Mi alzai da terra, afferrando la ciotola di ramen, orami vuota e mi diressi verso la porta, senza emettere un fiato.
Non capivo cosa stavo sentendo.
Forse ero offesa, arrabbiata o confusa.
Perchè aveva reagito in quel modo?
Non pensavo che dirglielo avrebbe scaturito in lui quella rabbia, che potevo vedere nei suoi occhi.
Mi aveva spaventata e fatta sentire stupida.
Mi aveva fatto pensare solo che stessi sbagliando tutto. ma cosa di quel tutto?
Si alzò anche lui e mi venne incontro, con uno sguardo tanto serio che potevo sentirmi scrutata dentro.
Afferrò il mio braccio e mi fece male.
Sentivo la sua stretta farsi più pesante, più dura. iniziai a dimenarmi per liberarmi, mentre le lacrime già si accingevano a cadere e schiantarsi per terra.
Mi tirò a se e mi guardò negli occhi, con uno sguardo che solo dio sa quante parole potessero contenere. parole che non riuscivo leggere.
Era arrabbiato...perchè..?
Iniziai a singhiozzare fragorosamente e mi accasciai per terra, con la speranza che mi lasciasse.
Piangevo come una bimba spaventata, incapace di difendersi.
Sentii la sua stretta allentarsi sempre di più, e trasformarsi in una lieve carezza.
Dopo poco non vedevo più niente. Sentivo solo il profumo di quel ragazzo avvolgermi.
Mi stava abbracciando, dopo avermi fatta piangere.
Mi alzai e per un attimo stetti, finchè non poggiai le mani sul suo petto, e non mi liberai dalla sua presa.
Sentivo il cuore battere ed una strana stanchezza mi schiacciava.
Volevo solo andare a casa. volevo allontanarmi.
Uscii dalla porta ed iniziai a correre verso casa, con le lacrime che scivolavano veloci, che rimanevano indietro nell'aria.
Non potevano inseguirmi.
YOU ARE READING
lost light
Acak" lo ignoravo, continuando a camminare. La stazione, era davanti ai miei occhi ed entrandoci era caotica, piena di persone sicure, che sapevano quale treno prendere, dove volevano andare. Ma io? Dove sarei voluta andare veramente? Io penso che c'è...