Mi avete chiesto: "E ora che Helena sa la verità, come potrebbe sistemare le cose? Non può cambiare nulla."
Io vi dico: "Buona lettura!"
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•Ti verrò sempre contro.
•Perché devi, non perché vuoi. Vieni qui, a scrivere a me, perché? Te lo chiedi il perché? È l'unica cosa che ti tiene viva, parlare con me. Avere uno scopo. Avere l'adrenalina su cosa io possa risponderti e avere l'ansia di usare le domande giuste da farmi. Potresti vivere la tua vita tranquillamente, e invece la vivi parlando con me. È già quasi un anno che lo fai. Ti sei almeno chiesta il perché? E dì la verità una volta tanto.
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•Draco
-"Ragazzo, ma hai dormito stanotte?"
Il padre di Helena mi fa quella domanda e la risposta è: no.
Non avevo dormito. Forse avevo chiuso gli occhi per due o tre ore. Forse anche di più senza rendermene conto ma di certo non mi sentivo riposato.
Non dormivo spesso. L'ansia al petto mi faceva svegliare, mi portava l'insonnia e io stavo a fissare la finestra durante le ore notturne per minuti e minuti, fino a che la sveglia suonava.
La notte prima, però, non mi addormentai per un'altra sensazione. L'ansia non stava sul petto ma sulla bocca dello stomaco. Sentivo l'adrenalina attaccarsi al mio organismo o forse era semplicemente felicità.
Il peso che portavo sui problemi di mia madre c'erano ancora, nulla si era risolto, ma adesso potevo parlarne con lei. In qualche modo speravo anche che, sapendo come lei stasse, non avrebbe fatto nulla di stupido e insensato, sentendosi in colpa.
Sapere che mi amava dopo tutto quello che aveva combinato, mi fece pensare che non stavo perdendo del tempo.
Non dormivo perché non vedevo l'ora di svegliarmi e di avere uno scopo: lei.
-"Non molto." risposi. Alzò l'angolo destro della bocca -"Che fai la notte? Vai nei bordelli?" sogghignò ma la sua domanda era una domanda vera; voleva una risposta.
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-"Le sembro uno che va nei bordelli?" il mio viso rimase impassibile. -"Cosa c'è di male? Sei giovane, è normale che vuoi divertirti anche in questi tempi bui." -"Ho una concezione diversa del divertimento." risposi. Socchiuse gli occhi, studiandomi -"Tipo?"
