Mi svegliai stordita e confusa.
Non mi ricordavo neanche di essermi messa a letto.
Controllai la sveglia e mi alzai.
Ero in ritardo. Presi dei vestiti a caso tra le mie poche scelte, mi sistemai e mi avviai verso la stazione.
Dovevo affrontare una giornata noiosa e stancante fino all'1.10 e poi sarei uscita.
Tralasciando la monotonia di quella giornata, all'1.10 uscii e mi sentii tirare la cartella.
Come al solito sebastiano faceva cosí per attirare la mia attenzione. "Devo seguirti'' mi disse.
risposi ''stalker'' in un modo tanto ironico quanto schietto.
Arrivammo alla stazione e prendemmo il treno.
Arrivammo a casa mia e salí le scale ma gli urlai ''sbagli strada''.
Mi guardò e tornò giú, seguendomi nella mia cameretta.
Era tutta ordinata e l'albero era quasi finito. Fischiò e disse ''wow''.
Gli risposi ''dai. Facciamolo e basta'' ''ah beh, quanto sei diretta''.
Gli si formò una smorfia maliziosa in viso. Non voleva smetterla di prendermi per il culo.
''maniaco'' gli dissi, sempre schietta.
Presi una sedia pieghevole e ci mettemmo a scrivere il tema della scena.
Doveva essere una 'storia' che parlasse in modo astratto della felicità.
Visto che dovevamo recitarlo, sarebbe dovuta essere una scena con poche battute.
Presi il foglio e disegnai tre omini, che saremmo stati io, seba e massimo.
Lo guardai e gli dissi ''qualche idea?''.
Annuí e mi disse ''per te che cos'è la felicità?''.
Rimasi di sasso. Non sapevo cosa mi rendesse felice.
Continuò col dire ''per me la felicità è una bibita fresca d'estate. Un sorriso fuori luogo. La risata contagiosa. Qualunque cosa che faccia stare bene''.
Disegnai due omini dietro ad un qualcosa, ed un omino scuro che cammina.
''Ci gireranno intorno ed osserveranno la sua malinconia. Gli toccheranno una gamba e la muoverà come stesse camminando allegro. Solo quella e via via tutto il corpo. Poi i due esulteranno''.
Annuí e sorrise.
Finimmo di scrivere il mini copione e lui tornò a casa. Prima di andare mi disse "buona fortuna col tipo. Chiunque egli sia".
"Che?".
"hai gli occhi di chi è innamorato".
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lost light
Random" lo ignoravo, continuando a camminare. La stazione, era davanti ai miei occhi ed entrandoci era caotica, piena di persone sicure, che sapevano quale treno prendere, dove volevano andare. Ma io? Dove sarei voluta andare veramente? Io penso che c'è...
