"Guardavo le tue gambe, sono le onde del mare
e come un deficiente..
non sono mai riuscito a dirti le parole,
le parole giuste."Chapter 12
È risaputo che quando ci si diverte - o semplicemente quando si sta bene - il tempo sembri volare via decisamente troppo in fretta.
La cena è finita, Niccolò è uscito dal locale dopo aver pagato ed ora si ritrovano entrambi fuori dal ristorante, sotto la neve che ha ricominciato a cadere.
Tutto è passato in un batter d'occhio, ed ora è il momento di tornare a casa: nessuno dei due, però, ha voglia di farlo."Grazie per stasera, davvero. Non..non stavo così bene da un po'."
dice Giulia spezzando il silenzio imbarazzato che si era venuto a creare, mentre il moro accende una sigaretta e la porta alla bocca, cercando di combattere come meglio può lo sconforto causato dal lasciarla andare, di nuovo, anche questa sera."Figurati"
risponde semplicemente lui, alzando le spalle e guardandola negli occhi, mentre un'idea si fa spazio nella sua mente: vuole assolutamente trovare un pretesto per stare ancora con lei."Ti va se ti accompagno a casa a piedi?"
"Per me va bene...ma tu? Poi devi torn-"
risponde Giulia cogliendo al volo l'opportunità, anche se è combattuta all'idea di lasciarlo tornare da solo fino alla macchina, dato il freddo che fa."Non ti preoccupare. Di qua, giusto?"
la interrompe Niccolò senza darle il tempo di trovare un'altra scusa, per poi indicarle la strada ed incamminandosi solo ad un suo cenno, che non tarda ad arrivare.
D'altronde lei sa benissimo che - nonostante l'ipocondria - non cambierà mai idea, e non perde tempo ad insistere.Camminano per un po' in silenzio, avvicinandosi sempre di più e ringraziando la neve a terra che, oltre a rendere decisamente difficile mantenere l'equilibrio, gli offre anche un'ottima scusa per stare l'uno contro l'altra, senza sentirsi di troppo.
Ad un certo punto Niccolò cerca anche di prenderla sottobraccio, ma lei rifiuta: il moro si ripete costantemente di trattenersi, di non esagerare, ma è più forte di lui.
"Come stanno i ragazzi?"
chiede la rossa distogliendolo dai suoi pensieri, curiosa di sapere che fine hanno fatto tutti quegli amici che, negli anni trascorsi assieme a lui, sono diventati un po' anche suoi.
Forse gli unici, veri amici che abbia mai incrociato sulla sua via."Benone. Li ho rivisti tutti l'altro giorno, sono venuti a farmi una sorpresa"
risponde Niccolò, aggiustandosi il cappuccio sulla fronte e sorridendo a quelle parole: non è scontato avere accanto delle persone che viaggiano per mezza Italia solo per vederti, ed ogni volta che ci pensa si sente immensamente fortunato.Anche Giulia sorride nell'ascoltare la sua risposta: è contenta che il moro, per lo meno, abbia delle spalle su cui contare.
"Sono sempre fantastici. Adriano però vive qua con te, giusto?"
"Sì..mi fa da mamma. Gabriele invece si è fidanzato."
"Con Alessia?"
"Sì. A furia di insistere.."
risponde Niccolò sospirando pesantemente, non tanto perché uno dei suoi migliori amici ha trovato la felicità, quanto perché ha capito di essere arrivato a destinazione.
Potrebbe andare avanti a parlare per ore, raccontandole qualunque cosa, pur di evitare quello che sta per succedere."Eccoci..è lì."
dice però Giulia gettando un'occhiata alle finestre ancora illuminate di casa sua, assicurandosi di fermarsi ad un bel po' di metri di distanza.
Non vuole che Tommaso la veda tornare con Niccolò, per nessun motivo al mondo.Anche se controvoglia sorride al moro e lo saluta con la mano, ma non fa nemmeno in tempo a voltarsi che Niccolò la ferma, senza starci a ragionare.
"Aspetta un secondo"
le dice, prendendola per un braccio ed obbligandola a restare lì, anche se non ha la minima idea del perché l'abbia fatto: come al solito, si è mosso istintivamente."Da quando ti ho di nuovo nella mia vita...sto bene."
incomincia a dire qualche istante più tardi, incitato dallo sguardo della rossa che gli brucia addosso, portandolo a dire parole di cui, lo sa bene, si pentirà presto.
Sono giorni che avverte il bisogno di parlarle a cuore aperto, ma forse ha scelto il momento peggiore per farlo.Giulia, per sua fortuna, resta in silenzio: non sa cosa dire, l'ha colta alla sprovvista.
Prova soltanto ad aprire bocca, ma Niccolò la precede, avvicinandosi di poco a lei."Lasciarti andare è stato l'errore più grande della mia vita. Adesso non andare più via...ti prego. Ho..ho bisogno di te"
continua tutto di un fiato, senza nemmeno prendere coscienza di quello che sta dicendo: sente il cuore martellargli forte nel petto ed un peso enorme scivolare via, assieme alle sue parole.Non è lui a parlare, ma il vino bevuto a cena, l'atmosfera speciale di quella serata, l'amore enorme che lo tiene in piedi ogni giorno.
Con una mano si fa coraggio ed incomincia ad accarezzare il fianco di Giulia, coperto dal giubbotto umido e freddo, mentre con il viso si avvicina al suo, senza mai compiere l'ultimo passo.
Aspetta e spera con tutto sé stesso di sentire le loro labbra sfiorarsi, ma non succede nulla.
La rossa, dopo aver superato lo smarrimento causato da quelle parole e dai brividi che hanno preso il sopravvento su di lei, si scosta e cerca di spingerlo via, ma senza riuscirci.Niccolò capisce che è troppo, ma non si sposta di un millimetro.
Non volendo ancora mollare il colpo la abbraccia completamente e nasconde il viso contro la sua spalla, respirando un po' troppo in fretta.
Gli viene da piangere, e non sa nemmeno perché.
Forse è felicità, forse è amarezza, o forse un misto di tutte e due."Sei tutto quello che mi rimane"
riesce a sussurrare qualche secondo dopo, muovendo le labbra contro al suo collo e chiudendo gli occhi, con un tono di voce che appare ad entrambi come una preghiera, come un grido di aiuto e di amore allo stesso momento.Lui trattiene il fiato, mente sente il corpo della rossa irrigidirsi e cercare nuovamente di scacciarlo: vorrebbe soltanto prendersi a schiaffi per quello che ha detto, ma non riesce a trovare la forza di interrompere quell'abbraccio.
Non può farne a meno.
Il suo profumo gli fa ritrovare la pace ed il respiro, lo stesso respiro che viene a mancargli non appena decide, finalmente, di separarsi da lei.Vede i suoi occhi riempirsi di lacrime, e si pente di ogni singola mossa.
Giulia cerca di non piangere, non vuole mostrarsi debole: le parole di Niccolò l'hanno colpita in pieno, e vorrebbe solo non averle ascoltate.
Le ha sputato la verità dritta in faccia, la stessa che lei ha sempre cercato di ignorare.
Lo ama, ama solo lui dal primo giorno, e non ha mai smesso di farlo.
Solo che adesso non può farlo.Senza dire niente abbassa lo sguardo, stringe i denti e se ne va, sotto lo sguardo mortificato ed impotente di Niccolò.
"Scusa, scusa non.."
prova comunque a dire lui, ricacciando indietro la rabbia verso se stesso ed allungando una mano in direzione la rossa, già lontana: nel realizzare quello che è successo impreca e si porta le mani tra i capelli, sconfitto.
È andata via, è scappata da lui, e non può farci niente.Come sempre, ha lasciato libera la sua parte fragile e incapace di darsi dei limiti, ed ha rovinato tutto.
Non ha mai voluto imparare dai suoi errori, quando lei gli diceva di andare meno di fretta e lui non la ascoltava mai, e questo è il risultato.Non le ha mai detto le parole giuste, mai.
L'unica cosa che è sempre riuscito a fare, senza eccezioni, è accumulare sbagli su sbagli.
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Rewrite the stars
FanfictionNon passa giorno senza che Niccolò si maledica per quello che ha fatto. Non passa giorno senza che Giulia pensi a lui, e senta forte la sua mancanza. La vita è fatta di momenti, momenti che passano veloci e che lasciano ricordi. La vita è fatta di e...