Capitolo 13 - Non Voglio

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7 Ottobre 2012

Tzuyu


In nuovo anno scolastico era iniziato da un po' e l'amica di Sana, Momo, aveva passato le selezioni di basket qualche settimana fa ed ora faceva parte della squadra. Non ero entusiasta della cosa, solitamente, utilizzavo questo sport per sfogarmi e mi sentivo abbastanza libera, visto che nella squadra c'erano tutte persone che non mi conoscevano bene. Ma con Momo erano cambiate molte cose e inconsciamente, avevo iniziato a sfogarmi su di lei commettendo falli di ogni tipo, come se dovessi mantenere la mia reputazione da bulla davanti agli occhi degli altri. Quella scuola mi stava lentamente cambiando, perché ora mi importava di come mi vedevano?

A fine allenamento, la squadra di basket maschile aveva accerchiato Momo, solo perché Shotaro gli aveva rifilato una spallata e le aveva affibbiato la colpa. Questa era una di quelle occasioni in cui me ne sarei andata di colpo, ma la ragazza aveva iniziato a discutere con Dahyun e decisi di rimanere per darle un po' del mio supporto.

Dopo una piccola discussione, Momo decise di farle un discorsetto e finì per tirare in ballo anche me: «Vedi miss "sono la ragazza più ricca e popolare della scuola", un giorno ti renderai conto che ciò che rende una persona umana non sono i soldi, ma purtroppo per te, questo accadrà solo dopo che le tue amichette ti abbandoneranno per qualcuno di più ricco o semplicemente perché perderanno interesse nei tuoi confronti... A loro non importa di te, ma della popolarità che possono avere nello starti vicina».

Ed è qui che si sbagliava, perlomeno nei miei confronti. Forse una delle poche persone per le quali provo interesse in questo mondo, a parte Sana e la mia famiglia, era proprio Dahyun. Non sapevo bene il perché, ma non mi trattava come tutti gli altri e non temeva la mia presenza. Di conseguenza, non l'avrei mai abbandonata per qualcuno di più ricco, non mi interessava dei soldi, ma era ovvio che Momo non mi conoscesse affatto.

Finita la discussione, andai a farmi la doccia di corsa, avrei dovuto vedere Sana prima di tornare a casa, quindi mi sbrigai ed andai dritta nel bagno del secondo piano. La serra era occupata e fortunatamente, tutto il secondo piano era libero a quest'ora.


Sana


Mentre aspettavo Tzuyu nel bagno del secondo piano, tirai fuori il cellulare ed aprii la cartella privata delle foto, quella dove tenevo i ricordi più preziosi della mia ragazza. Tempo fa mi aveva promesso che mi avrebbe dato una risposta per quanto riguarda la nostra relazione ed il tempo era giunto al termine. Oggi probabilmente le avrei riposto la domanda e dopo gli ultimi giorni passati insieme, ero sicura che finalmente avrebbe accettato di rendere la nostra relazione pubblica. Ero sicura dei suoi sentimenti nei miei confronti.

«Scusa per il ritardo, ma c'è stata una discussione nella palestra tra Dahyun e Momo» Disse Tzuyu entrando in bagno.

«E stanno bene?» Spalancai gli occhi.

«Non proprio, Dahyun è saltata in aria e ha finito per dare un calcio rotante sullo stomaco di Momo»

«Scherzi vero?»

«Chissà...» Fece spallucce e posò il borsone a terra. Tzuyu aveva ancora i capelli bagnati, si vedeva che era di fretta e che non li aveva potuti asciugare, e le gocce che le scendevano lungo il collo mi stavano facendo bagnare.

Presi la rincorsa e le saltai subito in braccio, bloccandola con le gambe. «Te l'hanno mai detto che se dannatamente eccitante appena uscita dalla doccia?»

«Le uniche che mi hanno vista così, sono le ragazze del basket e non credo neanche di stargli simpatica, figurati se mi trovano eccitante»

«Beh, non sanno cosa si perdono...» Mi tuffai subito sulle sue labbra e Tzuyu cominciò a strizzarmi il sedere. Era cambiata molto ultimamente, osava sempre di più e non mi trattava più come una bambola di cristallo. La sua lingua scivolò lungo il mio collo, facendo si che la mia schiena si inarcasse e che dalla mia bocca uscisse un leggero ed impercettibile gemito di piacere. Tornò a baciarmi le labbra e dopo avermi mordicchiato il labbro inferiore mi lasciò andare. Scesi dal suo corpo e la guardai dritta negli occhi: «Tzuyu, io ti amo tanto, ma sai che prima o poi questo giorno doveva arrivare...»

«Sana, no, per piacere. Le cose stanno andando davvero bene tra di noi, non ora»

«Tzuyu, io sono stanca di dovermi nascondere tutto il tempo, si è davvero eccitante non lo metto in dubbio, ma io voglio stare con te anche davanti agli altri...»


Tzuyu


Mi ero completamente dimenticata del nostro accordo e non ero minimamente pronta a darle una risposta, perlomeno positiva... Si, l'amavo ed avrei fatto di tutto per lei, ma non questo. Da una parte c'erano i miei genitori con la storia di mio Zio, poi c'era Shotaro, il fratello iper protettivo di Sana che era arrivato a paralizzare la mano di un povero cristo, solo perché aveva chiesto a sua sorella di uscire. Lui è un Minatozaki e gli basterebbe schioccare le dita per rovinarti la vita. Dovevo pensare anche alla mia famiglia e non me la sentivo ancora a dirle di si.

«Non posso...»

«Perchè?» Mi domandò affranta. Sicuramente si aspettava un'altra risposta visto che tra di noi le cose stavano andando bene. «Tzuyu, io ti amo... Non conta niente per te?»

Certo che contava, l'amavo più di ogni altra cosa. Sapevo che qualunque cosa avessi detto, ci saremo lasciate, quindi decisi semplicemente di fare la stronza, così che non piangesse, preferivo vederla arrabbiata che triste. «Conta Sana, ma non voglio che mi vedano con te»

«Che cosa?» Sana sembrava furiosa.

«Hai capito bene, non voglio che le perone pensino la cosa sbagliata. Se vuoi continuare di nascosto mi sta bene, ma per il resto non contare su di me» Sentii un sapore amaro in bocca, quelle parole stavano ferendo più me che lei.

«Io non ho parole... Vuoi davvero buttare via tutto questo tempo per niente?»

«Non è niente, è della mia reputazione che stiamo parlando»

«Dalla tua... Sai che ti dico Tzuyu? Fanculo» Uscì dallo stanzino sbattendomi la porta in faccia.

Ero distrutta dentro, un fuoco cominciò a bruciarmi nello stomaco e smisi del tutto di ragionare. Mi guardai allo specchio e mi bagnai il viso, ma niente, la mia mente non voleva funzionare, perchè mi sono comportata così? Che problemi ho? Non dovevo trattarla male, avrei semplicemente dovuto parlarci come sempre. Mi sentivo confusa, nella mia mente regnava il caos più totale e l'unica cosa che mi venne in mente di fare, era correre subito da lei e fu esattamente quello che feci.





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ANGOLETTO:

Anche a me a volte capita di fare e dire cose strane solo perché la mia mente presa alla sprovvista non è in grado di ragionare al volo, per questo l'ho impostata in questo modo... Spero non sia stato confusionario 😆

Ps. Fonti abbastanza attendibili (3b Meteo) mi dicono che domani dovrebbe piovere, se cosí fosse, per ringraziarvi della danza della pioggia, pubblicheró due capitoli 😉

Amore TossicoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora