelli, nel tentativo di calmarmi.

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