"Le stesse cose che facevo con te
ora mi sembrano stupide.
Andare a bere di sera in quel posto isolato,
che se c'eri tu affianco sembrava il mercato. "Chapter 22
Altra giornata senza fine, altra corsa per raggiungere chissà quale negozio, altre lacrime prima di scendere dalla macchina e, ovviamente, ennesimo ritardo.
"Scusa, c'era traffico."
dice Giulia trafelata, raggiungendo di corsa la sua migliore amica ed osservando l'insegna dell'atelier di abiti da sposa con quel vuoto allo stomaco che, da due settimane a questa parte, sembra essere diventato parte di lei."Vuoi?"
Luna le sorride e, convinta di fare una sorpresa gradita, le porge una brioche alla crema ancora calda, ma Giulia scuote la testa.
"No, grazie. Non sono stata molto bene stamattina"
rifiuta con un sospiro, portando lo sguardo altrove e riferendosi alla sua terribile mattinata, trascorsa accanto al water con lo stomaco sottosopra e, come sempre, con Tommaso lontano da lei.Anche adesso non si sente al massimo della forma, ma non riesce a capire se sia un malessere fisico o, più probabilmente, una conseguenza del suo stato d'animo.
"Agitata?"
domanda Luna interrompendo i suoi pensieri, notando l'ombra sul suo viso e prendendola per mano, nell'inutile tentativo di rassicurarla.Giulia sforza un sorriso e si stringe nelle spalle, sperando di mascherare la sua sofferenza dietro ad un'apparente timidezza.
Non se la sente di fingere ancora, ma non ha altra scelta.
Ora che ha ottenuto la bicicletta, non può fare altro che pedalare."Eddai! Ti stai per sposare!"
esclama però Luna spingendola di lato e squadrandola da capo a piedi, decisamente più emozionata e agitata della futura sposa.Sembra quasi che non veda i suoi occhi stanchi e decisamente provati, ma forse è proprio così.
Nessuno potrebbe mai sospettare che una ragazza, ad una settimana dal suo matrimonio, si senta morire ogni giorno di più."Andiamo, dai."
si arrende poi Giulia sospirando, rassegnandosi all'idea di non poter esternare i suoi sentimenti con qualcuno.In silenzio spinge la porta e si lascia trascinare nei camerini da un gruppo di commesse sorridenti, che commentano la sua bellezza e le mostrano mille vestiti in fila, senza nemmeno darle il tempo di respirare.
Lei, dal canto suo, si limita ad annuire ogni tanto e ad indossare l'espressione più felice che riesca a trovare, nonostante la sua testa sia già da tutt'altra parte.
Mentre Luna seleziona alcuni abiti lei pensa a come la sua vita si stia trasformando in un incubo senza fine, lo stesso incubo dal quale aveva tanto cercato di scappare.
Le sembra tutto così uguale, e di conseguenza così...così terribilmente monotono.Sa già che stasera tornerà a casa e troverà Tommaso seduto a tavola, pronto a parlarle di tutto senza mai guardarla negli occhi, per poi farle vedere un film tra le sue braccia o portarla direttamente in camera da letto, a seconda dei suoi desideri.
Lei non si oppone a tutto questo, ma solo perché non ne ha più la forza.
Ormai sa che la sua condanna è stata firmata - da lei stessa, per di più - e non trova alcun motivo valido per scappare di nuovo.
Ogni singolo istante maledice quel "sì" pronunciato per paura di tuffarsi nel vuoto con Niccolò, e lo rimpiange come nessun altra cosa al mondo.
Non riesce a togliersi dalla testa i suoi occhi delusi e le parole taglienti che le ha rivolto durante il loro ultimo litigio.
Se n'è andato così, lasciandola sul marciapiede e prendendo il primo taxi verso la stazione, e da quel momento le loro strade si sono separate.Giulia ha provato a contattarlo almeno un milione di volte, ma non ci è mai riuscita.
Il telefono squilla a vuoto, i suoi amici si rifiutano di parlarle e i messaggi che gli lascia restano lì, letti ma ignorati.
Lo ha deluso, ha tradito la sua fiducia, e stavolta è davvero impossibile sistemare ogni cosa.E quindi, data la dura realtà delle cose, lei non può fare altro che rifugiarsi in quella banale normalità, rendendosi conto che tutte quelle azioni stupide, le stesse che compie ogni giorno accanto Tommaso, con Niccolò avevano tutt'altro sapore.
Lui non incomincerebbe mai a parlare senza prima averle chiesto come sta, lui non la aspetterebbe ogni sera alla porta, come un cane fin troppo fedele, lui non si sveglierebbe ogni mattina alla stessa ora, lui non...
"Giulia? Giulia! Mi ascolti?!"
...lui non è più qui.
"Quale dei due?"
ripete Luna spazientita, sventolandole due abiti bianchi di fronte agli occhi e strappandola bruscamente dai suoi pensieri."Questo..questo va benissimo."
risponde Giulia indicandone uno a casaccio, per poi prendere un respiro profondo ed obbligarsi a restare sul pezzo ancora per un po'.Odia pensare a Niccolò, la indebolisce.
La fa sentire fragile, e la fragilità la fa sentire in colpa."No. Non mi piace. Prova di nuovo quello di prima, dai"
ribatte però Luna dubbiosa, cambiando idea per la millesima volta e lasciandole tra le mani l'ennesimo vestito, in attesa di vederglielo indossare.Giulia stringe i denti e trattiene a fatica una serie di parolacce, mentre rassegnata incomincia a svestirsi.
Ad un certo punto, però, un giramento di testa improvviso la fa barcollare in avanti, facendole quasi perdere l'equilibrio."Tutto bene?"
la chiama Luna aggrottando le sopracciglia, notando all'istante il pallore sul suo viso."Sì, sì. Mi gira solo la testa.."
la tranquillizza Giulia sollevando lo sguardo e passandosi una mano tra i capelli, cercando di scacciare la nausea e di genere a bada il tremore nelle gambe.Si sente svenire, ma sì convince che questo sia dovuto solamente all'agitazione e alle pochissime ore di sonno che ha alle spalle.
Ancora leggermente confusa resta per un attimo con lo sguardo puntato al muro, domandandosi cosa la abbia spinta a ridursi in questo modo e dando modo a Luna di osservarla con più calma.
Ed è proprio quest'ultima, leggermente preoccupata dal comportamento dell'amica, a notare immediatamente un dettaglio fuori posto.
"Giulia? Girati un attimo di profilo, così"
le dice all'impresa, alzandosi dalla sedia e posizionandosi di fronte a lei, il tutto sotto il suo sguardo interrogativo."Cazzo Giù"
esclama qualche secondo dopo, continuando a non darle delle spiegazioni ma alzando gli occhi nei suoi, esitante."Che c'è?"
domanda Giulia sorridendo nervosamente, senza riuscire a capire quale sia il problema di Luna.
Non c'è nulla che non vada in lei, o almeno, così crede."Guardati la pancia."
le suggerisce la bionda a mo' di risposta, mentre lei, anche se leggermente confusa, fa come le è stato detto.Inizialmente non nota nulla di strano, ma poi, guardandosi meglio allo specchio, sente la terra mancare sotto ai piedi.
Il suo ventre è molto più rotondo del solito, e questo, unito alla debolezza fisica e a quel ritardo che aveva erroneamente attribuito al troppo stress, la porta verso un'unica risposta.
Possibile che...
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Rewrite the stars
FanfictionNon passa giorno senza che Niccolò si maledica per quello che ha fatto. Non passa giorno senza che Giulia pensi a lui, e senta forte la sua mancanza. La vita è fatta di momenti, momenti che passano veloci e che lasciano ricordi. La vita è fatta di e...