Capitolo 7 - Bella giornata

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22 Novembre 2011

Tzuyu


Questa mattina, mi svegliai particolarmente contenta. Mia madre mi aveva preparato la miglior colazione che potessi desiderare e Sana, il miglior vocale del buongiorno che potessi mai sperare. Quella sua voce rauca di prima mattina, era deliziosa, dovrebbe essere splendida persino appena sveglia, magari un giorno riuscirò anche a vederla.

Entrai nella scuola e notai i volti cupi e tristi di tutti gli studenti e pensai che la giornata poteva solo migliorare. Vedere gli sguardi distrutti dei miei compagni mi rinvigoriva, oserei dire che stavo quasi per scoppiare in un sorriso compiaciuto, ma dovevo cercare di rimanere conforme alla massa.

«Che c'è? Perchè siete tutti così?» Domandai a Dahyun, l'unica con la quale riuscivo ad avere una conversazione per più di un minuto senza urlarle contro.

«Non hai sentito di Jun?»

«É morto?» Cercai di contenere il più possibile la mia felicità.

«No, ma ha avuto un incidente... É in ospedale»

«Che tipo di incidente?»

«Non so' di preciso, ma ha a che fare con un tostapane e probabilmente avrà la mano paralizzata per il resto della sua vita...»

«Oooh» Come potevo non sorridere, era un susseguirsi di belle notizie quella mattina. Decisi quindi di allontanarmi e rinchiudermi in un bagno, per poter sfogare la mia felicità. «Scusami, ci vediamo tra un po'» Salutai Dahyun al volo e mi rinchiusi nel bagno, sorridendo il più possibile. Mandai anche un messaggio a Sana per chiederle di vederci più tardi, avevo una gran voglia di baciarla. Ma questa non era una novità.

Ero felice e probabilmente non avrei dovuto ridere delle disgrazie altrui, ma una mano paralizzata per via di un tostapane e tutti gli studenti in lutto per una stronzata del genere, non faceva altro che alimentare la mia gioia.

Uscii dal bagno e delle voci flebili, attirarono la mia attenzione. Mi avvicinai di soppiatto e riconobbi subito la voce stupida di chi stava parlando, altri non era che Shotaro.«E non provate ad avvicinarvi a mia sorella... Altrimenti farete la sua stessa fine... La mano era solo un avvertimento» Spalancai gli occhi dopo aver ascoltato le sue parole. Allora c'era lui dietro la mano paralizzata di Jun, non era solo un incidente. «La prossima volta potrebbe essere un braccio o addirittura tutte e due... Dovete stare lontani da lei, è chiaro?» Me ne andai subito da li, non dovevano vedermi.

Non sapevo se riferire tutto a Sana, oppure no. Era suo fratello e lo adorava, in più devo ammettere che così facendo, avrò almeno i giocatori di basket fuori dai piedi, quindi forse no, non avrei dovuto dire nulla a Sana. Anche se una vocina nella testa mi diceva di fare il contrario, non l'avrei d certo ascoltata. Era meglio così.


Sana


La notizia di Jun non mi aveva sconvolta particolarmente, certo, mi dispiaceva per lui, ma non così tanto da piangere come faceva la maggior parte degli studenti... Nessuno lo conosceva veramente e per la miseria, era solo una mano paralizzata, non era mica morto... Le persone tendono ad ingigantire troppo la situazione a volte e non lo ritenevo per nulla necessario.

Ricevetti un messaggio da Tzuyu appena entrata nella scuola, mi aveva chiesto di vederci più tardi, come se non ci vedessimo mai durante l'ora di pranzo... Le risposi subito di si ed andai dritta verso il mio armadietto.

«Ciao Sana!» Jihyo si avvicinò a me sorridente.

«Ciao» Le sorrisi di rimando. Nonostante stessi con Tzuyu da molto tempo, Jihyo mi faceva sempre questo strano effetto...

«Hai sentito di Jun?»

«Si, me l'ha detto Shotaro questa mattina... Ma posso essere sincera con te?»

«Anche tu trovi esagerato questo comportamento da parte di tutti?»

«Decisamente si... Insomma, non voglio essere cattiva, ma è solo una mano paralizzata...»

«La penso esattamente come te» Le sfuggì una piccola risata e la trovai adorabile. «Tralasciando Jun...» Jihyo cambiò subito argomento. «Mi chiedevo se ti andasse di uscire con me qualche volta»

Quella richiesta mi aveva spaventata... Voleva uscire con me solo da amica o altro? Poi perché proprio ora doveva chiedermelo? «Io... Va bene, certo»

«Benissimo! Vuoi chiederlo anche alle altre?» Proprio ieri, avevamo scoperto che Jihyo altri non era che la sorella di Mina, una ragazza che era entrata da poco nel nostro gruppetto di squinternate. Devo dire che la notizia, fino a qualche tempo prima, mi avrebbe certamente entusiasmata, ma ora che c'era Tzuyu nella mia vita, i miei pensieri principali erano rivolti verso di lei.

«Perchè no? Facciamo un'uscita di gruppo» Le risposi sorridente.

«Grande, allora io avverto mia sorella... Ci vediamo dopo la scuola» Si avvicinò e mi baciò la guancia. Questo suo gesto ripetitivo mi piaceva molto, non lo nascondo.

«A dopo Jih» Non so esattamente perché, ma decisi di emulare il suo stesso gesto e la baciai sulla guancia di rimando. Notai del rossore farsi sempre più evidente sulle sue guance.


Tzuyu


Me ne stavo tranquilla a fissare i crisantemi appena sbocciati, quando un forte odore di menta, invase le mie narici e le deliziose braccia di Sana, mi avvolsero in un caloroso abbraccio da dietro. «Che fai?» Mi domandò lasciando un piccolo bacio sulla mia spalla.

«Osservo i crisantemi. Non li trovi affascinanti?»

«Sono carini, ma preferisco la mimosa... Anche se non piace a tutti, trovo il suo odore particolarmente piacevole» Concluse stringendomi più forte.

«Si, ha un buon odore» Mi voltai verso di lei e le baciai la fronte. «Ma preferisco il tuo»

«Anche io preferivo un bacio sulle labbra, ma non si può avere tutto nella vita, giusto?»

Alzai subito gli occhi al cielo. «Potresti darmelo tu, invece di lamentarti»

«Non ho detto che volevo un bacio da te»

«Oh, scusami allora... Da chi lo preferiresti allora?»

«Sai, c'è questa ragazza della quale sono perdutamente innamorata... É un po' strana, ma non finisce mai di sorprendermi»

«Deve essere la donna più fortunata del pianeta se Minatozaki Sana si è innamorata di lei»

«Decisamente! Ma anche io sono stata fortunata... Lei ricambia i miei sentimenti»

«Allora che ci fai qui con me? Non dovresti essere con lei in questo momento?»

«Hai perfettamente ragione» Si staccò da me, fece il giro della serra e tornò poco dopo. «Ciao» Mi salutò con un sorriso e scossi la testa.

«Di tutte le persone nel mondo, proprio di te mi dovevo innamorare?»

«Potrei pormi la stessa domanda» Mise le mani sui fianchi e si finse arrabbiata.

L'afferrai per il colletto della camicia e l'attirai verso di me. «Vieni qua e baciami»

Sana fece un sorriso di lato e cominciò a baciarmi. Questa era decisamente la giornata migliore di sempre.





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ANGOLETTO:

Alla fine sono riuscita lo stesso a pubblicare il capitolo... Ho approfittato di un momento di distrazione della febbre che per qualche minuto, era scesa a 36.4

Amore TossicoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora