Capitolo 2 - Breve Tocco

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4 Febbraio 2010

Sana


A volte mi capitava di guardare da lontano la ragazza con la quale avevo avuto quello strano incontro il primo giorno di scuola. Jihyo era davvero adorabile, bella, affascinante e sembrava essere la padrona della scuola, sempre indaffarata e con molti studenti e studentesse intorno a lei... Sembrava irraggiungibile, perché mi doveva piacere sempre questo tipo di ragazze?

In questi pochi mesi, avevo sviluppato una sorta di cotta per lei e le poche volte che parlavamo, di solito mi bloccavo ad osservare quanto fosse bella. Stupida Sana.

Nel frattempo, ogni volta che entravo in mensa, un brivido mi percorreva la schiena... L'altra ragazza, quella inquietante era li che mi osservava con quel suo sorrisetto angosciante. A volte penso che voglia uccidermi o torturarmi.

Lei aveva iniziato a frequentare Dahyun ed un'altra tipa bassina che stava sempre con loro... Non so' bene perché, ma avevano iniziato ad infastidire Momo per qualsiasi cosa e la cosa mi turbava molto... Non mi piace che le persone trattino male le mie amiche per il gusto di farlo.

«Sana, ti cerca il professore di fisica» Una mia compagna di classe si era presentata davanti ai miei occhi per rifilarmi l'informazione.

«Davvero?» Trovavo assurdo che un professore con il quale avevo scambiato si e no tre parole fin ora mi stesse cercando, ma ok...

«Si, ti aspetta in aula»

«Va bene, vado allora» Presi le mie cose e salutai le altre prima di avviarmi.

Ero incuriosita da qualunque cosa avesse da dirmi e come al solito iniziai ad elaborare teorie. Presa dai miei pensieri, non mi ero minimamente accorta che qualcuno mi stava seguendo, considerando che i corridoi erano complente vuoti, strano che non avessi sentito neanche i suoi passi. In ogni caso, la ragazza in questione, si mise davanti a me, impedendomi di proseguire.

«Ciao» Era la ragazza inquietante. La ignorai semplicemente e le passai di fianco, ma non si arrese e si rimise davanti a me. «Piacere, io sono Tzuyu»

«Ciao, io sono di fretta»

«No»

«Che significa no?»

«Non sei di fretta perché il professore non ti cerca»

«Tu che ne sai?»

«Sono stata io a mandare la ragazza da te»

«E perché lo avresti fatto?»

«Per parlare con te»

«Non potevi fare come tutte le persone normali?»

«No» Le sue risposte secche e dirette iniziavano a darmi fastidio.

«Capito... Beh se è tutto qui allora torno dalle mie amiche»

«Aspetta» Mi afferrò il braccio. «Come ti chiami?»

«Sana»

Mi rivolse nuovamente quel suo sorriso inquietante. «Sei carina Sana» Sentii le guance andare a fuoco. Perchè ero improvvisamente diventata rossa per quello strano commento?

«Oh, grazie...» Guardai il mio braccio e la sua mano lo teneva ancora fermo. «Potresti lasciarmi andare ora?»

«Si, scusami» Lasciò subito la presa.

«Ora mi dici cosa vuoi da me?»

Tzuyu si guardò prima intorno, poi si avvicinò in maniera inquietante a me e mi sollevò il mento con un dito. «Solo questo» Avvicinò le sue labbra alle mie e ci fu un breve tocco, prima che facessi marcia indietro spalancando gli occhi.

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