"La causa della sua infelicità"

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"Io ti aspetto giuro che lo faccio dentro a un bar,
dove da dentro ti vedrò arrivare.
In quel posto che ha la luna appesa a un aquilone,
dove si accettano le ansie e diventano cure"

Chapter 6

"È qui, Luna"
dice Giulia, accasciandosi su una sedia vuota del bar e prendendosi la testa tra le mani, mente la sua migliore amica la raggiunge e si siede di fronte a lei, il tutto nella penombra del locale ancora chiuso:
"Chi?"
domanda la bionda confusa, leggermente spaventata dal tono usato dall'amica, che ha subito fatto scattare in lei il campanello d'allarme.

"Niccolò. È qui a Milano."
si spiega meglio la rossa, alzando lo sguardo e togliendo finalmente gli occhiali da sole, dando voce a quel concetto che, nonostante i due giorni trascorsi dal loro "incontro", le appare ancora decisamente surreale.

"L'hai visto? Vi siete parlati?"
parte a raffica Luna, dopo aver capito la gravità e l'importanza della situazione, curiosa e, anche se cerca di non darlo a vedere, preoccupatissima per la reazione dell'amica: sa che quella relazione non è mai finita del tutto, o meglio, non nel cuore di Giulia, ma non può consentirle di prendere altre scelte sbagliate.

"L'ho intravisto venerdì sera, stava suonando in Galleria. Da quel momento penso solo a lui, non s-"
comincia a dire la rossa, giocando con una ciocca di capelli ed attorcigliandola tra le dita, nervosa e leggermente infastidita dal non riuscire a capire appieno i suoi sentimenti:
"Giulia..non penso mi serva ricordarti quello che ti ha fatto"
la interrompe Luna a metà frase, appoggiando i gomiti sul tavolo ed obbligandola a guardarla negli occhi, con un tono retorico, che non ammette scuse.

"Lo so, è che.. è tutto così strano. Non pensavo mi avrebbe fatto questo effetto rivederlo. Mi sento come una quindicenne innamorata, o che cazzo ne so"

"E a Tommaso non ci pensi?"
chiede la bionda spazientita, per poi sospirare e gettare uno sguardo al suo orologio, rendendosi conto che è quasi ora di aprire il bar e di terminare quella conversazione, anche se per il momento sembra abbastanza impossibile.

Non riesce a capire perché Giulia non lasci perdere Niccolò, soprattutto quando ha trovato un ragazzo come Tommaso, ma allo stesso tempo sa che se l'amica si impunta su qualcosa, sarà decisamente complicato schiodarla da quell'idea.

"Ma sì che ci penso! Non sto dicendo che voglio tornare da lui, sto solo dicendo che non dovrebbe farmi questo effetto. Non dopo tutto quello che mi ha fatto passare."
ribatte Giulia alzandosi dalla sedia e rassicurando leggermente Luna, per poi dare un'ultima sistemata al bancone e farle cenno di alzare le serrande, per cominciare un'altra giornata di lavoro.

"Senti..penso sia normale sentirsi così quando incontri il tuo ex ragazzo.  Cioè, in realtà non lo so, però.."
comincia a dire la bionda qualche minuto dopo, avvicinandosi a lei e guardando distrattamente le persone che camminano fuori dalla porta a vetri, venendo però incitata da uno sguardo di Giulia che, divertita, le impedisce di andare fuori tema, come al suo solito.

"Solo che, ecco..lascia perdere. Non ho tanta voglia di passare un mese a casa tua perché ti rifiuti di alzarti dal letto e piangi dalla mattina alla sera, mh?"
termina Luna con tutta la sincerità di cui è capace, andando a ricordare con un sorriso il periodo che ha seguito il tradimento e facendo sorridere anche Giulia, che a quelle parole abbassa lo sguardo e sospira, totalmente indecisa.

"Forse hai ragione."
ammette qualche secondo dopo, salutando con un cenno del capo il primo cliente del bar e preparandosi a servirlo, strappando un sorriso soddisfatto alla sua migliore amica:
"Togli il forse"
rettifica quest'ultima passandole una tazzina da caffè ed asciugandosi le mani nel grembiule, compiaciuta dall'efficacia delle sue parole.

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