Azazel era un impiccione. Amava ficcare il naso ovunque, spettegolare e ciarlare di qualsiasi scempiaggine. Per questo era un messaggero, l'araldo di re Lucifero che annunciava ogni spostamento del proprio Signore e ne consegnava le missive più importanti. Nel regno infernale erano note le sue doti da portinaia incallita, di quelle che sanno tutto di tutti. In Paradiso, quando ancora possedeva morbide ali piumate, presentava già tali caratteristiche ma c'era chi lo eguagliava. Un Arcangelo era, al pari di Azazel, impiccione e pettegolo: Gabriel. Era un messaggero pure lui, e questo alimentava i suoi "istinti impiccioneschi". In quel momento, i due ficcanaso per eccellenza rigiravano fra le mani un'elegante busta bianca contenente una lettera. Gabriel l'aveva portata all'Hotel e su di essa vi era scritto solamente il nome del destinatario: Lucifero.
"Non si vede nulla in trasparenza?" mormorava Azazel.
"Macché. Ho già guardato" sospirava Gabriel, tentando di scoprire qualche dettaglio.
"Ma non ha detto altro?".
"Sophia mi ha chiesto di consegnarla a Lucifero. L'ha scritta di suo pugno".
"Penso che solo voialtri piumati al giorno d'oggi scriviate a mano le lettere. Specie con tutti questi riccioli e fronzoli inutili. E la ceralacca! Sicuro non abbia detto niente?".
"Solo che è strettamente personale. E se... sbirciassimo? Poi la richiudiamo con cura e...".
"Vuoi che il mio capo mi stacchi le dita una alla volta?!".
"Ma poi richiudiamo!".
"Richiudete che cosa?".
Lucifero, con le mani in tasca, fissava perplesso i due messaggeri che sobbalzarono. Aveva insolitamente i capelli sciolti e dalla bocca spuntava il bastoncino di un leccalecca."Nulla" si affrettò a dire Azazel "Non è una sigaretta quella che avete in bocca, vero? Non si può fumare al chiuso...".
"È un leccalecca. Vuoi assaggiare?".
"No, grazie. Conoscendovi sarà alla naftalina o a qualcosa del genere".
"Esagerato. È alla sambuca. Questa cos'è?".
"Una lettera per te da parte di Lady Sophia" spiegò Gabriel.
"Una lettera? E che ha scritto? Che vuole?!".
"Non lo sappiamo".
"Che carini... parlate in coro. Ad ogni modo, io oggi ho da fare. Fammela portare in camera e la leggerò quando torno. E quando ho voglia.
"Va bene. Però...".
"Se voialtre vecchie comari volete aprirla, fate pure".
Subito Gabriel aprì con un sorriso e rimase un po' deluso nel vedere che era scritta in una lingua incomprensibile.
Lucifero ghignò divertito. Immaginava che Sophia avrebbe scritto in quel modo."Dove andate di bello oggi, capo?" chiese Azazel, cercando di non pensare alla lettera.
"A riallineare l'equilibrio cosmico".
"Ah... ok...".
Lucifero sorrise davanti alla faccia perplessa del suo sottosposto.
"Non passarmi telefonate. Tanto non risponderò".
Azazel annuì, mentre il re dei demoni si dirigeva verso l'ascensore che conduceva all'Inferno. Appena non fu più visibile, i due messaggeri si misero subito all'opera per riuscire a decifrare quanto scritto da Sophia. Doveva esserci un modo per tradurre quella cosa assurda!
Il riequilibrio cosmico che aveva in mente Lucifero era molto semplice: fare il proprio mestiere. Aveva notato il serpeggiare di un lieve malcontento e dubbio nelle menti dei suoi sottoposti e doveva assolutamente rimetterli al proprio posto! L'anima della vecchia signora ceduta al Paradiso, l'addestramento di Helel, l'attenzione che riservava agli umani... Alcuni demoni cominciavano a mettere in discussione un'autorità che non intendeva in alcun modo barattare. Lui era il re, l'unico e il solo, e certi pettegolezzi dovevano sparire! Sapeva che tutto nasceva da Belzebù e dalle sue idee. Era sempre stato un sovversivo, uno che passava dal fare il leccaculo al tentare di ucciderti in pochi minuti, e Lucifero lo conosceva bene. Andava rimesso in riga, e con lui tutti coloro che anche solo pensavano che quel che il sovrano faceva era sbagliato. Se non gli stava bene, era pronto a distruggerli uno per uno!
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Satan' Speech -L'Hotel del Diavolo- ☆ Completa ☆
FantasyI tempi sono cambiati. Paradiso e Inferno non sono più come un tempo, così come non lo sono i mortali. I peccati un tempo considerati gravi ora non lo sono più, per rendere l'accesso al regno dei Cieli più facile (e non più praticamente impossibile)...