"L'amore è una cosa semplice,
e adesso, adesso, adesso te lo dimostrerò.
Io, te lo dimostrerò."Chapter 16
Niccolò si è precipitato lì.
Non gli importa se ha superato anche il limite di velocità, l'unica cosa che conta è arrivare da Giulia il prima possibile.
Il semplice fatto di averla sentita piangere basta ad annullare qualsiasi altro pensiero.Senza nemmeno essersi tolto il giubbotto parcheggia di fronte alla casa della rossa e corre fuori, bussando per la prima volta a quella porta nera.
Con il fiatone alza gli occhi e sospira, osservando il suo respiro nebulizzarsi nell'aria.Pochi secondi dopo sente la serratura scattare, e si prepara mentalmente a consolare Giulia nel modo migliore possibile.
Senza nemmeno avere il tempo di reagire, però, se la ritrova tra le braccia, in lacrime.Leggermente disorientato la stringe forte a sé e le accarezza i capelli, sperando di calmare i suoi singhiozzi, sempre più rumorosi.
"Va tutto bene. Sono qui...respira"
sussurra massaggiandole la schiena e cercando di guardarla negli occhi, ma lei glielo impedisce, nascondendo il viso contro al suo petto.Durante e dopo il litigio ha avvertito un fortissimo bisogno di protezione, e Niccolò è l'unica persona al mondo in grado di farla sentire così.
Protetta e al sicuro, sempre, tra quelle due braccia tatuate."Grazie, scusa non..."
balbetta qualche minuto dopo, staccandosi da lui ed abbassando immediatamente lo sguardo, con il viso rigato dalle lacrime.Niccolò la osserva asciugarsi le guance con l'avambraccio mentre chiude a chiave la porta di casa, e capisce subito cosa deve fare.
"Vieni in macchina, che fa freddo"
le dice passandole un braccio attorno alle spalle e cercando di riscaldarla il più possibile, visto il vestito leggero e corto che ha indossato.Giulia lo segue in silenzio e si lascia accompagnare fino all'auto, ancora troppo scossa per riuscire a prendere delle decisioni.
Con un sospiro si siede al posto del passeggero ed appoggia la fronte sul finestrino gelido, chiudendo gli occhi.Il moro la segue e resta a guardarla per qualche istante, almeno fino a che non nota un dettaglio fuori posto.
"Che hai qua?"
le chiede accendendo la luce ed aggrottando le sopracciglia, preoccupato."Niente"
ribatte Giulia voltandosi di spalle e serrando le labbra, ma Niccolò non ne è per nulla convinto."Fa vedere"
insiste prendendole il mento con una mano ed obbligandola a guardarlo negli occhi, riuscendo così a vedere la sua guancia per intero.Il punto arrossato che aveva notato poco prima si rivela essere il segno di una mano, decisamente in contrasto sulla pelle candida di Giulia.
"Te l'ha fatto lui?"
domanda Niccolò inorridito, sperando con tutto se stesso di sbagliarsi.
Non riesce nemmeno a pensare ad un gesto del genere: nessuno deve permettersi di sfiorarla.Giulia abbassa gli occhi ed annuisce, cercando il modo più giusto per sdrammatizzare.
"Si, ma... Niccolò! Dove vai?"
comincia a dire poco dopo, ma la reazione improvvisa del moro la obbliga a cambiare discorso.
Ha aperto la portiera e sarebbe uscito, se lei non lo avesse bloccato per un braccio."Nessuno ti deve toccare."
dice lui serrando le labbra e liberandosi dalla sua presa, troppo furioso per riuscire a darsi una calmata.
Vuole solo raggiungere Tommaso e dirgliene quattro, sempre che riesca a trattenersi dal ricambiare il gesto orribile che ha fatto.
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Rewrite the stars
FanfictionNon passa giorno senza che Niccolò si maledica per quello che ha fatto. Non passa giorno senza che Giulia pensi a lui, e senta forte la sua mancanza. La vita è fatta di momenti, momenti che passano veloci e che lasciano ricordi. La vita è fatta di e...