Capitolo 11 - Campeggio

192 15 36
                                    

21 Luglio 2012

Tzuyu


Un altra settimana era finalmente passata e, dopo aver ottenuto il permesso dei nostri genitori, io e Sana avevamo deciso di passare il fine settimana al campeggio. Andai prima di lei per piazzare la tenda e stranamente c'erano poche persone, forse perché era ancora presto. Ma non nego che non mi dispiaceva se fosse rimasto così, meno eravamo e meglio era.

Scelsi un posto isolato in ogni caso, volevo stare lontana da occhi indiscreti.

Mentre mettevo l'ultimo paletto alla tenda, ricevetti una chiamata e risposi subito appena lessi il suo nome. Era strano che Dahyun mi chiamasse, soprattutto a quest'ora: «Hey, che c'è?»

«Carina... Rispondi sempre così al telefono?»

«Dipende, in ogni caso, che succede?»

«Succede che sono venuta a casa tua e tua madre mi ha chiesto con chi fossi, visto che, a quanto pare, non ero con te...»

«Ah...» Effettivamente avevo detto a mia madre che sarei andata al campeggio con una mia amica, ma lei conosceva solo Dahyun. Secondo mia madre, avrei dovuto frequentare solo l'elite di quella scuola. Dahyun si avvicinava molto al suo pensiero, ed essendo l'unica che sopportavo, decisi di presentargliela. Sicuramente sarebbe stata più soddisfatta se le avessi presentato Sana come mia amica, ma non lo era, lei era molto altro per me.

«Tranquilla, ho detto che ti avrei raggiunta a momenti e che ero passata solo per vedere se ti serviva un passaggio»

«Grazie, ma non ti dirò con chi sono» Mi misi subito sulla difensiva.

«Lo so, infatti non te lo chiederò... Ma la prossima volta magari avverti, così tua madre non mi scambia per una pazza»

«Hai ragione, mi dispiace» Mi misi a ridere.

«E non prendermi in giro...»

«No, no»

«Bene, divertiti con la tua "amica"» Disse quest'ultima parola accentuandola e scandendola lettera per lettera.

«Ciao Dahyun» Le riattaccai subito e rimisi il telefono in tasca.

«Tzuyu!» Una voce abbastanza vicina al mio orecchio, mi spaventò e saltai subito in aria.

«Sana, per la miseria» Misi una mano sul cuore.

«Scusa, non ho resistito... Non sapevo se spaventarti o mordicchiarti l'orecchio»

«Non potevi scegliere la seconda?» Mi accucciai davanti alla tenda per sistemare le ultime cose.

«Si, come l'ultima volta... Così mi picchi di nuovo»

«Pensavo fosse un insetto»

«Con i denti?»

«Non si sa mai»

«Allora la prossima volta ti lecco il collo»

«Tu e queste tue idee malsane. Salutare come le persone normali sarebbe troppo banale?»

«Hai colto nel segno!» Poggiò lo zaino a terra e si guardò intorno. «Posso baciarti?»

«Ho scelto questo posto apposta, certo che puoi» Sorrisi e si avvicinò per baciarmi. Durante il bacio, le venne in mente la grande idea di spingermi le spalle e di buttarmi dentro la tenda. Finii per sdraiarmi e si mise a cavalcioni sopra di me per riprendere il bacio. «Non potresti aspettare?» Le domandai appena si staccò dalle mie labbra per passare a baciarmi il collo.

«Si scusa, è che mi sei mancata»

«Ah se è così allora possiamo vederci una fine settimana si e due no»

«Guarda che sei sempre te quella che non riesce a starmi lontana»

«Perchè tu ci riusciresti?» Alzai inconsciamente un sopracciglio.

«Probabilmente no, già è pesante così, figuriamoci due weekend senza di te»

«Sana...» Sapevo cosa intendesse e probabilmente non voleva neanche farmelo pesare, ma era evidente che lo pensava sul serio.

«Ma, sfrutterò al massimo questi due giorni qui con te, avrai le labbra talmente tanto gonfie che non riuscirai a parlare per giorni»

«Mi spaventi»

Mi afferrò i polsi per impedirmi di muovermi. «Devi essere spaventata» Disse prima di riattaccarsi alle mie labbra.

Io volevo solo fare una passeggiata prima di pranzo, ma a quanto pare i suoi piani erano leggermente diversi. Ed erano solo le nove di mattina.


Sana


Quando stavo con Tzuyu, perdevo del tutto la ragione e mi trasformavo completamente... Non sapevo di avere questo lato nascosto e non nego che non mi dispiaccia. Avere il controllo sulle persone non era una cosa da me, sono stata sempre una persona modesta e abbastanza umile, ma quando si tratta di fare sesso con Tzuyu, mi piace farla stare alle mie regole. A scuola nessuno si permetterebbe mai di contraddirla, ma con me era diversa... Mi bastava mordicchiarle il labbro per farla cadere ai miei piedi. A lei invece bastava dirmi le parole giuste per farmi cadere ai suoi, era un equilibrio perfetto, la relazione perfetta.

Eravamo sedute al molo come l'ultima volta, con la sola differenza che era sera ed il lago era illuminato solo dalla luce della luna. «Ti piace qui?» Mi domandò Tzuyu.

«Molto meglio di sera...» Poggiai la testa sulla sua spalla ed osservai lo splendore del lago.

«Potremmo tornarci un giorno»

«Tutte le volte che vuoi»

«Non è pazzesco che ci sia anche la luna piena?»

Mi alzai dalla sua spalla per poterla guardare meglio. «Hai detto pazzesco?»

«L'ho detto?»

«Si»

«Aish... Ora inizio a parlare come te»

«E che ci sarebbe di male?»

«Ti amo»

«Ti amo non è una risposta»

Mi afferrò il viso e mi guardò dritta negli occhi: «Non c'è niente di sbagliato perché qualunque cosa tu dica è meravigliosa»

«Non mi freghi...» Poggiò le sue labbra sulle mie ed iniziò a baciarmi. Odiavo che mi conoscesse così bene, probabilmente tra qualche secondo, mi sarei dimenticata tutto.

Saranno state le una o le due di notte, visto che non c'era praticamente nessuno a parte noi. Riuscivo a sentire solo il suono delle cicale e di un gufo di tanto in tanto, ma nelle mie orecchie, riuscivo a sentire solo il suono che produceva il nostro bacio. Lo scrocchio che facevano le nostre labbra ogni volta che le nostre teste si spostavano da un lato all'altro e i lievi gemiti che si mischiavano nelle nostre bocche, era tutto così dannatamente piacevole. Quando stavo con lei, non riuscivo a pensare ad altro, Tzuyu era il mio mondo.

Ci staccammo dal bacio ed entrambe ci appoggiammo l'una alla fronte dell'altra.

«Andiamo in tenda?» Proponemmo all'unisono. Inutile dire che scoppiammo a ridere entrambe.

«Andiamo» Tzuyu si alzò prima di me e mi aiutò ad alzarmi. Mi prese per mano e ci dirigemmo verso la tenda.





- - -  - - -  - - -

ANGOLETTO:

Mi sono appena resa conto di essere indietrissimo con i capitoli, quindi appena potete, fate la danza della pioggia con me e Mina, affinché possa rimanere a casa un pomeriggio e scrivere come se non ci fosse un domani. Ringrazio in anticipo chiunque lo fará accadere 🙇🏻‍♀️

Amore TossicoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora