39-cosí pulite

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Ho avuto un fastidioso problema, e non ricordo nemmeno quando fosse iniziata questa cosa.

Mi ricordo che ero alle elementari, quando notai che lavarsi le mani con i miei compagni, prima di andare in mensa, era parecchio complicato.

Restavo ferma, con lo sguardo fisso sulle manine dei miei compagni, che se le lavavano, non badando a me.

Sentivo sempre un formicolio caldo attraversarmi la pancia e salire su, fino al petto.

Qualche anno dopo capí cosa voleva dire quel formicolio.

Era eccitazione, che col tempo si faceva piú forte, forse perchè diventavo piú consapevole di ciò che vedevo e sentivo.

Non era una sensazione naturale, come quella che potrebbe avere magari un uomo nel vedere una donna bellissima.

Era piú come un'ossessione.

Una repressione forzata di un qualcosa che col tempo smisi di controllare.

Il mio istinto faceva quel che voleva e guardava dove voleva.

Non potevo pensare ad altro, appena nasceva la scintilla.

Erano solo quelle mani, che guardavo in quel momento, io ed il nulla.

Non avevo modo per placare la mia fame, se non quella di immaginare quelle mani che si lavavano, pensando a quanto potessero essere pulite, sacre, intoccabili, luccicanti e preziose.

In quel momento avevo fatto l'errore piú grande della mia vita.

Mi sono sempre trattenuta nel guardare e distoglievo lo sguardo prima che accadesse il peggio.

Potevo sentirmi sporca e schifosa quanto volessi. Una lurida feticista, ma niente, poteva fermarmi, appena iniziavo a realizzare ciò che vedevo.

Sospirai e gli dissi "Manu, cosa ti avevo detto a proposito di dove metti le mani?".

Sbuffò e disse "è cosí importante? Non sono cattive. Mica ti fanno qualcosa".

Era quel che pensavi tu.

Dissi, un po' innervosita "Manu, cosa ti costa?".

Avevo chiuso gli occhi intanto, per non guardare, mentre lui iniziò a far scorrere la sua mano verso il mio viso.

Stavo entrando in panico.

Non avrei resistito.

Avrei ceduto ai miei istinti, lo sapevo.

Mi alzai di scatto, con gli occhi lucidi e gli dissi "Manu, non voglio usarti!".

Scappai via, mentre le mie lacrime iniziarono a fuoriuscire dai mei occhi.

Dopo essere inciampata un paio di volte, arrivai in camera mia e mi stesi nel letto, chiudendomi nella coperta.

lost lightWhere stories live. Discover now