VELENO

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Sono curiosa di sapere se "Power"
vi stia piacendo🤍
È un po' più tetro e misterioso,
non credete?🤭

Lo sarà anche questo capitolo?

Buona lettura!🤍
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È già mattina..

Aprii gli occhi, mi alzai a mezzo busto, sfregai i miei occhi e notai che il letto di Regulus era già vuoto; di sicuro si starà lavando.

Mi diressi verso la valigia contenente i miei vestiti e al passare notai una lettera poggiata sulla scrivania della stanza.

Draco

L'avrà presa Regulus questa mattina.

La presi, la aprii e iniziai a leggerla davanti la finestra per metà aperta.

Ciao Hel.

A lavoro tutto bene, il reale problema è mio padre.
Non capisco per quale motivo voglia che entri anche a far parte degli Uffici Misteri.
Non capisco cosa gli stia prendendo, non me ne aveva mai parlato prima d'ora.
Non capisce che sono già pieno di lavoro qui?
Dice che gli servo come braccio destro ma, davvero.. sono stanco di starlo a sentire.

Fa davvero schifo crescere.

Fammi sapere come va alla Durmstrang.

Stai attenta Hel.

Ti amo anch'io,
Draco.
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L'ufficio Misteri?
Cosa c'è nell'ufficio Misteri?
Che compiti svolgono lì sotto?

D'un tratto dalla finestra entrò un calabrone e io cacciai un urlo, allontanandomi, cercando di prendere la mia bacchetta.

Aah Helena, tu e la tua stupida fobia!

Regulus di fretta uscì dal bagno con l'asciugamano stretto in vita e con i capelli ancora bagnati -"Che è successo? Tutto bene?"
-"Si." puntai la bacchetta contro quell'essere schifoso volante e pronunciai la maledizione senza perdono -"Avada Kedavra." il calabrone si spiaccicò per terra.

-"Usare questa maledizione per uccidere un calabrone? Non è un po' troppo Grindelwald?" Regulus si avvicinò a me impugnando la mia bacchetta vicino la mia mano -"Figurati se l'avessi ucciso, solo in questo modo posso, semplicemente a distanza." feci un sorriso.

Come dovresti stare tu.
A distanza Reg perché..
Dopo quel sogno, l'imbarazzo che c'è verso di te nella mia testa è davvero enorme.

-"Aspetto te per sistemarmi Black, quindi sbrigati." gli tolsi la mano dalla mia bacchetta e mi allontanai per posarla sulla scrivania.
-"Ero uscito per capire quali grandi minacce ti affliggevano Grindelwald." spalancò gli occhi e io feci una finta risata -"Divertente."

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Nella mattinata scendemmo nella sala principale della scuola, dove ad aspettarci vi era la preside; la salutammo, ringraziandola per l'ospitalità e dopo ci smaterializzammo alla Durmstrang.

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