Capitolo 41

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Giulio

Entro nella doccia, accendo l'acqua fredda e mi ci butto sotto. Non ci posso credere. Non è successo davvero. Le mie mani sembrano tremare.
Mi appoggio alla parete. Lascio che l'acqua mi scorra addosso, incessante e gelata.
Penso a Luca, ai suoi grugniti, alla voglia che aveva di me e mi sembra tutto troppo irreale. Quanto ho bevuto? Forse tra poco andrò di la e lui non ci sarà, magari ho le allucinazioni. Lo voglio talmente tanto che sono arrivato al punto di immaginarlo mentre gli faccio un pompino.
Mi metto al centro della doccia e piego la testa verso il basso, lascio che l'acqua cada sul mio collo. L'ho sempre trovato rilassante. Mi sfrego i capelli e il viso con le mani, poi allungo la mano per cercare il bagnoschiuma.
La porta si apre e la voce di Luca mi fa venire i brividi.
"Lascia fare a me" mi dice, mentre afferra il bagnoschiuma e se lo versa sulle mani.
"Vuoi lavarmi?" Non so neanche come riesca ancora a parlare, ho il fiato corto, il respiro affannato.
Mi manda fuori di testa.
La mia erezione è palese, evidente e imbarazzante.
Chissà a cosa starà pensando.
Lui sorride, si versa il liquido sulle mani e si avvicina a me.
Mi passa il bagnoschiuma sulle spalle, sulle braccia, sul petto. Io chiudo gli occhi e mi perdo. Mi perdo nel suo tocco, lento e delicato. Mi perdo tra le sue mani, mi perdo in mezzo a queste gocce d'acqua che bagnano entrambi e ci tengono vicini.
Torno alla realtà perché il mio pene pulsa, mi appoggio di nuovo al muro,  per cercare un po' di stabilità. Poi succede. Mi tocca. Per la prima volta nella sua vita fa quello che sogno da tutta la mia. Prende il mio pene nella sua mano e comincia a muoverla, prima piano, poi sempre più forte.
"Cazzo, devo scoparti" gli dico solo.
Il cuore potrebbe esploderni da un momento all'altro. Ho la tachicardia.
Intanto l'acqua ha portato via il sapone e con una mano spengo la doccia.
Lui mi guarda. Gli occhi più blu che io abbia mai visto.
"Vieni qui" gli dico e con una mano tiro il suo viso verso di me. Lo bacio forte, con tutto il desiderio che mi è rimasto dentro per anni. Gli tocco il petto con una mano, poi il braccio. Come ad imprimere ogni centimetro di lui dentro la mia testa. Per ricordarmelo quando finirà. Perché lo sappiamo tutti che non può durare.
"Prendimi Giulio" mi dice in un sussurro,tra le mie labbra.
Io sorrido sulla sua bocca. Ma tutta sta sicurezza da dove mi esce?
"Non ancora" gli dico
Lui appoggia entrambe le mani sul mio petto e mi allontana "scherzi vero?" Mi chiede. Sembra un bambino con il broncio.
"Sssh" gli sussurro e con un movimento veloce lo spingo contro la parete, dall'altro lato della doccia.
"Così non vale" ribatte
"Non sto facendo niente" gli dico,mentre lecco il suo collo e gli mordo il lobo
" Cristo, io devo sentirti dentro" mentre lo dice il mio stomaco fa una capriola e sciami di farfalle si impadroniscono del mio stomaco.
Mi avvicino per baciarlo ma lui è più veloce, si china sulle ginocchia e comincia a leccare il mio membro, dall alto verso il basso, lo prende tutto in gola. Vado con le mani in avanti e mi appoggio al muro. Le braccia ai lati, sopra la mia testa. Grugnisco, gemo, non mi riconosco più. Spingo con forza avanti e indietro dentro la sua bocca. Lui non protesta. Mi accoglie dentro la sua gola e lo prende fino in fondo. Questo è il pompino più bello della mia vita. Rallento. Non vorrei fargli male, so che è la sua prima volta.
Luca appoggia le mani sulla mie cosce e mi guarda: " Ti fermi?" Mi dice con la voce rotta.
" non ti faccio male?" Gli domando
" dovrebbe essere l'ultimo dei tuoi problemi questo".
Torna giù e comincia a muovere le sue labbra intorno al mio cazzo. Con una mano mi accarezza i testicoli e io non capisco più niente, so solo che non voglio venire adesso. Mi sfilo da lui. Lo prendo dolcemente per i capelli e lo faccio alzare.
"Usciamo da qui" gli sussurro e poi lo bacio sulle labbra.
Prendo un asciugamano e glielo lancio, intanto mi asciugo anche io.
Mi volto e lo vedo passarsi l'asciugamano velocemente tra i capelli che gli ricadano sul viso, bagnati e neri. Neri come la notte fuori da questa casa. Vorrei non dover mai più uscire da qui. Vorrei che tutto questo durasse per sempre. Vorrei che lui fosse il mio per sempre. È talmente attraente che mi fa sentire male. È sesso puro, desiderio, passione, voglia.
Mi sorpassa velocemente e si lancia sul letto.
"Tempo fa sono salito qui da te, tu dormivi, eri da togliere il fiato"
Io rimango in silenzio, non so cosa dire. Tempo fa? Quindi ha già avuto pensieri su di me? Provo troppe emozioni tutte insieme. Ma non bisogna mai illudersi, l'ho imparato sulla mia pelle.
Sorrido e lui continua a guardarmi.
"Sei in imbarazzo?" Mi chiede
"Io...io...no, solo che non pensavo che pensassi a me in quel modo, vedi io..tu..ecco insomma...io.." non dirglielo, se scoprisse da quanto tempo fai pensieri su di lui scapperebbe.
"Lo so che non sono il tuo tipo" mi ferma lui "ma tu sei molto bello Giulio e lo sai, sei un cazzo di figo stratosferico"
Io continuo a guardarlo, il suo complimento mi gonfia il cuore, entra più aria nei polmoni e mi sento bene.
Ecco lo so, ho l'uomo che sogno da tutta la vita, nudo  davanti a me è per di più coricato in un letto e io sto fermo a guardarlo. Eh si, sto fermo a guardarlo perché lui è bellissimo, le sue parole, le emozioni che mi ha fatto e mi sta facendo provare. Io lo amo. Lo amo più della mia stessa pelle. Lui è sotto la mia pelle, da sempre.
Vado avanti lentamente e mi corico su di lui, appoggio le mani hai lati della sua testa. Sento la sua erezione contro la mia pancia.
Lo guardo. Ho paura. Una paura fottuta. Lui ha già tutto me stesso, se ora provo cosa vuol dire avere lui, potrei perdermi per sempre. Come si può dimenticare una cosa così e andare avanti?
Decido di spegnere i pensieri, il cervello e concentrarmi su quello che ho davanti.
Lo bacio piano. Lui si aggrappa al mio collo. Geme.
Mi sollevo e allungo il braccio, prendo il lubrificante dal cassetto del comodino e mi lo verso sulle dita.
Mi chino di nuovo verso di lui, cerco la sua piccola apertura con le dita e poi mi fermo.
"Sei pronto?" Gli chiedo
Ha il respiro affannato, gli dentro i miei.
" smettila di chiedermelo e fammi tutto quello che vuoi". Vorrei registrare questa frase è risentirla in eterno.
Mi avvicino con le mie labbra alle sue e con un dito accarezzo la sua apertura. Lo guardo negli occhi e lui trema leggermente, il respiro rotto. Tocco le sue labbra con le mie mentre entro dentro con un dito.
Lui emette un verso, si spinge forte verso di me.
"Più forte Giulio. Ti prego" grida
Infilo due dita e mi muovo dentro di lui. Lui segue le mie spinte e si muove, con una mano afferra il mio pene e comincia a masturbarmi. Ci baciamo, non ho mai avuto così voglia di qualcuno, non ho mai provato tutto questo. La voglia sembra essere in ogni parte del mio corpo, in ogni centimetro di me.
Vorrei scoparlo con forza, in ogni angolo di questa casa. Vorrei che fosse la nostra casa. Vorrei rientrare a casa alla sera, magari dopo una cena, sfilargli la camicia e fare sesso, contro un muro, sul pavimento, sul tavolo della cucina.
Lui è la mia ossessione.
Non resisto più. Tolgo le dita e avvicino il mio pene alla sua apertura.
Voglio guardarlo negli occhi.
"Sei bellissimo" mi dice
" voglio scoparti adesso" gli dico io
Lo bacio di nuovo, la mia lingua entra prepotente nella sua bocca, gli mordo il labbro e poi fisso i miei occhi nei suoi.
Entro piano, con dolcezza, sento la resistenza del suo corpo. Lui chiude gli occhi. Gli starò facendo male. Indietreggio ma lui mi tiene fermo con le mani.
"Non ci provare" mi dice "entra e basta"
Vorrei dire qualcosa ma il mio cuore batte troppo forte per farlo. Continuo piano, mentre grugnisco, è così caldo che non so per quanto potrò resistere.
Sto per venire senza essere entrato per davvero.
"Sei la mia prima volta ed è fantastico" mi dice in un sussurro con il fiato corto.
E a quel punto entro davvero dentro di lui. Luca grida e io continuo a muovermi, sento il suo pene pulsare contro di me.
Rallento e poi riprendo. Lo bacio, mi bacia, ci mordiamo e ansimiamo insieme. I suoi gemiti coprono i miei e io lo amo, ancora una volta.
Respiro contro la sua pelle e lo faccio mio.
Lo faccio mio con ogni spinta, lo faccio mio mentre gli mordo una spalla e lo faccio mio mentre esco e rientro con più forza dentro di lui.
Ora potrei uccidere chiunque me lo tocca.
Questo non può essere solo sesso. Non può.
" Giulio è perfetto, sei perfetto...io...io sto per venire" mi dice.
Afferro il suo pene con una mano e comincio a muoverla.
Il mio migliore amico reclina la testa all'indietro: " cazzo, cazzo, ancora ti prego" poi dice il mio nome e viene. Metto di nuovo le braccia ai lati della sua testa e lascio che le ultime spinte portino all orgasmo anche a me. Sento il pene gonfiarsi e il mio seme  entrare dentro di lui. Urlo, emetto un verso che non ho mai sentito prima e poi mi accascio sopra di lui.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 16, 2021 ⏰

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