Capitolo 25

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Luca

Respira.
Uno. Due. Tre.
Respira
Quattro. Cinque. Sei.
Respira
Sette. Otto. Nove.
Respira
Dieci.
Non e' a dieci che uno riacquista la calma?
Perché si è alzato ed è andato da lui?
Mentre li guardavo ridere insieme avrei voluto spaccare i denti a tutti e due. Almeno non avrebbero più potuto scambiarsi quei sorrisi da ebeti.
Perché mi comporto così?
Non sono gay, non lo sono, mi piacciono le tette, sopratutto quelle grosse.
Giulio parla con mia sorella e si sporge verso di lei, vedo la pelle del suo petto attraverso i primi bottoni aperti della camicia.
Il collo abbronzato, la pelle perfetta, immagino il suo profumo.
Lui prende il calice di vino bianco e se lo porta alle labbra, una goccia di condensa cade dal collo del bicchiere e scende lentamente nel varco della sua camicia.
Lui allontana il calice e si lecca il labbro inferiore senza rendersene conto.
Io ho un erezione. Un'altra. Di nuovo. Sono da ricovero. E non è che ho il pisello un può duro, ho una vera e propria erezione. Il mio dannato arnese tira nelle mutande perché il mio migliore amico beve un bicchiere di vino.
Pensa se...anzi no non pensare che è meglio poi non è una cosa possibile. Non esiste.
Mi viene da ridere, poi da piangere,poi da sbattere la testa sul tavolo più e più volte. Ma non faccio nulla di tutto ciò.
Devo darmi un contegno.
Ho bisogno di capirci qualcosa.

Il giorno dopo vado nel suo ufficio e lo invito da me per una pizza, decidiamo però di mangiarla da lui in modo da poterci piazzare davanti alla sua televisione ultra galattica.
Ok, sono attratto da lui,lo ammetto ma non so neanche io il perché, forse perché ho provato le sue labbra e vorrei sapere com e il resto? Mi sarebbe successo con un altro uomo? Lui è pur sempre Giù, se succedesse qualcosa e poi mi accorgessi che era solo uno sfizio?
Normalmente nel momento in cui ottengo quello che voglio non me ne importa più niente di nessuno e una scopata potrebbe portare alla perdita della nostra amicizia. Inoltre non sono assolutamente il suo tipo, lui li sceglie biondi con gli occhi verdi. Sempre.
Forse è davvero solo la paura di perderlo.
Dovrei essere contento se tra lui e Simone nascesse qualcosa.
Mentre lo penso provo una strana sensazione.
Alle 20.00 apro la porta rossa ed entro in casa. Nel salone non lo vedo e cominciò a chiamarlo
"Giù? Dove sei? Pensavo di ordinare le pizze un po' prima così per le 21.00 possiamo già mangiarle"
Sento l'acqua della doccia scorrere e mi avvicino verso il bagno. Non aprire. Testa di cazzo non aprire. Continuo a parlare da solo, notevole. Apro la porta e nonostante il vetro della sua doccia ( potrebbe contenere tranquillamente cinque persone) sia opaco riesco comunque a intravedere la sagoma del suo corpo. Rasenta la perfezione. Lui è girato di schiena, non mi ha ancora visto quindi faccio marcia indietro e decido di ordinare le pizze.
Un ora dopo entro in casa sua con le pizze in mano. Giulio e' seduto al tavolo della cucina e sta guardando dei fogli. I suoi capelli castono dorati sono ancora bagnati. Mio Dio. Alza lo sguardo quando mi sente entrare e mi sorride.
" smettila di lavorare" gli dico
" hai già preso le pizze?"
" si, avevo fame così ho deciso di ordinarle prima, sono salito per chiederti come la volevi ma ho sentito l'acqua della doccia e ho optato per una al prosciutto"
Bugiardo.
" hai fatto benissimo"
Io sono ancora fermo in piedi che lo guardo, non so neanche il perché
" Luca? Allora mangiamo?"
" Si sì scusami, ero sovrapensiero"
" dovresti scopare di meno, ti fa male al cervello"
" spiritoso" gli dico mentre appoggio le pizze sul tavolino davanti alla tv e con la rotella, che Giulio aveva già appoggiato li, le taglio a fette, lui intanto prende dal frigo due birre, le apre e poi viene a sedersi accanto a me.
Io accendo la televisione e la piazzo sul primo film che trovo.
" buon appetito" mi dice addentando un pezzo di pizza.
" sul serio vuoi vedere questo film?" Mi dice ancora con la bocca piena.
Guardo lo schermo ma non lo riconosco
" che cos è?"
" non hai mai visto pretty woman?"
" no direi di no"
" è un film talmente sdolcinato che alla fine avremmo entrambi il diabete, e' per gli innamorati, lei lo ama, lui la ama e vissero per sempre felici e contenti" fa una piccola pausa "fammi vedere se trovo qualcosa con un po più d azione"
Si allunga verso il telecomando e le nostre ginocchia si toccano, ritrae la gamba alla velocità della luce.
Sarò avvelenato?
" ecco questo è bello"
" che Cos è?" Gli chiedo
" trasporter, non hai mai visto nemmeno questo?"
"Mmmm...no"
" a giusto scusa mi ero dimenticato che tu alla sera sei impegnato in numerose attività fisiche" mi dice ironico
" piantala coglione"
Finiamo la nostra pizza in silenzio guardando il film, poi Giu' porta via i cartoni vuoti e prende altre birre, torna sul divano e si rilassa, appoggia i piedi sul tavolinetto davanti a noi, fa scivolare la schiena un po più in basso ed emette un suono di soddisfazione dalla gola. Un brivido mi percorre la schiena.
E come sempre parlo senza tenere a freno la lingua
" come mai non fai sesso da due anni?"
Lui si gira, mi guarda e poi sbuffa
" ha ragione Alice, hai proprio sempre quello in mente"
" sono solo curioso"
" sei solo un rompi palle"
" secondo me è perché ti stai ricredendo e hai voglia di toccare delle belle tette"
Non so perché l' ho detto.
" spiritoso"
" no davvero Giu', non puoi capire cosa ti perdi"
" grazie ma preferisco toccare qualcos altro"
Un altro brivido mi percorre la schiena
" Giulio che fa allusioni sul sesso, ma fuori nevica per caso?"
Lui si sporge in avanti e apre un altra birra, io faccio lo stesso.
" nessuna allusione, tu hai detto una cosa e io ho risposto"
" ma come funziona tra di voi?"
Lui alza un sopracciglio e mi guarda
" come funziona cosa?"
" il sesso"
" esattamente come funziona tra di voi" mi dice lui
" Mmm...non credo proprio"
" cioè mi stai chiedendo come faccio sesso?"
" sì esatto"
Facciamo una premessa. Il fatto che io sia così curioso non vuol dire nulla. Proprio nulla.
" vuoi sapere se prendo un uomo o mi faccio prendere? "
Non so se è il modo in cui me lo sta dicendo, la sua voce o i suoi occhi grigi che sembrano trapassarti l' anima ma il mio cuore inizia ad accelerare. Pensavo fosse solo una stronzata da adolescenti.
" esatto, raccontami qualcosa" mi esce la faccia da testa di cazzo migliore che io possieda.
" dici sul serio? Vuoi davvero sapere cosa faccio a letto?"
" cosa facevi sarebbe più corretto" lui mi tira un cuscino
" E dai, sono il tuo migliore amico a me puoi dirlo, non capisco perché non parli mai di sesso ,io lo faccio in continuazione"
" appunto,lo fai già tu per tutti noi"
" forse non ne sei capace e' questo il problema"
" piantala"
" non sai fare sesso " inizio a canticchiare
" dobbiamo davvero continuare questo discorso"
Rido " sei una pippa a letto e non sai neanche da dove si comincia, il grande imprenditore Giulio Taliano non sa portarsi un uomo a letto"
" io so portarmi un uomo a letto"
" davvero? Allora cosa mi faresti"?
Lui sgrana gli occhi, i muscoli sotto la sua maglietta si tendono.
" cosa?"
" facciamo finta che io sia gay e sia qua a casa tua...cosa mi faresti?"
Lo vedo deglutire
" non stai dicendo sul serio"
" invece si"
" hai già paura"
" io? Sai che a me piace giocare, piuttosto sembri tu quello terrorizzato"
" ecco infatti smettiamola di giocare, non abbiamo 15 anni"
" come immaginavo, sei solo bravo a parole"
Nel momento in cui finisco la frase lui viene verso di me e in un secondo mi è sopra. Il suo corpo mi sovrasta ed è meraviglioso. Fa leva con le braccia sul divano in modo che i nostri corpi non si tocchino.
Si abbassa con il viso vicino al mio orecchio, lo sfiora con il naso, sento il suo respiro. Sono eccitato come un povero stronzo e senza che lo comandi il mio corpo si muove verso l'alto, cercando di toccare quello di Giulio.
Lui con una mano mi afferra l'anca e mi spinge verso il basso
Sussurra. La voce gli esce così roca che mi manca il fiato.
" ti farei tutto quello di cui ho voglia perché io comando sempre"
La frase di Giulio mi blocca il sangue nelle vene.
" dimostramelo"
Si solleva e mi guarda negli occhi, gli afferro la maglietta con la mano, il pollice finisce sotto e tocco la sua pelle. Che cazzo sto per fare?
Bussano alla porta

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