"L'uomo più fortunato del mondo"

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"If you're not inside me,
I'll put my future in you.
You are my one and only
And you can wrap your fingers 'round my thumb
and hold me tight."

Chapter 31

Corridoi infiniti e affollati di persone che corrono di qua e di là, senza sosta, porte aperte e porte chiuse, odore di disinfettante sparso nell'aria.
Niccolò ha sempre odiato gli ospedali, ma oggi non vorrebbe essere in nessun altro posto al mondo.

Sono settimane che aspetta questo momento: dopo quattro lunghi mesi, finalmente, scopriranno il sesso del loro bambino.
Giulia è seduta accanto a lui, e lo osserva divertita mentre continua ad alzarsi e risedersi, in fremente attesa che la coppia prima di loro esca dallo studio ginecologico.

È teso e agitato, anche se non sa bene il perché.
Sarà che sono giorni che discutono su i loro desideri e sul nome da dargli, sarà che sta prendendo sempre più seriamente l'idea di diventare papà, fatto sta che non riesce a darsi una calmata.

E mentre percorre per l'ennesima volta la lunghezza della sala d'attesa, sotto lo sguardo distratto di Giulia, ripensa al pomeriggio precedente, trascorso sdraiati a letto tra prese in giro, coccole e sogni riguardanti il loro futuro, sempre più tangibile.

"Secondo me è una bimba" ripete Giulia per l'ennesima volta, passando le dita tra i capelli morbidi di Niccolò, sdraiato su di lei con la testa appoggiata accanto alla sua pancia.

"Così però sarei in minoranza." ribatte però lui, girando la testa nella sua direzione e rivolgendole un mezzo sorriso, fingendosi contrario nonostante non abbia alcuna preferenza.

"Un bel maschietto, invece.." aggiunge poi, tornando nella posizione di prima e lasciandole alcuni baci sulla pelle tesa e calda, facendola rabbrividire all'istante.

"Vedremo." sussurra la rossa stringendo di poco la presa sui suoi capelli, anche se sospetta che Niccolò non abbia alcuna intenzione di chiudere il discorso.
Ha sempre amato contraddirla ed ascoltare le sue giustificazioni, espresse e difese con tutta la convinzione di questo mondo.

"E poi ho letto che se la pancia ha questa forma è perché c'è dentro un bimbo." prosegue infatti il moro qualche secondo dopo, passandole le dita sul pancione e strappandole l'ennesimo sorriso.

"Capisco, dottore." acconsente lei sarcastica, perfettamente consapevole di averlo appena punto sul vivo.

"Guarda che è vero!" ribatte infatti lui, leggermente offeso: si è informato bene su qualsiasi tema riguardante la gravidanza, dalle nausee mattutine fino al giorno del parto, e non ha alcuna intenzione di venire preso come un incompetente.

"Nessuno sta mettendo in dubbio i tuoi studi." lo tranquillizza però Giulia, sempre più ironica e divertita dalla sua inguaribile ipocondria.
Ultimamente le sembra di convivere con un medico, un medico decisamente pesante e, soprattutto, impossibile da zittire.

Come a confermare questo pensieri Niccolò si tira a sedere e incrocia le braccia al petto, sfidandola con lo sguardo.

"Facciamo così...scommettiamo una pizza." propone poi, riuscendo ad avere l'ultima parola nella discussione e trattenendo a fatica un sorriso.

"Andata." 

~~~~~~

Reso meno lento da questi pensieri il tempo è volato, tanto che adesso Niccolò e Giulia si trovano nello studio della ginecologa, pronti a saperne di più su quella presenza silenziosa che, da quattro mesi a questa parte, colora le loro vite.

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