Capitolo 7

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Giulio

E' stata una giornata terribilmente pesante, preferisco lavorare, Alice ci ha fatto girare per tutti i negozi del centro, si è comprata quasi un armadio nuovo di roba è suppongo che il regalo per Erika fosse solo una scusa, semplicemente non aveva voglia di fare compere da sola.
Sono ormai le 18.00 quando rientro in casa e mi butto sul divano. Accendo il portatile. Devo controllare dei conti e poi scegliere dei curriculum per fissare dei colloqui, ho bisogno di qualcuno che si occupi un po' di tutto, dalle commissioni al lavoro d' ufficio e che dia una mano anche a me nei giorni in cui sono sovraccarico di lavoro.
Quando ho messo da parte dieci candidati che mi sembrano più adatti butto l'occhio sul orologio e mi accorgo che sono le 21.00. La porta che collega il mio appartamento a quello di Luca si apre e lui è decisamente perfetto.
Indossa una camicia bianca e un paio di pantaloni marroni, i capelli gli ricadano ribelli sugli occhi e in un attimo sento il suo profumo che mi solletica le narici.
"Ciao sto per uscire tu cosa fai sta sera?" Mi chiede
" niente stavo revisionando dei conti e cercando dei candidati per dei colloqui ho bisogno di assumere uno stagista al più presto, ne avrò ancora per un paio d'ore". Mento.
Lui mi guarda " Di sabato sera? Ci credo che poi non fai sesso....ma vuoi dirmelo da quanto è che non lo fai?" Io lo guardo di storto, " ok ok, non dirmelo, va bene" mentre parla alza  le mani in segno di resa e  mentre lo fa la camicia si tende e vedo gli addominali scolpiti sotto di essa. Deglutisco. Signore, ma io cosa ho fatto di male? Quindici anni, quindici anni che sono innamorato di lui.
Si sì ditemelo pure, lo so già, amo una persona che non mi amerà mai, e che va a letto con tutte le donne del mondo.
" Io esco con Alessia, sai la ragazza che abbiamo incontrato due settimane fa al pub? Quella brunetta, lo fatta aspettare un po, inventandomi impegni inesistenti e so già che sta sera me la porto subito a letto".
Ecco appunto. "Sei sempre il solito" gli dico. "Dovresti venire con me Giu', andiamo fino al locale in via Mazzini, ci beviamo una cosa, piuttosto le dico di portare degli amici, chiediamo anche a mia sorella".
"No grazie davvero, ho questa montagna di lavoro da finire e sono stanco morto dopo la giornata di oggi" mi alzo in piedi e mi dirigo in cucina per bere dell acqua, Luca mi segue "ok come vuoi sfigato, mi sa che sta sera chiudo la porta rossa quando rientro", mi verso l'acqua nel bicchiere e gli sorrido " non ti preoccupare dormirò già come un sasso da ore, sono vecchio ormai" lui sorride " lo sai che abbiamo la stessa età vero?" Mi dice in tono canzonatorio " si ma tu hai il sesso che ti tiene giovane" Luca scoppia a ridere " bella risposta, bravo" è così dicendo esce alla stessa velocità con cui a apparso. Io appoggio la testa al frigo e mi do del coglione da solo.

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