Capitolo 40

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Luca

Sono seduto sulla macchina di Giulio e ho ancora il suo sapore addosso, il suo profumo dentro la mia pelle. Lo sento forte, prepotente. Nonostante lui sia seduto al posto di guida io sono ancora eccitato. Se penso a quello che è appena successo, prima dentro il locale, poi fuori contro quel muro mi vengono i brividi e il mio stomaco fa le capriole. Sono un cazzo di adolescente arrappato. Cosa mi sta succedendo?
Siamo entrambi silenziosi e mi domando a cosa stia pensando. Mi volto a guardarlo solo per un attimo. Non ho le parole giuste, non sono in grado di descrivere niente. Dovreste solo vederlo. I capelli ramati, la camicia completamente aperta, i muscoli che escono da ogni parte, l'orologio elegante al polso, i suoi braccialetti, i pantaloni costosi e il suo profumo. Una bomba, anzi probabilmente sono io la bomba pronta ad esplodere. Togliamo pure il probabilmente.
Resisto al desiderio irrefrenabile di sbottonargli i pantaloni e prenderlo in bocca. Un giorno lo farò.
Arriviamo a casa e Giulio parcheggia. Si gira verso di me " Entriamo?" Non riesco a cogliere cosa ci sia nel suo sguardo. Paura? Dubbio? Ripensamento?
Non può cambiare idea, lo voglio troppo.
"Da me o da te?" Gli chiedo.
Sapendo benissimo che è sempre casa sua, ma forse non mi vuole da lui.
"Da me" mi risponde.
Come non detto.
Entriamo in casa e lui si toglie la camicia, la lancia su una sedia, si sfila i mocassini e rimane a piedi nudi. Potrei venire solo a guardarlo.
" beviamo qualcosa?" Gli propongo, vedendolo che si dirige verso la cucina.
Lui si volta e mi sbatte contro il piano di marmo che fa da isola alla sua cucina.
" non credo proprio, magari dopo" .
Chi è questo Giulio? Perché non l'ho mai visto prima così?
Il mio migliore amico mi sorride e poi mi bacia, lentamente, con passione, facendo entrare tutta la sua lingua nella mia bocca. Io mi avvento sulla sua cintura con forza ma lui mi blocca le mani
"Piano, c'è tempo, lasciati scoprire da me" e io be' ciao. Si dice ciao? Ma potrei salutarvi tutti in questo momento e perdermi.
Tolgo le mani dalla sua cintura. Lui mi lecca il collo, mi accarezza i capelli e poi sbottona la mia camicia lentamente. Una dolce tortura che mi sta facendo impazzire. Ho voglia di farlo eccitare, di prenderglielo in mano, di vederlo ansimare, voglio farlo venire e vedere il suo viso dopo. Lui invece continua a torturarmi.
Mi afferra con forza e mi gira di schiena, adesso le mie mani sono appoggiate al piano di marmo, il mio inguine cerca un po' di sollievo a contatto con la pietra fredda.
Giulio mi lecca il collo, lo morde e poi infila una mano sopra il mio rigonfiamento che sembra pronto a squarciare i pantaloni, lui lo accarezza appena, poi toglie la mano, dopo pochi secondi ci torna di nuovo sopra e io grugnisco come un disperato.
"Ti piace, vero?" Mi chiede
" Cazzo se mi piace, sto letteralmente impazzendo"
Lo sento sorridere nel mio orecchio, toglie di nuovo la mano e comincia a sbottonarmi la camicia con una mano sola. È bravo. Mi chiedo quante camicie abbia sbottonato così al contrario, non ci voglio pensare e scaccio via quest'immagine . Sta sera è solo mio.
" Ti prego Giù basta con questi giochetti, è una tortura" gli dico piano, con la voce rotta dal desiderio.
" A me piace giocare" mi risponde " " e io comando sempre" aggiunge. Mi ritorna subito in mente il momento in cui me lo aveva sussurrato all'orecchio e rabbrividisco.
" Ti voglio" gli dico e mi volto.
Adesso siamo faccia a faccia, anche se lui è leggermente più alto di me.
" Cosa vuoi che ti faccia Luca?" Mi dice con un ghigno in un sussurro.
È bello, bello da morire, di una bellezza che mozza il fiato e ti lascia senza parole,ed io non rimango mai senza parole.
"Tutto" gli dico
"Non so se sei pronto" sembra improvvisamente serio
" Perché non dovrei esserlo?" Gli chiedo
Toglie le mani dall' estremità del bancone dove mi stava intrappolando  e si indica.
" Sai, non sono una donna e non ho il seno grande come piace a te"
" Oh si, lo vedo bene" gli dico, lo guardo dall'alto in basso, nello stesso senso in cui lui ha indicato se stesso con le dita un secondo prima.
Poi aggiungo " hai qualcosa di molto più grande tu la sotto"
Da quando l'ho visto nudo non riesco a smettere di pensarci, anche se lo devo ammettere, tutto questo mi terrorizza. Cosa succederà dopo? Cosa succederà quando questa eccitazione morbosa che mi manda fuori di testa sparirà? Sinceramente non lo so e in questo istante non me ne frega niente.
" Se non me la togli tu lo faccio io" gli dico. In un gesto mi sfilo la camicia ormai sbottonata.
Lui mi guarda, sembra perdersi, osserva il mio petto in silenzio.
E' così meraviglioso che fa quasi male guardarlo. Mi avvicino a lui e lo bacio, prima in modo dolce poi sempre più forte, sembra che per qualche istante lasci condurre a me il gioco ma dura poco. Giulio si avventa su di me e mi corica sul marmo freddo, bacia il mio collo, poi scende, lecca prima un capezzolo poi l'altro, scende ancora e arriva alla pancia, con una mano frega il mio pene e con la lingua traccia piccoli baci proprio sopra la cintura. È un bastardo. Sto per morire. Non sarebbe un brutto modo per andarsene comunque, ma voglio prima venire. Stacco le mani dalla pietra fredda e mi faccio strada verso la mia cintura, la raggiungo ma lui mi blocca le mani con le sue.
" Sta per esplodermi Giulio, ti prego"
Lui mi guarda e sorride. Il diavolo, cazzo.
Reclino la testa all'indietro cercando un po' di sollievo e finalmente lo sento armeggiare con la mia cintura, la apre velocemente e in un secondo mi abbassa pantaloni e boxer . È veloce anche in questo. Dannato stronzo. Sono totalmente eccitato che mi manca il fiato. Ho voglia di venire e non so come farò a trattenermi ancora a lungo. Ancora non mi ha toccato. Patetico.
Non mi aspetto quello che succede il secondo dopo, ed emetto un grugnito di piacere molto vicino all estasi. " Cazzo Giulio" il mio amico ha infilato tutto il mio pene in bocca e adesso si muove forte senza darmi tregua. Io che mi aspettavo che lo leccasse un po', che ci andasse piano e invece no, di questo passo tra venti secondi sarò venuto.
" fermati ti prego" gli dico
Lui si stacca immediatamente e mi guarda interrogativo. " non sei pronto? " mi chiede
" pronto? Se continui così vengo adesso"
Lui sorride, sembra rilassarsi e mi lecca piano, partendo dai testicoli mentre muove la mano sulla mia asta. " oh mio dio così è ancora peggio"
Sale lentamente sulla mia lunghezza e poi lo prende di nuovo tutto in bocca, fino al fondo.
Comincia a muoversi più veloce e io perdo la ragione.
Lo afferrò per i capelli e pronuncio il suo nome in modo strozzato ma lui non si sposta. Il mio corpo si irrigidisce e il mio seme riempie la sua bocca. È l'orgasmo più bello di tutta la mia vita.
Lui si solleva e mi guarda.
Io sono incantato.
Si slaccia la cintura e si sveste, rimane nudo in piedi davanti a me. Sa' di essere mozzafiato. Il suo cazzo e' enorme.
" vado a farmi la doccia" mi dice con un sorriso.
Io mi sollevo e guardo il suo culo perfetto che si allontana e sparisce dietro la porta.

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