Arrivai dinnanzi alla mia scuola, mentre il vento freddo arruffava i miei lunghi capelli scuri.
Faticavo a vedere il percorso da seguire, con i capelli che mi si spiaccicavano in faccia.
Raggiunsi le porte rosso sangue che introducevano nell'atrio della mia scuola, mentre dietro di me sentivo una voce familiare che mi chiamava.
Presi un bel respiro, mi preparai a sorridere e mi girai verso di lui.
Sofficio (lo chiamavo così per svariati motivi) mi sorrise e mi venne in contro, mentre con gli occhi cercavo la buccy (un'altra mia compagna di classe) che di solito arrivava in contemporanea con Sofficio.
La vidi arrivare ricoperta da una schiarpa ed un grazioso cappellino che le si addiceva molto e che lasciava intravedere i suoi capelli corti e scuri.
Ammiravo la buccy. Per quanto la sua vita fosse piena di ostacoli, riusciva a sorridere di fronte a noi.
Era quel che facevo anche io effettivamente, ma io crollavo troppo spesso nonostante volevo evitare di far notare il mio disagio.
"CIAO DANY" mi urlò da lontano mentre mi veniva in contro ed io avevo seriamente paura che mi saltasse addosso facedomi cadere.
Era la tipica ragazza esuberante e piena di vita. Amava leggere ed era appassionata di miti greci. Sapeva elencarti i figli e i nipoti delle divinità.
Sofficio invece era un po' più pacato. Un ragazzo intelligente ed anonimo, che amava leggere ed aveva una padronanza straordinaria dell'italiano.
Piccolo e biondiccio, con un sorriso aggraziato stampato in viso.
YOU ARE READING
lost light
Random" lo ignoravo, continuando a camminare. La stazione, era davanti ai miei occhi ed entrandoci era caotica, piena di persone sicure, che sapevano quale treno prendere, dove volevano andare. Ma io? Dove sarei voluta andare veramente? Io penso che c'è...