Simone
Non riesco ancora a credere a quello che è appena successo. Sono seduto alla mia scrivania da circa un'ora e non sono ancora riuscito a combinare niente. Guardo verso l'ufficio di Giulio e mi sembra impossible che sta sera voglia uscire con me. Lo vedo così grande, potente e perfetto che mi sembra tutto irreale.
" hai intenzione di lavorare oggi o di continuare a guardare nel vuoto?"
Alzo la testa e vedo Luca di fianco a me.
" scusami, hai ragione, mi metto subito al lavoro" gli sorrido ma lui non ricambia e sparisce dalla mia vista.
L' ho visto uscire dal ufficio del mio capo sbattendo la porta, sospetto di non piacergli minimamente, anche se non capisco il perché, e questo un po' mi spaventa. Luca e Giulio hanno un passato in comune, un passato grande una vita con cui non potrò mai competere e sicuramente Giu' tiene molto in considerazione i pensieri del suo migliore amico.
Finalmente decido che niente rovinerà la mia giornata e mi metto al lavoro.
Un paio di ore dopo vado nel ufficio del mio capo a portargli dei fogli, lui sta parlando con Carlo, un geometra. Mi fa cenno di entrare e io appoggio i fogli sul tavolo. Non posso fare a meno di ascoltare " chi è che ti paga Carlo? Perché io qua non sto capendo, dovevi consegnarmi il lavoro una settimana fa e io sto ancora aspettando, sono stato paziente ma adesso credo che sia giunto il momento di mettersi a lavorare non credi? Cosa consegno a quelli di Honk kong? Un filmino delle tue scopate con Anna nella sala delle fotocopiatrici? Mi fa piacere che tu sia innamorato ma qui si lavora, mi serve la bozza in 3D entro domani e non ti concederò altro tempo. Ora puoi andare". Carlo esce mortificato è Giulio si accorge di me, probabilmente pensava che fossi già uscito. Io me la sto facendo sotto. Quanto incute timore quest uomo?
" tu pensi di tornare al lavoro? " mi guarda ancora
" si certo" io mi dileguo, mi chiudo la porta alle spalle e tiro un sospiro di sollievo.
Poco prima del mio orario di uscita Giulio mi fa chiamare e io mi dirigo verso il suo ufficio. Una sensazione di panico comincia a salire dentro di me ed ho il timore che possa aver cambiato idea.
Entro dentro e mi chiudo la porta alle spalle. Lui sta guardando dei fogli e nel istante in un cui sta per sollevare lo sguardo squilla il telefono, solleva la cornetta, la infila tra la spalla e il collo e continua a correggere dei disegni
" Giulio Taliano"
C'è una pausa e io mi incanto a guardare le sue mani che creano uno schizzo su un foglio bianco, poi la sua voce, questa volta più calma, ma sempre professionale torna nella stanza
" non posso.....si lo capisco...ma ho detto che non posso"
Dall altra parte continuano a insistere e il tono di voce di Giulio cambia
" ho detto che sta sera non posso" sta rinunciando a qualcosa per me? Mi sento ancora più felice ma improvvisamente faccio un salto per lo spavento, il mio capo ha cambiato tono di voce, quel tono che non ammette repliche
" i patti erano che io venissi a Roma ogni due settimane per revisionare i lavori, le due settimane non sono passate e se il vostro responsabile la scorsa volta non era presente non è colpa mia, io c ero ed ho rispettato gli accordi quindi se non vi va bene come abbiamo concordato potere cercarvi qualcun altro"
Attacca il telefono e mi guarda
" Oggi è una giornata infernale"
Suona di nuovo il telefono
" Signor Gregorio non cambierò idea ne adesso ne più tardi....." poi cambia tono, diventa un' altra persona " Ali scusami c'è questa situazione a Roma che mi fa andare su tutte le furie" ride e poi ride ancora. L'uomo dalle mille personalità
" sta sera non posso, ho un incontro di lavoro, facciamo per un'altra volta va bene?"
Io rimango pietrificato. Quindi mi ha chiamato per scaricarmi? Tutta l'elettricità delle ultime ore svanisce e mi sento svuotato.
Lui attacca il telefono mentre finisce la sua conversazione piena di gentilezza e affetto.
" se ti passo a prendere alle 19.30 va bene?"
Io alzo lo sguardo
" non avevi un incontro di lavoro sta sera?"
" Ah si, quello che ho detto ad Alice, scusami, lei è la mia migliore amica, se le avessi detto che uscivo con qualcuno mi avrebbe riempito di domande e sicuramente si sarebbe presentata a casa mia facendomi fare tardi. Glielo racconterò domani"
" Perché tu normalmente non esci con degli uomini?"
Alice dovrebbe considerarlo come una cosa normale con un amico come lui
" no in realtà no, e' tanto tempo che non esco con qualcuno"
E' a scelto me? Sono al settimo cielo
Io gli sorrido " alle 19.30 va benissimo. Ti scrivo il mio indirizzo"19.00
" Non c'è la farò mai, mai e poi mai, mi vedi?"
Mi volto verso Diego che se la ride a gran voce
"Sembri pazzo"
" ma lo hai visto?"
" sì certo e' un gran figo pieno di soldi e testosterone che ti porterà a cena"
Io mi passo una mano tra i capelli e mi guardò di nuovo allo specchio.
Ho optato per una camicia bianca e un paio di pantaloni grigi. Non so neanche dove ha intenzione di portarmi. Se fossi troppo formale?
I capelli biondissimi sono tirati indietro e i miei occhi verdi oggi sembrano risplendere. Nonostante il panico crescente sono felice.
Suonano il campanello.
" e' arrivato il tuo cavaliere" mi dice Diego
Io guardo l'ora e vedo che sono le 19.30 precise. Il tempo e' volato.
Scendo le scale e me lo trovo in piedi appoggiato alla sua macchina. Mi sento in una favola. Non mi sfuggono i suoi occhi che per un attimo mi appaiono turbati ma non appena incontrano i miei sembrano rasserenarsi. Come se tutto intorno a noi sparisse.
Mi apre la portiera e salgo sul suo Porsche Macan. Il suo profumo invade le mie narici e io ne immagazzino il più possibile.
" come stai?" Mi chiede, dopo aver messo la cintura ed essersi infilato nel traffico
"Bene e tu?"
" anche io, solo un po' nervoso, come ti ho detto oggi e molto tempo che non esco con qualcuno"
Io rendo nervoso lui? Mi viene quasi da ridere.
Vorrei dirgli che da come baciava non si direbbe ma opto per un altra domanda
" da quanto tempo? Se non sono inopportuno"
Lui sembra pensarci un attimo e poi mi risponde
" due anni e mezzo più o meno"
" riesci a portarli direttamente a letto senza neanche pagargli la cena "scherzo ma mi risulta molto facile da capire.
" non sto parlando solo di appuntamenti, non sono più uscito con un uomo in nessun senso"
Io rimango pietrificato.
Cioè questa creatura divina e' due anni che non fa sesso? Impossibile
E io sono l ultimo uomo che ha baciato? Impossible
" stai scherzando vero?"
Lui si volta verso di me ma poi torna subito con gli occhi sulla strada
" perché dovrei?"
"Guardati" gli dico
Lui sbuffa. Poi accosta e mi indica con un dito il ristorante oltre il vetro.
" siamo arrivati"
Il posto e' magnifico e credo davvero di essere in una favola.
Giulio mi fa strada e appena dentro il ristorante un cameriere ci fa accomodare
"E' bellissimo qui" gli dico
"Sì lo e'" mi sorride lui "bevi bianco o rosso?"
Ci rifletto un attimo perché in realtà mi piacciono entrambi e poi gli espongo la mia scelta
" rosso" sorrido a mia volta
Il locale e' molto piacevole, elegante ma non in modo eccessivo, curato nei minimi dettagli e non troppo romantico, ideale per un primo appuntamento.
Ma è un primo appuntamento?
"Allora di cosa stavamo parlando prima di arrivare qui?" Gli domando, un attimo dopo che il cameriere e' andato via con la nostra ordinazione delle bevande, sono troppo curioso e avido del suo passato, vorrei sapere ogni cosa.
"Delle mie non relazioni" scherza lui
Io lo guardo di nuovo e proprio non riesco a capire e continuo a non riuscirci per quanto io mi sforzi
" qualsiasi uomo uscirebbe con te Giulio"
Lui sorride, un sorriso triste che nasconde qualcosa che non è ancora pronto a condividere con me
" non è così, fidati"
" sei innamorato di qualcuno?"
Mentre pronuncio la domanda arriva il cameriere a prendere le ordinazioni e mi accorgo di non aver neanche guardato il menu'. Subito dopo mi accorgo della mia domanda totalmente fuori luogo e di quanto mi si sia gelato il sangue nelle vene mentre attendo la sua risposta.
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Chiudi la porta?
RomanceGiulio ama la persona sbagliata da tutta la vita, li lega una profonda amicizia fin dal infanzia. Giulio sa che non potrà mai essere ricambiato, lo sa da sempre.