MI FIDO DI TE

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Buon giovedì miei lettori!

Cosa succederà a Villa Malfoy in questo capitolo?🫢
Pront* per scoprirlo?

Buona lettura!🤍

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•La verità?

•Si.

Perché sei l'unica persona che ho al momento. Con cui parlo e non mi sento... strana.

•Gli altri non ci capiscono perché, gli altri, sono mediocri.

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Mi sarei aspettata di tutto da questa guerra, ma non questo: entrare a casa di Draco con un'altro aspetto sotto richiesta di Tom.
Peccato che le richieste di Tom non verranno esaudite; ha chiesto favori alla persona sbagliata.

Entrai con l'autorizzazione dal volto del cancello.
In una manciata di passi in una fredda e soleggiata giornata d'inverno, mi ritrovai davanti la porta principale.
Aspettando che Draco mi aprisse mi poggiai sul piccolo muretto. Solitamente era pieno di piante e fiori di colori diversi, adesso invece era spoglio.
Spostai alcune foglie cadute dai rampicanti e mi sedetti, lasciando che la luce del sole mi riscaldasse il viso.

Sentii la porta scricchiolare e aprendo gli occhi assorta dal calore, vidi Damie -"Lilith." pronunciò il mio nome come un saluto.
-"Alla buon'ora." risposi, per farle capire che avevo aspettato fin troppo fuori.

In realtà avrei voluto chiederle: "Draco?" ma non potevo. A Lilith non dovrebbe fare differenza chi le apre la porta o meno.

Quando entrai chiesi subito di Narcissa; di lei potevo chiedere.
Damie stava aprendo la bocca per rispondere ma notai che il suo sguardo si rivolse a qualcosa dietro le mie spalle.
Mi voltai e vidi Lucius che avanzava verso di noi, o meglio, verso di me.
Mi aspettavo un terzo grado. Nella sua ottica io ero la strega potente accanto a Tom, non semplicemente Helena.
Non sapeva che volevo aiutare sua moglie.
Ma non utilizzò un tono duro, anzi, sembrava stanco, ferito, mentalmente e fisicamente.

-"Cosa farai a mia moglie?" disse a bassa voce come se sperasse che avessi del tatto nel rispondergli -"Niente." risposi.
-"Impossibile, Tom le fa del male. Sei qui perché sai fare di meglio?"
-"Non posso dire perché sono qui, ma di sicuro saprò fare di meglio. Nel bene o nel male, decida lei."

Avrei voluto dirgli apertamente: "Sono qui per aiutare sua moglie" ma non potevo. Non sapevo di chi potessi fidarmi.
Sicuramente Lucius si sarebbe sollevato dal sapere che ero lì per aiutare, ma si sarebbe fatto anche delle domande.
Perché una strega antenata, accanto a Tom, avrebbe dovuto aiutare la sua famiglia?

Lucius dovrà avere paura ancora per un po'.
Quando capirà che non le sto facendo del male, o che non la stia facendo peggiorare, si tranquillizzerà.

Fino ad allora mi dispiace che abbia questa aria stanca, di un uomo che non dorme bene da mesi.

Stavo per seguire Damie quando lui mi bloccò il braccio per farmi voltare verso il suo viso
-"Se sapessi cosa mia moglie sta nascondendo dentro la sua testa, te lo direi io stesso. Ma non parla. Non c'è niente che io possa fare e neanche tu quindi..." sospirò -"Abbi pietà di lei."

Lilith avrebbe dovuto dire:"La pietà è per i deboli." È quello che Tom avrebbe detto ma non avevo di certo il coraggio di aggiungere nulla, e così mi limitai a sbuffare, a spostare la sua mano dal mio braccio e nell'avanzare verso Damie.

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