Capitolo 9

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Giulio

Quando esco dalla doccia controllo che se ne siano andati e tiro un respiro di sollievo.
Ho bisogno di uscire, non posso stare qua ad immaginare cosa faccia al piano di sotto.
Prendo il cellulare e faccio il numero di Alice. Risponde dopo pochi squilli.
"Ciao Giù" mi dice urlando per sovrastare il rumore della musica in sottofondo
"Ciao Ali ho bisogno di uscire, tuo fratello e' arrivato a casa con la ragazza della serata e sai com e'" parlo tutto d un fiato perché anche solo nominarlo mi fa star male
" Io sono con tutti gli altri al blanco ci raggiungi? " il blanco e' un locale in centro ad una certa ora mette musica e fa un po' di discoteca. Non ho voglia di vedere tutti gli altri. " sento l'ilarità nella sua voce. La immagino in un angolo del locale mentre con un dito si tappa l' orecchio per sentire meglio la mia voce con l' altra mano regge il cellulare, un sorriso sul volto mentre pensa a dove andare e poi come sempre tira fuori una grande idea.
"Tra mezz ora allo shot ok?"
" Benissimo" le rispondo io e vado a cambiarmi.

Mezz ora dopo sono allo shot, dal nome avrete già capito che è un locale dove servono solo shortini, di tutti i tipi e tutti molto alcolici.
Mi guardo nello specchio all entrata, ho optato per un pullover blu e un paio di jeans.
Vedo Alessia seduta al bancone, davanti a lei una fila di bicchierini di svariati colori, lei mi vede da lontano e mi saluta con la mano, quando la raggiungo le do un bacio sulla guancia e mi siedo accanto a lei.
" Grazie Ali" poi guardò di nuovo i bicchieri davanti a noi " cosa sono questi?" Li conto e vedo che sono 10
Lei fa un sorriso furbo " non volevi ubriacarti?"
Prendo il primo e lo butto giù tutto d'un fiato, lei fa lo stesso è così facciamo anche con il secondo, poi scoppiamo a ridere.
" Era la solita racchia grassa?" Mi chiede lei
"Si sì proprio bruttina" faccio io
" capelli bianchi, alta un metro e venti, pelle cadaverica, tutta da ginnastica. Si,tipico di mio fratello " mi dice lei ridendo
" Mora, alta almeno un metro e ottanta, pelle da chi è appena tornato da una settimana alle Maldive, vestito praticamente inesistente, si tipico di tuo fratello "
Prendiamo altri due bicchieri e li mandiamo giù, nel giro di dieci minuti li abbiamo finiti e ne ordiniamo degli altri, mi gira leggermente la testa.
"Mi salvi sempre tu" le dico abbracciandola
" Sei un coglione Giù"
" Grazie Ali anche io ti voglio bene"
" Non dovevi farlo venire ad abitare lì, ti fai solo ulteriormente del male lo sai? Non puoi scappare ogni volta che porta una ragazza a casa, continuerai tutta la vita ad andare a dormire in ufficio? Prima o poi mio fratello se ne accorgerà, la scusa che sei uscito prima al mattino perché avevi del lavoro da sbrigare reggerà fino ad un certo punto
" Non posso stare lì quando lui va a letto con qualcuna al piano di sotto"
"Dovevi pensarci prima"
" Lo so ma mi sembrava l'idea migliore, lo volevo vicino a me"
" Giulio che cosa devo farci con te?" Prende il suo shot e lo fa tintinnare contro il mio, ho perso il conto di quanti ne abbiamo bevuti. Alice si alza per andare in bagno, decido di andare fuori a fumare una sigaretta.
Ho appena acceso la mia marlboro quando sento una voce e mi giro.
Mi trovo davanti un ragazzo giovane, e' alto ma comunque più basso di me, ha un fisico asciutto i capelli biondi sono piuttosto ribelli e anche se è buio sono quasi sicuro che i suoi occhi siano di un verde acceso, mi sorride "Scusa se ti disturbo" la sua voce mi piace, si passa una mano nervosa tra i capelli e si morde il labbro inferiore " lo so che ti sembrerà stupido e quando avrò finito di parlare potrai tirarmi anche un pugno, guardando le tue braccia la cosa mi mette decisamente paura ma ho perso una scommessa con i miei amici, se non la pago non mi daranno più indietro le chiavi della macchina e ti assicuro che è vero, sono dei bastardi, io abito a 30 chilometri da qua" parla tutto d un fiato guardando un po me e un po l'asfalto " mi hanno detto che dovevo baciare il più bello del locale e tu lo sei senza ombra di dubbio, mi stavo avvicinando a te e tu sei uscito allora ti ho rincorso, eri con una ragazza probabilmente è la tua quindi la speranza che tu sia gay e' limitata però volevo provarci lo stesso" ha smesso di parlare e mi guarda.
Non so se è perché mi ha detto che sono bello, e non ricordo l'ultima volta che qualcuno lo ha fatto, oppure perché è così agitato e nervoso ma mi avvicino a lui e lo bacio. Il ragazzo non si muove, sembra sconvolto, lentamente sento la tensione del suo corpo allentarsi e le sue labbra premere sulle mie, intensifico il bacio e faccio scivolare la mia lingua sul suo labbro inferiore, sento un gemito provenire dal fondo della sua gola e lui si schiaccia ancora di più contro di me, invado la sua bocca con la mia lingua e quando incontra la sua il bacio diventa più caldo, gli passo una mano tra i capelli e lo tiro ancora di più verso di me, lui sembra gradire dato il rigonfiamento che sento premere contro la mia gamba. Sono io che conduco il gioco, e' questo ruolo mi piace, mi è sempre piaciuto anche se gli uomini che ho avuto si contano sulle dita delle mani, anzi siamo sinceri sulle dita di una mano.
Mi stacco e gli sorrido " E' stato un piacere poterti essere stato d'aiuto" è così dicendo mi giro e rientro dentro.
Alessia sbatte le palpebre più volte
"Cosa hai fatto?? Prima vuoi ubriacarti e poi baci uno sconosciuto?" Mi tocca la fronte " tu hai la febbre" io rido, mi sento stranamente bene " proprio perché sono decisamente brillo ho baciato uno sconosciuto, non era niente male" questa volta e lei a ridere " non so da quanto tempo e' che non te lo sentivo più dire di qualcuno, che non fosse mio fratello" in realtà la cosa stupisce anche me ma non glielo dico, forse posso farcela, Luca può uscire dalla mia testa.
" e come si chiama? " mi chiede
" chi? " sono ancora perso nei miei pensieri
" il ragazzo biondo"
Mi fermo un attimo" be in realtà non lo so, dopo che mi sono staccato gli ho detto che era stato un piacere essere stato utile e sono rientrato" mi sono guardato un po' in giro ma non lo ho più visto.
Alessia spalanca la bocca
" Oltre ad essere un dongiovanni adesso sei pure stronzo? Sa andiamo a dormire che altrimenti tra mezz ora mi dici che ti piacciono le donne " è così dicendo ci avviamo verso le nostre macchine.
" Sta sera dormi da me, niente ufficio"
"Grazie" e le stampo un bacio sulla guancia.

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