capitolo 45

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seguii void esausta del suo atteggiamento... lui non vuole provocarmi per farmi perdere, lui prima vuole prima farmi arrabbiare.

adesso vi spiego un pochino le cose come sono andate.

prima siamo usciti, mi ha portata a cena fuori, credevo si volesse scusare che avremmo parlato e chiarito la questione ma per lui.. è come se non fosse mai successa..

io non lo capisco è davvero bipolare.

poi.. dopo cena mentre stavamo in macchina per la strada avevo visto un luna park, io amo i luna park e infatti gli avevo chiesto di fermarsi e lui "ho un posto più divertente per te" e indovinate qual'è il posto?
una discoteca.

eh già.. io in questo momento sono seduta al bancone a sorseggiare il mio cocktail analcolico perché vorrei evitare di ubriacarmi e combinare qualcosa di male,
mentre void... void sta nella pista a ballare con due ragazze a toccarle, baciucchiarle.

lui pensa di fare come la prima volta che mi arrabbio e poi alla fine di tutto succede..

non si ricorda che stavo per essere stuprata e lui si è arrabbiato con me.

no, non si ricorda niente.

come glielo strofinava nel sedere della biondina e come la rossa stava facendo la gatta morta con lui, mhhh i nervi!

giuro.. orrendi.

non mi interessa niente di void può fare quello che vuole se in questo modo lui pensa di ottenere qualcosa da parte mia ha proprio sbagliato tutto.

dio però quanto mi da fastidio..
il modo come le tocca, quel suo sorrisetto irritante che ha in quel viso da diavoletto
ah! dio!
adesso gli rompo questo bicchiere in testa.

penso, sbattendo il bicchiere sul bancone e poi mi alzo di scatto dallo sgabello avvicinandomi velocemente a loro.

"ciao"
sorrisi falsa alle due che non mi calcolarono minimamente perché erano troppo impegnate a sconcicare il mio void!

hai detto mio...
si mio.

io diventai seria guardandole male
"void"
lo chiamai e lui non mi sentì o per lo meno finse di essere interessato a queste due capre.

"void!"
alzai il tono e allora lui fece finta di avermi sentita.

"mh?"
chiese senza nemmeno guardarmi ma guardando il sedere della rossa.

"void!!"
urlai dandogli uno schiaffetto sul viso e allora lui si voltò verso di me guardandomi male e "infastidito", che falso.

"dimmi"
disse annoiato ed io lo guardai male.

"dimmi? mi hai lasciata sola."
dissi nervosa

lui mi guardò con un sorrisetto divertito
"non hai voluto ballare"
disse alzando le spalle.

io roteai gli occhi
"va bene. allora balla con loro.. io prendo un taxi"
gli diedi le spalle e feci per andare ma sentii la sua presa gelida al polso e poi il mio corpo scontrarsi contro il suo ed essendo più bassa vidi il suo petto coperto da una camicia nera..

lentamente alzai il viso e lo guardai dritto negli occhi dal basso, lui ghignò mordendosi il labbro.

"quanto vorrei vederti da questa visuale in un'altra situazione però"
disse malizioso e io non capii.

"cosa?"
domandai confusa e lui ampliò il suo sorrisetto malizioso.

"niente"
rispose divertito
"il taxi non lo prendi ti porto io"
aggiunse serio ed io lo guardai male

The Devil and the Angel // Void Stiles Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora