56-"impazzirò per una stella"

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Poggiai le mie mani per terra e mi alzai.

Guardai il cielo e sospirai.

Non capivo. Come potevo?

Pensavo solo che le cose si stessero complicando ed io ero tanto confusa.

Si alzò anche lui e mi prese la mano.

Esitai nello stare, ma volevo capire le sue intenzioni.

Mi guidò verso di se e mi abbracciò, poi allentò la presa e iniziò a guardarmi negli occhi.

Potevo sentire il suo respiro irregolare, spezzato e poi mi abbracciò ancora, più forte. Sussurrò nel mentre "impazzirò per una stella".

Si avvicinò al mio viso ed io indietreggiai, ma di poco.

Il suo sguardo mi implorava di un qualcosa che io non capivo.

Prese un respiro profondo e mi lasciò sulle labbra un casto bacio. Sembrava come un bacio d'addio.

Come per non affezionarsi troppo alla sensazione, tanto che quasi non l'ho sentito, ma qualcosa mi spingeva a volerle sentire ancora sulle mie. 

Rimasi interdetta, quasi sconvolta e non riuscivo davvero a capire più nulla. 

Sentivo caldo, poi freddo. Ero arrabbiata, ora non più, o meglio ero arrabbiata, ma le volevo un'altra volta.

Volevo sentirle ancora una volta e non sapevo spiegarmi perchè. Forse ero troppo ingenua e stupida.

"Hai la febbre" mi disse.

"Cosa?"

"Eh si, hai proprio la febbre. Ti accompagno e ti metti a dormire, ok?"

"Ehm..ok..?".

Iniziò a camminare, dirigendo i miei passi attraverso la mano che non aveva ancora intenzione di lasciare.

Arrivammo davanti alla porta e mi appoggiò la mano sulla testa dicendomi con tono dolce e pacato "Buonanotte".

Il tono di chi ha appena dato forfè, e lo accetta passivamente.

Gli feci un cenno con la testa ed entrai in casa. Mi stesi nel letto e mi addormentai subito.

Mi faceva male la testa.

lost lightWhere stories live. Discover now