La giornata fu monotona. Dannatamente uguale a tutti gli altri giorni, se non fosse per quella mattina.
Passó il dì e la luce smise di penetrare nella mia stanza, attraverso la mia piccola finestra.
Mi addormentai, dopo aver suonato un po'.
Le mie dita e le mie orecchie mi facevano male.
Ero abituata a mettermi le cuffie, il volume al massimo e suonare con tutta la forza che avevo.
Mi aiutava a non sentire, a sfogarmi e nonostante sapevo che mi avrebbe fatto male, continuavo a spingere su quei tasti.
{Sto sanguinando. Sento la mano appiccicosa, la sto guardando. È tutta rossa.
Cosa ho fatto? Inizio a tossire, la gola mi fa male. Tossisco e mi sento il vomito. Sento la mano bagnarsi ancora. Sto tossendo io tutto questo? Perchè..? Sento una voce che mi dice "vattene! Nessuno ti trattiene". Chi è..? Che ho fatto? Male..mi fa male..}
mi svegliai di colpo, di nuovo, con un dolore lancinante al fianco destro.
Mi capitava spesso, ormai.
Mi sedetti sul letto e mi misi a respirare con calma. Erano le 3 di notte.
Era giovedì e la scuola mi attendeva fra poche ore. Presi due antidolorifici, perchè uno non bastava mai e cercai di riaddormentarmi.
Lo sentivo ancora..quel sapore.
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lost light
Rastgele" lo ignoravo, continuando a camminare. La stazione, era davanti ai miei occhi ed entrandoci era caotica, piena di persone sicure, che sapevano quale treno prendere, dove volevano andare. Ma io? Dove sarei voluta andare veramente? Io penso che c'è...