capitolo 20.

620 9 113
                                    

"Shaaron" sentì una voce roca e divertita chiamarmi.

Mi trovavo nel corridoio della scuola, era buio e vuoto, mi guardai intorno per capire da dove provenisse la voce ma niente.. era dappertutto.

"D-dove sei?"

"vieni e lo scoprirai" ridacchiò

Era void, ne sono certa.
Iniziai a correre ma non per trovarlo ma per scappare.

"scappi?" chiese divertito.

Correvo il più veloce possibile verso l'uscita della scuola, mi guardai le spalle per essere certa di non essere seguita ma non facendo caso chi avevo davanti, andai a sbattare contro qualcosa o meglio dire void.

Caddi con il sedere in terra e alzai subito lo sguardo sui suoi occhi già puntati su di me.

"no..nononono" iniziai a indietreggiare aiutandomi con le braccia e i piedi, egli sorrise e avanzò.

"ti prego.."
continuai.

Si piegò sulle ginocchia, afferrò le mie caviglie e mi tirò a sè facendomi arrivare faccia a faccia con lui.

I nostri visi erano distanti di qualche centimetro, i nostri respiri si fondevano, il mio petto faceva su e giù dall'agitazione mentre lui era calmo e manteneva sempre quel sorriso e quel sguardo da psicopatico.

"hai paura di me?" inclinò leggermente il viso accarezzando con due dita il lato di esso.

Scossi la testa e ordinai severa
"lasciami."

Egli rise e mi tenne ferme entrambe le caviglie.
"tu stai dando ordini a me?
Ohh.. sei riuscita a ingannarmi ma non ti lascio prendere ordini"

Deglutii.
"c-che vuoi?"

"voglio che tu mi liberi."

Rimasi in silenzio.

"infondo non mi vuoi morto non è vero?"
chiese accarezzandomi il lato del viso.

Sospirai e non risposi.

Egli rise e si alzò.
"seguimi"

Iniziò a camminare e io mi alzai seguendolo.

Entrò dentro una classe lo feci anch'io ma dentro non era affatto un'aula, non era niente, i mobili erano scomparsi, anche le pareti e il pavimento.. anche void era scomparso.

"void" lo chiamai.

"sono qui bambolina" disse alle mie spalle.

Mi voltai e lo vidi fissarmi con un sorriso, si avvicinò lentamente a me.

"ho un indovinello per te" disse.

annuì titubante.

"tutti la posseggono e nessuno può perderla che cos'è Sharon?"

lo guardai confusa.
"c-che vuol dire?"

"ah dimmelo tu" fece spallucce.
"lo sai.. pensaci" aggiunse e iniziò a camminare lentamente intorno a me sussurrando alle mie orecchie lo stesso indovinello di prima.

"tutti la posseggono e nessuno può perderla, che cos'è?" chiese roco e divertito.

"i-io non lo so.." sussurrai guardando il pavimento inesistente.

Si fermò davanti a me.
"lo sai.. questo è la dimostrazione"
disse roco portando due dita sotto al mio mento facendomi alzare il viso e incastrare i suoi occhi privi di emozioni con i miei stracolmi di emozioni..

The Devil and the Angel // Void Stiles Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora