"Lui sarà lì"

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"In due si può lottare come dei giganti contro ogni dolore.
E su di me puoi contare per una rivoluzione."

Chapter 11

Se c'é un dettaglio della personalità di Niccolò che ha sempre fatto sorridere Giulia, quello è la sua ostinazione.
Se prende qualcosa a cuore insisterà fino alla nausea, indipendentemente da tutto.

Dal momento in cui si sono conosciuti, lui non ha mai smesso di cercare di conquistarla, di portarla nel suo mondo e farle scoprire l'amore, di "costringerla" ad inseguire i suoi sogni, senza se e senza ma.

Ed anche oggi, nonostante le loro strade si siano separate ed il loro rapporto non sia più lo stesso di un tempo, cerca costantemente di trascorrere del tempo con lei, creando quelle fortunate coincidenze di trovarsi, per caso, nello stesso posto allo stesso momento.

Giulia sa che non lo fa per semplice amicizia, anche se, a questo punto, era una cosa abbastanza scontata da capire.
Un amico non gira mille volte attorno allo stesso isolato, sotto la neve, aspettando di vedere una ragazza uscire dal lavoro e incamminarsi verso casa, solo per proporle un passaggio e trascorrere pochi minuti assieme a lei, vicino a lei.

"Signorina, vuole un passaggio?"

La voce di Niccolò la raggiunge ovattata tra i rumori del traffico congestionato dalla neve, e ci mette un po' a capire di essere lei la "signorina" in questione: con una mano si copre gli occhi e cerca di individuare il moro tra le file di macchine parcheggiate, senza riuscire a trattenere un sorriso.

"Grazie..non avevo nemmeno un ombrello"
dice la rossa saltando in auto e chiudendosi velocemente la portiera alle spalle, senza nemmeno voltarsi verso Niccolò: lui la guarda togliersi la sciarpa e sfregarsi le mani tra loro, e sorride.
Ogni tanto gli sembra di essere tornato indietro, quando lei era ancora sua, e sono questi momenti che hanno la capacità di ridargli il respiro.

"Te l'ho detto che è 'na città di merda"
le risponde mettendo in moto ed allungando il collo per cercare di vedere oltre al vetro appannato, mentre lei lo guarda e scuote la testa, cercando di non farsi notare.

"Stasera potrei anche darti ragione"

"Che ci facevi qua?"
domanda poi Giulia spostando lo sguardo oltre il finestrino, anche se sa benissimo quale sarà la risposta: una qualunque scusa per giustificare la sua presenza nel suo stesso, identico posto.

"Niente..stavo andando a prendere qualcosa da mangiare e ti ho vista uscire"
risponde infatti Niccolò alzando le spalle, senza sapere che la sua giustificazione non sta in piedi: non ci sono supermercati da quelle parti, soprattutto quando accanto al suo appartamento ce ne sarebbero a volontà.

Giulia non glielo fa notare, non vuole rovinare il momento.
Forse, se la sua vita fosse davvero migliore senza di lui, questi comportamenti le darebbero fastidio, ma non è così.
Ogni volta che esce di casa o finisce di lavorare spera di incontrarlo, di vederlo, di trascorrere del tempo in sua compagnia, anche se poco.

"Hai da fare qualcosa stasera?"
chiede Niccolò riportandola alla realtà ed azzardando un po', nella speranza di riuscire a compiere un passo in più verso di lei.

"No..no, non penso. Perché?"

"Qua dietro c'è un ristorante romano che fa delle robe che n'te dico.."
comincia a dire il moro, rallentando e guardandola di sfuggita, per riuscire ad intuire la sua reazione:
"Se ci prendessimo qualcosina? Tanto sta nevicando"
propone grattandosi la nuca e fingendosi totalmente disinteressato dalla sua risposta, quando in realtà è l'unica cosa che gli preme davvero.

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