Capitolo 5 - Pranzo

201 12 23
                                    

9 Febbraio 2011

Sana


Quella mattina, Tzuyu mi aveva fatto recapitare un bigliettino da uno studente del terzo anno, dove aveva scritto l'orario e il luogo del nostro incontro. Cinque minuti prima, mi recai nel posto inventando una qualunque scusa con le mie amiche. Non volevo mentirgli, ma dovevo incontrarmi con una delle ragazze che più odiavano e non avevo scelta. Dissi loro che avevo una sorta di appuntamento con una persona e che gli avrei detto di chi si trattava, solo se le cose fossero andate bene tra di noi... Non era proprio una bugia.

«Sana» Sentii qualcuno chiamarmi da dietro le spalle e bendarmi gli occhi.

«Chi sei? Che fai?» Mi spaventai di colpo.

«Sono il tuo rapitore» Mi sussurrò all'orecchio, facendomi venire i brividi. Ma erano brividi di piacere, questa volta.

«Tzuyu?»

«In persona»

«Che fai? Perchè mi bendi?»

«Fai troppe domande, seguimi» Mi prese per mano e cominciammo a camminare. La sua mano era deliziosamente calda ed era insolito, visto il clima freddo di questo periodo. «Ho scoperto questo posto un paio di mesi fa»

«Che posto?»

«Che ho detto a proposito delle domande?»

«Che non ne faccio mai abbastanza?» Scherzai.

«Siamo quasi arrivate» Si fermò di colpo.

«Che succede?»

«Attenta, c'è un gradino» Mi aiutò a farlo e dopo pochi passi, mi tolse la benda. «Siamo arrivate»

Aprii subito gli occhi e mi meravigliai del delizioso scenario che era davanti a me. Eravamo al chiuso, eppure c'erano piante e fiori ovunque. L'aria emanava un dolce profumo di violetta e gelsomino e c'erano farfalle colorate ed uccellini cinguettanti che svolazzano ovunque.

Al centro inoltre, si trovava un piccolo tavolo rotondo. «Che posto è?»

«Una serra. Se ne occupano gli studenti dell'ultimo anno, ma vengono qui solo nelle ore libere e per pranzo è completamente abbandonata»

«Tzuyu, è bellissimo...»

«Tu sei bellissima» Le sorrisi e questa volta, non arrossì.

«Come hai trovato questo posto?»

«Due mesi fa, eri a casa malata e non mi andava di andare in mensa, senza di te, quel posto è inutile. Quindi decisi di vagare per la scuola e trovai questo posto per puro caso»

«Io non ho parole... Sei stata carina a portarmi qui»

Raccolse una rosa dalla terra e la mise dietro il mio orecchio. «É vero, il posto è magnifico. Ma cosa sarebbero le piante, senza la luce del sole?» Mi accarezzò il viso. «Ti ho portata qui affinché regalassi un po' di luce anche a loro»

Mi avvicinai al suo viso e le baciai dolcemente le labbra. «Non pensavo fossi così Tzuyu»

«Dico solo quello che penso»

«Non smettere mai di farlo»

«Mai» Mi baciò di rimando.


Tzuyu


«Vuoi assaggiare?» Mi domandò Sana, indicando il suo cibo con le bacchette.

«Che cos'è?»

«Unadon, sarebbe anguilla alla brace e riso bianco»

«Unadon. É giapponese?»

«Si, l'ha fatto mio fratello ieri sera»

«Shotaro cucina?»

«Ed è anche molto bravo» Ne prese un pezzo con le bacchette e lo avvicinò alla mia bocca. «Avanti, assaggia» Aprii la bocca e mi imboccò. «Allora? Com'è?»

«Delizioso, sono sbalordita dalle doti culinarie di tuo fratello»

«Già, non sembra ma è bravo in molte cose»

«Peccato che la simpatia non rientri tra queste»

«Wow, allora è vero che dici sempre quello che pensi»

«Scusami se ti ha dato fastidio, ma non posso farne a meno»

«No, apprezzo la sincerità più di ogni altra cosa, anche se non mi piace a volte, ma lo preferisco alle falsità»

«Lo penso anche io» Le sorrisi e mi avvicinai con la mano sulla sua guancia, avevo notato dello sporco e la pulii con il pollice, solo che Sana aveva chiuso gli occhi. Probabilmente pensava che la volessi baciare. «Scusami, ti aspettavi un bacio?»

Arrossì. «Non importa»

«Non c'è problema» Mi avvicinai nuovamente e questa volta, le lasciai un piccolo bacio sulle labbra.

«Come l'hai capito?» Mi domandò, riprendendo a mangiare.

«Che cosa?»

«Che ti piacciono le ragazze»

«Non mi piacciono infatti»

«Ma, allora perché io?»

«Non mi piacciono le etichette, nella vita non si può mai sapere per chi inizi a provare dei sentimenti o meno, potresti essere benissimo un ragazzo o qualunque altra tipologia tu voglia, ma è stato il tuo sorriso sincero e la bontà che c'è nei tuoi occhi a farmi battere il cuore»

«Non so come tu ci riesca, ma sembra che qualunque cosa tu dica, anche se banale, riesca a trasformarlo in qualcosa di fantastico... Penso che tu mi piaccia Tzuyu»

«E tu piaci a me» Le toccai la punta del naso con l'indice e sorrise alla mia azione.

Fu in quel preciso istante, che realizzai che qualunque cosa ci fosse tra di noi sarebbe stato un problema. Sana mi piaceva, ma non avevo previsto che le potessi piacere anche io e se la cosa fosse continuata, probabilmente dopo un po' avrebbe voluto che la nostra sorta di relazione, venisse resa pubblica ed io non ero pronta.

Dopo che mio zio, il fratello di mia madre, si era dichiarato gay, è stato allontanato da tutta la mia famiglia e non passa giorno in cui non pensi a lui. Aveva un modo tutto suo di pensare e adoravo parlare con lui, ma non mi è più permesso ormai.

Credo che la mia famiglia mi odierebbe se presentassi Sana come la mia ragazza.

Avrei dovuto stroncare la cosa ora, proprio sul nascere, ma non potevo. Il suo sorriso era come una calamita per me e le sue labbra erano la miglior droga che potessi provare. Sentivo che mi stavo innamorando di lei e ormai era troppo tardi per tornare indietro.


Sana


Di tutte le ragazze della scuola, non credevo che mi potesse piacere proprio lei, una delle ragazze più odiate e temute della scuola, la quale però, si era rivelata la donna più amabile del pianeta. Credevo di avere una cotta per Jihyo e probabilmente c'è ancora, da qualche parte... Ma le parole e i comportamenti di Tzuyu nei miei confronti, erano riuscite ad eclissarla. Mi piaceva qualunque cosa di lei, e solo adesso mi ero resa conto di quanto fosse estremamente bella. Di poche cose sono sicura nella mia vita, ma so' che Tzuyu è quella giusta per me.



- - -  - - -  - - -

ANGOLETTO:

Ne prossimo capitolo ci sarà un salto temporale bumboso ma doveroso. (Tranquilli, non mi sono capita neanche io)

P.S. L'ho pubblicato per sbaglio, ma ormai è andata hahaha

Amore TossicoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora