Luca
"Cosa ti posso offrire da bere?"
Mi giro e vedo Giulio che mi sovrasta.
Non pensavo avrebbe accettato e d'altronde non capisco neanche perché lo abbia fatto io ma non voglio farmi troppe domande in questo istante, voglio vivermi il momento.
"Quello che prendi tu andrà benissimo" poi gli offro la mia mano "piacere Luca".
Lui la fissa per un istante e poi l' afferra avvolgendola nella sua.
La sensazione è totalizzante. La sua mano e' calda, forte e grande, non che la mia sia piccola ma la sua be' e' semplicemente diversa. Il mio cuore comincia ad accelerare i battiti e mi chiedo se anche lui provi solo un po' di quello che sto provando io in questo istante.
Ma lui interrompe il contatto con un movimento brusco e sbotta.
" dai e' ridicolo,ci conosciamo talmente bene che so già tutto di te da sempre"
" come, scusa?"
" piantala Luca"
" hai dei fans che si aspettano il meglio da te" indico i nostri amici dietro di lui e lui si volta, rimango immobile a fissare la sua schiena infilata in una delle sue tante camicie bianche e mi accorgo che vorrei toglierla, sentire la sua pelle al di sotto di quel tessuto pregiato, immagino la faccia che farebbe se provassi a toccarlo, lui il mio contatto non lo vuole.
" ti sembra normale che io ci provi con il mio migliore amico?"
Ecco la realtà ma non demordo.
" smettila Giulio, non è la fine del mondo, divertiamoci un po' "
" stai insinuando che non sono capace a divertirmi?"
" dimostramelo"
Lui richiama l'attenzione del cameriere e urla
"Quattro wodka lisce"
" potrei quasi sentirmi offeso lo sai? Da uno come te che non beve quasi mai un ordinazione del genere mi fa pensare che mi trovi davvero orribile"
" perché pensi anche? " mi dice sorridendo.
Il cameriere appoggia i nostri quattro bicchieri sul bancone e fissa Giulio come un pesce lesso, da quando ci siamo seduti nom smette di guardarlo, sono quasi certo che sì infilerebbe al istante nelle sue mutande ma il mio migliore amico sembra non accorgersi di nulla.
Solleviamo i nostri bicchieri insieme e li facciamo tintinnare poi mandiamo giù anche quelli che restano.
"Altri due" ordina ancora Giulio al cameriere e lui si avvicina
" questo giro lo offro io" gli dice senza mai guardarmi, come se io non esistessi " poi se più tardi hai ancora voglia di bere io stacco alle 3.00"
" non credo proprio" mi intrometto io. Non sono riuscito a trattenermi. Il cameriere finalmente mi guarda, fa una mezza smorfia e si allontana.
Giulio sta ridendo come un matto.
" fai anche il geloso adesso? "
Sentimento nuovo scoperto nel ultimo periodo, picchierei tutti quelli che ti parlano, figuriamoci quando ti guardano così ma mi riguardo bene dal dirtelo,meglio pensarle solo certe cose.
"Geloso io? Guarda che faccia da scemo che ha quello, vuoi mica andare a letto con uno così quando davanti a te hai un bronzo di riace come questo?" E mi indico con la mano dalla testa ai piedi.
Aspettate ho detto andare a letto?
Giulio sembra non accorgersene e continua a ridere. Adoro il suono della sua risata. So che qua la musica e' alta e c'è tanta gente ma a me basta percepirlo e già lo riconosco.
Dopo un attimo si riprende e mi guarda
" ti va di ballare? "
Sono stupito, non me lo aspettavo
"Certo" mi alzo e andiamo insieme in mezzo alla pista, cominciamo a ballare e lui sembra così sicuro di se', così forte, così alto. E' sempre stato così alto?
Siamo così vicini che sento il suo respiro ma lui come al solito continua a non toccarmi e a me sembra di impazzire.
"Se ci stai provando con me prima o poi dovrai toccarmi"
"Non per forza"
"Anche con gli altri ragazzi fai così? Perché con Simone prima non mi sembrava proprio"
" smettila Luca"
" e perché dovrei? Lui lo abbracci, lo accarezzi, non sembra che tu abbia problemi con il contatto fisico, io sono il tuo migliore amico"
" ecco, appunto"
" appunto cosa? Perché hai sempre fatto così con me? Faccio così schifo da non poter essere sfiorato?"
Adesso mi sono stancato, mi avvicino a lui, infilo le braccia dietro la sua schiena e con il viso mi avvicino al suo orecchio, annuso il suo collo e vorrei baciarlo ma forse è meglio non esagerare. Mi attira come una calamita.
" e così male?" Gli chiedo
Lui sta ispirando, i nostri corpi aderiscono completamente e anche la musica della sala sembra essersi adattata a noi
" dirò agli altri che sei capace a provarci con un uomo ma mi dovrai un favore perché qui ho fatto tutto io"
Lui continua a stare in silenzio e io mi avvicino di nuovo al suo collo, ci gioco con il mio naso e sento la morbidezza della sua pelle, cerco in tutti i modi di trattenere la mia erezione ma sto andando fuori di testa, vorrei strappargli tutti i vestiti ma in compenso vengo solo spinto via da lui
" ti ho detto di smetterla" lo vedo inspirare a fondo
"Perché altrimenti cosa mi fai?"
"Non credo che vorresti saperlo"
"E se invece volessi?"
Una scarica di adrenalina mi percorre la schiena.
" non mi provocare Luca" la voce gli esce rotta, inspira a fondo e io sorrido, lo voglio, voglio sapere cosa farebbe con me perché mi rendo conto che mi farei fare qualsiasi cosa. E' eccitato.
Mi avvicino di nuovo al suo orecchio
" ho terribilmente voglia di provocarti" Lecco il lobo del suo orecchio e lo afferro dolcemente tra i denti, lui emette uno strano suono gutturale e poi sento le sue mani afferrarmi per la camicia, viaggio mezzo metro sospeso da terra finché non sbatto contro un muro parzialmente nascosto.
Lui mi guarda dritto negli occhi e io mi sento perso
" sei ancora sicuro di volerlo sapere?" La sua voce è profonda, intensa.
" mai stato così sicuro di qualcosa in vita mia"
La sua bocca si avvicina alla mia ma non la tocca ancora, sento l'impulso irrefrenabile di colmare quella distanza ma resto fermo, appoggia le labbra sulle mie lentamente come se dovesse imprimere ogni secondo nella sua testa, le schiude appena e cerca le mie che rispondono subito. Ho paura che si tolga, che cambi idea, che mi respinga e invece sento la sua lingua entrare nella mia bocca e il suo corpo aderire completamente al mio, gli lascio libero accesso a tutto me stesso e mi aggrappo al suo collo.
Le nostre lingue si cercano con dolcezza, i nostri corpi si avvicinano ancora di più, come se volessero fondersi insieme e il nostro bacio si fa sempre più intenso, come se volessimo mangiarci a vicenda, sento le nostre erezioni premere l'una contro l'altra, ansimiamo entrambi in modo quasi disperato e quando Giulio bacia il mio collo io soffoco gemiti dal fondo della gola.
" Andiamo a casa e scopami Giù ti prego"
Lui in risposta si avventa sul mio collo, morde e lecca con disperazione come se non dovesse farlo mai più, poi accarezza la mia erezione tramite il tessuto dei jeans e io perdo ogni controllo, mi farei scopare qui in mezzo a tutta questa gente, in questo preciso momento, ho bisogno di sentirlo dentro di me, devo sentirlo dentro di me.
"Ti prego, mi fai impazzire" gli sussurro
Lui sale con il palmo della mano su tutto il mio petto e lo accarezza, con la bocca è ritornato sulla mia e ci stiamo divorando di nuovo. Sento che il mio amico la sotto lotta per stappare i pantaloni e io sono totalmente in balia del mio migliore amico.
Si stacca dalla mia bocca e si porta il mio indice alle labbra e poi comincia a succhiarlo. Reclino la testa all indietro e dalla mia gola esce un verso che non ho mai sentito prima.
Mi chiedo come possa essere andare a letto con lui se già adesso mi sento così con tutti i vestiti in mezzo.
Toglie il dito dalle mie labbra e appoggia la fronte alla mia. Stiamo ansimando entrambi
" cosa stiamo facendo Luca?"
Non gli rispondo e mi avvento sulla sua bocca di nuovo, la sua lingua incontra la mia ma questa volta il bacio è più dolce, più lento, si spinge contro di me e con una mano mi tocca il viso, io lo prendo per la schiena e pianto le mie mani nella sua carne, in un attimo si accende di nuovo e comincia a mangiarmi, sembra che non abbia mai voluto fare altro e lo stesso vale per me. Questa volta scendo io con la mano, mi fermo sulla cinta qualche secondo e poi lo tocco, Giulio grunisce, mi prende per i capelli, li strattona leggermente e io con la bocca mi avvento sul suo collo, intanto continuo ad accarezzarlo sotto il tessuto ingombrante dei pantaloni e mi accorgo che deve essere enorme, non riesco a smettere, muovo la mia mano su e giù oltre il tessuto dei jeans, mi rendo conto che non mi ha ancora detto una parola e vorrei che lo facesse.
Mi scosto un attimo e lo guardo, è così terribilmente bello, pensare che sia io a renderlo così eccitato mi fa perdere la cognizione.
Tolgo la mano, lui apre gli occhi come a controllare che sia tutto vero ma io non gli do il tempo e vado di nuovo sulla sua bocca " portami a casa" gli dico
" devo toccarti senza tutta questa roba tra di noi"
Lui si ferma è mi guarda. È una visione.
Accaldato, ansimante, eccitato.
" sei serio?"
" andiamo a casa Giulio"

STAI LEGGENDO
Chiudi la porta?
RomanceGiulio ama la persona sbagliata da tutta la vita, li lega una profonda amicizia fin dal infanzia. Giulio sa che non potrà mai essere ricambiato, lo sa da sempre.