55-stanotte ritorna

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''Stanotte ritorna. Ti prego''.

Delle parole che continuavano ad assillarmi. Ronzavano nella mia testa.

Perchè dovevo andarci? Non ero obbligata e poi quando stanotte? Stanotte tardi? A mezza notte?

Non ne capivo il senso, ma se non ci fossi andata avrei conservato tutte le mie domande dentro di me e sarebbero scoppiate.

Presi un maglioncino per coprirmi ed uscii a mezza notte.

Non mi importava se era troppo prima o troppo dopo.

Non sarebbe di certo stata colpa mia. Mi avvicinai alla casetta, ma notai che le luci erano spente.

Non c'ero mai stata di notte.

Notai una macchiolina scura riaffiorare pian piano dall'erba.

Manu era steso tra l'erba alta davanti alla casetta, e appena mi vide il suo viso riuscì ad illuminare quella sua notte.

Mi avvicinai a lui e mi disse ''Stenditi qui accanto''.

Mi sedetti per terra, guardandolo e lui si stese, sperando di farmi da esempio.

Mi stesi ed intanto lo guardavo.

''Sai quando non sai cosa fare, perchè ti senti perso, scoraggiato o semplicemente nervoso? Penso che non ci sia niente di meglio che schiarirsi le idee osservando il lento andare delle stelle, o almeno il loro assiduo stare, mentre la mattina le nasconde, per fare spazio ad una luce mille volte più abbagliante.

Io vorrei poter dire di essermi innamorato, ma mi sentirei tanto stupido a dirlo. Le stelle sono un qualcosa che posso solo vedere ed alla quale non arriverò mai. Non capirebbero mai cosa provo per loro, quindi sono scotretto a sentire il desiderio di averle con me, senza mai poter ricevere quel maestoso calore. Che pena eh?''.

Alzò lo sguardo e così anche io feci.

Il cielo era di un candido blu notte e le stelle potevano vedersi benissimo.

Forse ero solo ingenua.

Forse ero troppo confusa, ma non capii il suo discorso.

Capivo solo che mi aveva mostrato una cosa molto bella.

lost lightWhere stories live. Discover now