Capitolo 27 - Jihyo & Tzuyu

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4 Marzo 2014

Sana


Il pullman venne a prenderci verso le sette di sera e anche se sarei voluta rimanere a cercare Momo, non potevo per via della tormenta di neve che si stava avvicinando. Certo, la madre di Dahyun aveva ingaggiato degli esperti per ritrovare sua figlia, ma non per questo ero meno preoccupata.

Durante il viaggio di ritorno, mi misi seduta accanto a Jihyo. Era solita stare con sua sorella perché soffriva il mal d'auto, ma voleva starmi vicina, sapeva che stavo giù per via di Momo e fui contenta che l'avesse fatto.

Tzuyu era seduta sui sedili accanto ai nostri da sola e quando Jihyo si addormentò tenendomi per mano, decise di rivolgermi la parola: «So cosa stai passando per Momo ed è inutile che ti dica che andrà tutto bene, perché non posso saperlo... Ma è una donna forte e sono sicura che saprà cavarsela in qualche modo»

«Mi è sempre piaciuta la tua semplicità nel trovare le parole giuste» La guardai rivolgendole un sorriso malinconico. «E so che sei l'unica in grado di capirmi... Anche se non lo ammetterai mai, tieni molto a Dahyun, si vede lontano un miglio»

«Ed è qui che ti sbagli... Ammetto di tenere a lei perché a parte te, è l'unica persona di cui mi fidi e che mi fa stare bene davvero» Disse quelle parole con non chance, senza neanche un minimo di ironia. Anche se molti studenti erano svegli, non sembrava minimamente preoccupata per aver praticamente detto che tiene a me.

Avrei voluto dirle che era stata estremamente dolce per aver detto quelle parole, ma Jihyo si era appena mossa sulla mia spalla e mi voltai senza dirle niente, rivolgendole solo un sorriso sincero.


Tzuyu


Scesa dal pullman, mi incamminai verso l'auto mandata dai miei genitori, ma prima che potessi entrare, fui subito afferrata da un braccio e mi voltai per vedere chi fosse e rimasi meravigliata nello scoprire che si trattava proprio di Jihyo.

«Scusa Tzuyu, hai cinque minuti?» Mi domandò timidamente.

«Adesso?»

«Si, volevo parlarti prima di tornare a casa»

«Ascolta, sono stanca e la mia amica è chissà dove in mezzo a cumuli di neve, non ho tempo per ulteriori drammi»

«Non voglio fare drammi, vorrei parlare con te in maniera civile, ma se non sei intenzionata a farlo allora ok, ne parleremo un'altra volta» Stava per andarsene, ma  le posai una mano sulla spalla per fermarla.

«Ok, vieni in auto, ti riaccompagno a casa... Parleremo durante il viaggio»

«D'accordo, grazie» Non so' cosa volesse dirmi, ma probabilmente Sana le avrà parlato di noi, altrimenti non avrebbe senso che una come Jihyo voglia parlare con una come me.

«Cosa volevi dirmi?» Le domandai appena entrate in auto.

«Posso parlare liberamente?» Indicò il mio autista, probabilmente voleva sapere se poteva esprimersi liberamente. Il mio autista è muto, quindi non avrebbe detto nulla comunque ai miei genitori, non che lo avesse fatto.

«Si, non c'è problema»

«D'accordo, volevo parlarti di Sana...»

«Immaginavo si trattasse di lei, ma puoi stare tranquilla, non c'è niente tra di noi»

«Ed è qui che ti sbagli... Ancora non ti ha dimenticata e si vede da come ti guarda e come ti cerca con lo sguardo ogni volta che sei lontana da lei...»

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