capitolo 23.

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Arrivammo da Derek, scesi dalla macchina di Lydia e Stiles venne subito davanti a me.

"ehy" sorrise.

"ciao" ricambiai.

"menomale che dovevo prenderti io eh" scherzò.

lo guardai
"eh si.." feci spallucce.

"tranquilla, come va? Tutto ok?"

"Si Stiles.. io e la mia sorellina siamo apposto" si intromise Lydia circonandando un braccio attorno al mio collo tirandomi a sé.

Risi e notai Allison, Malia e Scott sorriderci.

"oh menomale!" esclamò Stiles contento.

sorrisi ed entrammo dentro.

"che gli succede?" domandò Scott confuso vedendo la testa di Void abbassata.

"non lo sappiamo è svenuto da circa un'ora" rispose Derek.

"svenuto? Come? Gli avete fatto qualcosa?"
chiese sempre il ragazzo dalla mascella storta.

"No. A dir la verità aspettavamo te che ci davi delle risposte"
rispose sempre Derek.

"Deaton oggi non c'era ancora è fuori per vedere cosa fare ma mi ha lasciato solo del veleno di kanima"

"beh.. svenuto non ha molto senso usarlo"
disse Stiles.

"io direi che è meglio prevenire che curare"
aggiunse Peter.

"anche questo è vero"
disse Lydia.

Io in tutto questo tempo non tolsi gli occhi di dosso a Void, mi sentivo come se il suo corpo mi chiamasse, come se fosse una calamita che mi diceva di liberarlo ed io dovevo assecondarlo anzi volevo.

"ok Scott fallo"
disse Stiles.

Egli annuì e con una siringa si avvicinò verso Void, a quel punto i miei occhi si posarono sui movimenti del mio migliore amico.

Mi avvicinai e con uno scatto bloccai il suo braccio, egli guardò confuso/sorpreso esso e poi me.

"ma che le prende?"
domandò Peter a braccia conserte.

"Sharon.." sussurrò.

"mi dispiace ma questo non posso fartelo fare" dissi con tono fermo.

Lo spinsi leggermente lontano e dietro di me sentì qualcuno che volle avvicinarsi, mi voltai di scatto e diedi un calcio dritto nello stomaco di Derek facendolo sbattere con violenza contro la parete.

"Sharon!" esclamò sorpreso Stiles.

"che c'è amore? Ti sorprendo?"
chiesi divertita.

"ma che fai?!"
domandò Malia sorpresa e leggermente irritata.

"eseguo il piano."
sorrisi.

Notai suo padre avvicinarsi con il suo bel faccino da lupo mannaro, alzò un braccio verso di me ma io lo afferrai dal polso bloccandolo.

"mi credevi una debole?" risi
"qui il debole sei tu." aggiunsi fredda.

Lo spinsi forte facendolo volare e poi schiantare contro il muro.

Sentì il ruggito di Malia, mi voltai di scatto con il capo e sorrisi soddisfatta.

"oh si.. è questo che volevo vedere, il coyote con un istinto omicida"
la provocai, cosa che funzionò.

Corse e fece un salto venendo davanti a me, mi spinse per terra e mi tenne fermi i polsi.

"sai fare solo questo?"
chiesi divertita.

The Devil and the Angel // Void Stiles Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora