Era l'ultimo giorno di scuola.
Sarebbero poi iniziate le vacanze.
Faceva già tanto caldo ed io non vedevo l'ora di uscire da quella scuola.
Tutti i miei compagni, come me erano visibilmente agitati ed euforici.
Era l'ultima ora e c'era latino. Quella materia che ti fa riflettere sulla vita.
La professoressa diceva "in queste vacanze fate buone azioni. Purificano l'animo e rendono caritatevoli.".
Io la mia azione caritatevole l'avevo già fatta.
Mi meravigliava molto il fatto che in tv, sui giornali o simili non c'era una notizia tipo 'scomparso ragazzo, genitori chiedono aiuto'.
Davvero i suoi genitori erano cosí orribili?
Suonò la campanella dell'ultima ora e tutti i miei compagni saltarono dalle sedie.
Gente che si abbracciava, come se non si rivedessero mai piú.
La buccy mi venne accanto e mi disse "tu cosa farai quest'estate?".
Le risposi alzando le spalle e le mani, per intentere un 'boh', poi dissi "tu?".
La vidi fantasticare per qualche secondo, alzando gli occhi al cielo.
Disse, tutta euforica e sognante "andrò in Grecia".
La sua felicità scatenò in me un sorriso sincero.
Ero felice andasse in Grecia. Era il suo sogno da quando abbiamo iniziato le superiori.
Uscimmo da scuola ed io mi diressi alla mia solita stazione.
Erano iniziate le vacanze, finalmente.
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lost light
Random" lo ignoravo, continuando a camminare. La stazione, era davanti ai miei occhi ed entrandoci era caotica, piena di persone sicure, che sapevano quale treno prendere, dove volevano andare. Ma io? Dove sarei voluta andare veramente? Io penso che c'è...