Il giorno della festa era 'finalmente' arrivato.
Era sabato e la scuola non c'era.
Mi svegliai all'una.
Ero rintronata e stanca, ma mi feci forza e mi alzai.
Oggi i miei non mi avrebbero preparato da mangiare, quindi presi una scatoletta di funghi ed una di spinaci.
Le mischiai assieme e sul fornelletto che avevo in camera, preparai il pranzo.
Appena fu pronto, presi la roba e andai alla casetta.
Ero sicura che appena avrei varcato quella soglia, avrei sentito l'aria di eccitazione e gioia per tutta la stanza.
Fu esattamente cosí.
Entrai in casa e lo vidi già seduto davanti al tavolino.
Era tutto ordinato e mi sentivo in dovere di fingere almeno, di essere felice anche io.
Sorrisi e mi sedetti, apparecchiando alla buona.
A lui i funghi hanno sempre fatto schifo, come gli spinaci, del resto.
Per lui quello che aveva davanti, se non fosse stato proprio il giorno della festa, sarebbe stato un mix di putridume e disgusto.
Quel giorno non ribattè neanche per un secondo e mangiò tutto.
Finito di mangiare, mi diressi verso il letto e mi stravaccai lí.
Chiusi gli occhi per qualche minuto, parlando ad occhi chiusi con Manu. Aprí gli occhi e lo ritrovai ai piedi del letto, accovacciato.
Mi scansai un po' per permettergli di stendersi.
Le sue mani..si tenevano l'una all'altra. Giocavano tra di loro.
Quanto avrei voluto giocarci io, con quelle mani stupende, ma non potevo.
Non potevo dirglielo. Non potevo dirlo a nessuno.
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lost light
Random" lo ignoravo, continuando a camminare. La stazione, era davanti ai miei occhi ed entrandoci era caotica, piena di persone sicure, che sapevano quale treno prendere, dove volevano andare. Ma io? Dove sarei voluta andare veramente? Io penso che c'è...