Buon giovedì miei lettori!
Qui le situazioni sono due:
O si calmano le acque o
muoiono tutti annegati😵🌊Buona lettura!🤍
——————————
•Devo ammettere che mi trattava
come un figlio.
Mi portava compagnia, giocattoli, merendine, mi faceva discorsi
sul futuro.
Credo che sia stata una delle poche persone che si interessasse a me, fino a quando è scomparso, anche lui.
E così io e la ragazzina ritornammo a essere soli contro i bambini che ci deridevano.•Non hai mai chiesto di lui? Sue notizie?
•No, perché chiedere di restare? Perché elemosinare? Perché preoccuparmi di lui se lui non si è preoccupato di me?
Tu sbagli in questo Helena.
Sei troppo buona con le persone che ami.
——————————Sono seduta sull'erba e davanti a me vi è una bambina dai capelli neri.
Sta di spalle e raccoglie delle margherite bianche che si sposano alla perfezione con il vestitino beige abbellito dal disegno di alcune margherite.Abbasso gli occhi e avvicino l'indice su una piccola coccinella.
Sale sul mio polpastrello e la ammiro, sapendo che portano fortuna.Subito dopo alzo lo sguardo sentendo che la bambina urla a un bambino seduto su una panchina alla mia destra.
"Vieni! Gioca anche tu con noi!"
-"Helena.."
Sentii una voce maschile e delle dita toccarmi il braccio, stordita, aprii gli occhi.
-"Severus.." mormorai cercando di mettermi seduta.Dopo lo scontro con Tom e i mangiamorte, tornai subito a casa senza entrare dentro la tana.
Ero così debole e stavo così male che avevo bisogno di sdraiarmi.
Non avevo la forza di circondarmi dell'apprensione degli altri e non volevo guardare in faccia Regulus; ero così arrabbiata con lui per non avermi ascoltata.
Aveva portato preoccupazioni a Sirius, che durante lo scontro lo chiamava continuamente.
Ne aveva portato a me.
Se fossi arrivata più tardi, forse Barty lo avrebbe ucciso o forse Tom lo avrebbe portato con sé, torturandolo pur di avere informazioni.
E invece alla fine uccisi io Barty, aggiungendo la maledizione scagliata contro di lui con le altre.E tutto questo perché?
Perché era arrabbiato con me?
Perché non voleva più darmi ascolto?Non avevo intenzione di affrontare quell'argomento quella notte, così tornai a casa.
Strofinai le mie ferite nelle gambe con spugna, acqua calda e sapone mentre i miei occhi non smettevano di piangere.
Tappai le bolle e il sangue sui piedi con dei cerotti e alla fine mi buttai sul divano, crollando in un sonno profondo.-"Hai dormito qui?" chiese Severus che stava seduto su un piccolo spazio del divano.
Mi toccò la fronte e spostò i capelli su di essa
-"Credo che tu abbia la febbre."Sentivo su tutta la pelle brividi di freddo ma le tempie estremamente calde, le ossa indolenzite e un pizzicore alla gola.
Severus mi passò un termometro e a bassa voce mi disse di misurarla e io così feci, aspettando.
-"Che ore sono?" chiesi.
-"È ora di pranzo.. ti va di mangiare?"Pensando al cibo mi venne la sensazione di vomito e prima che potessi mettere la mano alla bocca, Severus era già pronto con un recipiente sotto il mio viso.
Iniziai a vomitare mentre lui mi tenne i capelli dietro le spalle, non so cosa esattamente perché riuscivo solo a ricordare lo champagne bevuto con Tom, ma quello che sapevo era che stavo una pezza, bagnata e poi stritolata.
STAI LEGGENDO
POWER
Fanfiction"Il Sole sottomesso alla Luna. È così che voglio vivere. Non voglio il potere. Voglio lui." Sequel di Toxic.