"Non dirmi no"

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"You know I want you,
it's not a secret I try to hide.
I know you want me,
so don't keep sayin' our hands are tied"

Chapter 17

Il sole filtra dalle serrande abbassate, ed illumina i corpi nudi di Giulia e Niccolò.
Sono ancora sdraiati sul divano, in silenzio, abbracciati.
Stanno entrambi ripensando a quello che hanno fatto, ma in modi completamente diversi.

Niccolò, che adesso è scivolato in una specie di dormiveglia, si sente felice e completo, mentre Giulia vorrebbe solamente staccare i pensieri.

Non è riuscita a chiudere occhio, così come non è ancora riuscita a prendere una decisione.

Sa di aver compiuto di sua spontanea volontà il primo passo, sa di non essersi tirata indietro, e questo la fa sentire terribilmente in colpa.
Nei confronti di chi, non lo sa nemmeno lei.

Si è sentita bene, bene come non stava da mesi, ma questo non può eliminare il vuoto che avverte allo stomaco.

Con un sospiro alza lo sguardo verso il viso addormentato di Niccolò, e lo osserva attentamente.
Le sue guance sono ancora arrossate, e la piccola fossetta accanto alle labbra fa intuire quanto a lungo abbia sorriso.

Sente il suo cuore battere piano, e il suo respiro regolare che, assieme al suo petto, fa muovere di poco anche lei.
È strano pensare quanto lui, nonostante tutto, sia ancora così dipendente dal loro amore.

"Ehi.."
la voce di Niccolò la fa trasalire, mentre due occhi castani si sovrappongono ai suoi.

Per lui, svegliarsi e trovare Giulia tra le sue braccia è la sensazione più bella del mondo.
Ha aspettato e sognato mille volte questo momento, ma...non è esattamente come se lo immaginava.

Giulia non sorride: non lo guarda nemmeno.
Con un nodo alla gola si separa dal suo petto caldo, e si tira a sedere.
Lascia scivolare le gambe fuori dal divano e resta a guardare per un po' il disordine sparso sul pavimento, senza riuscire ad alzarsi.

Niccolò ha capito benissimo quali sono le intenzioni della rossa, e vuole stroncarle sul nascere.

"Resta qua"
sussurra con la voce roca per il non parlare, accarezzandole la schiena nuda con la punta delle dita.

Lei ascolta la sua preghiera, ma finge di non averla sentita.
In silenzio scuote la testa e si tira in piedi, cercando i suoi vestiti tra quelli caduti sul pavimento.

"Non posso. Non possiamo Niccolò"
risponde senza mai riuscire a guardarlo negli occhi, mentre lui sospira e la segue, confuso.

Non capisce perché, dopo quello che hanno fatto, lei si tiri ancora indietro.
Credeva di essere riuscito a spezzare la distanza tra di loro, e non di ritrovarsi ancora al punto di partenza.

"Giulia... Giulia cazzo, fermati"
la blocca poi, saltellando su un piede solo per riuscire ad indossare un paio di boxer.

Lei lo ignora di nuovo, ma Niccolò la ferma per un braccio, obbligandola a voltarsi nella sua direzione.

"Si che possiamo. Noi...noi dobbiamo. Ti prego"
aggiunge abbassando il tono di voce, intrappolandola tra il suo corpo e la parete del soggiorno.

Giulia deglutisce e abbassa le palpebre, mentre le dita di Niccolò le portano una ciocca di capelli dietro l'orecchio, con una delicatezza disarmante.

"Vuoi davvero tornare alla vita di prima?"
sussurra lasciandole una scia di baci sulle guance e sul mento, sicuro della sua risposta.

Sa benissimo che vogliono entrambi la stessa cosa, solo che lui non fa niente per nasconderlo, mentre lei cerca qualunque scusa pur di non ammetterlo.

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