44-poi passa

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Sentivo le grida.

Le urla che mi tartassavano la testa.

Il rumore sordo del dolore che provavo. A intervalli regolari..veloci..poi si fermavano..e

mi svegliai.

Sentivo qualcuno bussare alla porta.

Povai ad aprire gli occhi, ma uno era un po' fuori uso.

Erano le 3.

Mi alzai pian piano ed aprí la porta, per poi ritrovarmi Manu davanti.

Chiusi la porta alle mie spalle e mi accasciai contro di lui.

"Non è colpa tua", ripetevo sussurrando.

Mi accarezzava i capelli, mentre mi scrutava per valutare i danni.

"Il tuo viso.." sussurrò accarezzandomi una guancia.

Mi faceva tanto male un occhio.

Bruciava e sapevo che avevo perso sangue dal naso.

Gli presi la mano, precendentemente poggiata sul mio viso e dissi "Vai a dormire. Sto bene".

Mi abbracciò d'impulso e mi osservò entrare in camera.

Chiusi la porta, poco dopo aver visto che si poggiava la mano sulla bocca, in segno di rammarico, convinto che a quel punto non lo guardavo piú.

Sentivo i suoi passi abbandonarmi.

Mi avvicinai allo specchio e presi il disinfettante dal mobile affianco a me.

Avevo un occhio nero e il sangue che avevo perso dal naso si era ormai seccato.

Mi sciacquai la faccia e disinfettai ogni ferita.

Bruciava, ma non mi importava.

La mia filosofia era: fa male, ma poi passa.

Mi tolsi l'abito, che si era sporcato e indossai una canotta bianca, con dei pantaloni grigi.

Mi misi nel letto e mi riaddormentai pian piano.

lost lightWhere stories live. Discover now