43. Epilogo

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EFFIE'S POV

10 anni dopo.

Giravo le verdure che stavano soffriggendo nella padella. Il ciondolo con l'aeroplanino splendeva ancora sul mio collo. Due mani mi circondarono i fianchi e delle labbra mi baciarono la guancia. Ridacchiai.

Effie: “Louis, così me lo farai bruciare.”

Un vociare e delle risate provenivano dal salone.

Niall: “Effie attenta a non avvelenarci!”

Alzai gli occhi al cielo all'affermazione di mio fratello.

Effie: “Niall stai zitto, sono migliorata!”

Louis rise e mi fece girare. Si avvicinò al mio orecchio.

Louis: -bisbigliando- “Solo un bacio.”

Sorrisi e mi avvicinai alle sue labbra. Mi baciò dolcemente. Mi rigirai e spensi la fiamma. Servii il cibo sui piatti e, con l'aiuto di Louis portai tutti i piatti di là.

Zayn e Charlotte sorrisero.

Zayn: “Finalmente! Stavo morendo di fame.”

Prendemmo tutti posto nel tavolo rotondo. Eravamo tutti cresciuti. Avevamo finito gli studi e tutti avevamo trovato un lavoro. Io e Louis c'eravamo trasferiti a vivere insieme da poco. Eravamo felici insieme e le cose funzionavano perfettamente. Alison era seduta al fianco di Niall, non si erano mai più rimessi insieme ma erano ritornati ad essere amici. Con il tempo anche io e lei avevamo recuperato il nostro rapporto. Mi girai verso Charlotte e Zayn.

Effie: “Allora, com'era l'Australia?”

Charlotte annuì sorridente.

Charlotte: “Bellissima!”
Zayn: “C'era troppo sole.”

Ridacchiai. Charlotte lo colpì scherzosamente.

Effie: “Michael e gli altri come stanno?”

Gli occhi della ragazza bionda si illuminarono alla mia domanda.

Charlotte: “Stanno tutti bene. Si sono sistemati, hanno fatto bene a trasferirsi lì.”

Morivo dalla voglia di chiedergli di Luke ma mi trattenni. Zayn guardò Charlotte con uno sguardo complice.

Alison: “Cosa nascondete voi due?”

Charlotte mostrò la mano sinistra dove sull'anulare splendeva un anello di diamanti. Mi portai le mani alla bocca dallo stupore.

Effie “Oh cazzo perché non ce l'avete detto subito!”

Ci alzammo ad abbracciarli.

Niall: “Quand'è successo?”

Zayn si passò una mano tra i capelli corvini che con il tempo si erano allungati e sorrise con imbarazzo.

Zayn: “Gliel'ho chiesto in Australia.”

Effie: “Voglio tutti i dettagli!”

Charlotte ridacchiò e iniziò il suo racconto. Ogni tanto Zayn la interrompeva precisando le sue affermazioni. Formavano una bella coppia. L'avevo sempre pensato. Dopo aver cenato, Louis prese una bottiglia di spumante.

Louis: “Si deve festeggiare!”

Facemmo un brindisi e parlammo ancora per tanto tempo. Il suono del mio cellulare, però, interruppe le nostre chiacchiere.

Un numero che non conoscevo comparve sulla schermata.

Effie: “Torno subito.”

Mi alzai e mi diressi in cucina lasciando i miei amici a parlare.
Schiacciai il tasto verde.

Effie: “Pronto?”
X: “Effie sei tu?”

Una voce familiare ma più profonda rispose all'altro capo del telefono.

Effie: “Sì sono io. Chi parla?”

Seguì un momento di silenzio in cui trattenni il respiro. Dentro di me già sapevo chi era.

X: “Sono Luke. Luke Hemmings.”

Rilasciai il respiro. Non sapevo cosa stavo provando. Erano passati dieci anni dall'ultima volta in cui avevamo parlato.

Luke: “Lo so è passato tantissimo tempo ma volevo sentirti.”
Effie: “Come hai avuto il mio numer...Charlotte.”

Ridacchiò nervosamente.

Luke: “Già.”

Sospirai.

Effie: “Dieci anni.”
Luke: “E' un sacco di tempo, lo so. Ho saputo che stai con Louis, sono felice per voi.”

Sorrisi.

Effie: “Grazie. Tu come stai?”
Luke: “Bene, davvero. Dovevo riniziare e ci sono riuscito.”
Effie: “Mi fa piacere.”
Luke: “Sai...io sono a Londra. Mi piacerebbe vederti.”

Ci pensai su. Avevo superato la mia rabbia nei suoi confronti ma non sapevo se mi avrebbe fatto bene vederlo. Ma dopo tutto era giusto rincontrarlo.

Effie: “Okay. Dove?”
Luke: “Ti vorrei portare in un posto. Lo stesso di dieci anni fa.”

Ridacchiai.

Effie: “Va bene, Luke.”

***

Il mare scrosciava sulla riva. Il cielo era annuvolato ma la giornata era comunque piacevole. Ero seduta su un asciugamano blu scuro. Il ragazzo biondo affianco a me fissava il mare. Una leggera barba gli donava un'aria più matura, anche i capelli erano leggermente più lunghi.

Effie: “Perché mi hai portato qui?”
Luke: “Volevo farti rivivere un pezzetto di ciò che ti ho privato.”

Dieci anni fa ero seduta su quella stessa spiaggetta riservata con un altro ragazzo al mio fianco. Sorrisi a Luke.

Effie: “Qui è dove siamo stati per l'ultima volta insieme. Io e Harry.”
Luke: “Mi dispiace per...”
Lo interruppi.

Effie: “Luke, sono passati dieci anni puoi smetterla di sentirti in colpa.”
Luke: “Non è una cosa facile da dimenticare.”

Lo guardai negli occhi.

Effie: “Lo so ma devi pensare al fatto che io non ce l'ho più con te.”

Annuì e mi sorrise.

Luke: “Ci proverò. Grazie.”

Gli sorrisi e mi girai a guardare l'onda del mare scrosciare sulla riva.

Tutto si era sistemato. Tutte le mie questioni irrisolte erano tornate al loro posto. E ora, seduta su quella spiaggia a guardare il mare di Bournemouth, avrei tanto voluto dire alla piccola me quindicenne che è vero che certe volte la vita può sembrare ingiusta perché sembra che ti porti via le persone che ami, ti faccia soffrire e non ti aiuti in nessun modo. Ma non è sempre così, la vita ti dona tante altre cose e quella che può sembrare una brutta vita in realtà è solo un brutto periodo. E' normale se certe volte desideriamo di potercene andare, di essere liberi. Se certe volte desideriamo di aver potuto salvare le persone che abbiamo perso. Se certe volte piangiamo perché non c'è nessuno a dirci che tutto andrà bene, che gli incubi passeranno, che smetteremo di sentirci soli. Se certe volte desideriamo con tutti noi stessi di trovare qualcuno che si accorga che stiamo cadendo a pezzi e che ci venga a salvare. Desideriamo tutto ciò pensando che non sarà mai possibile ma invece bisogna solo avere pazienza. Succederà a tutti di innamorarsi, di trovare la persona giusta. E quando arriverà il momento diremo di aver fatto tutto, di aver posseduto ogni secondo che questo mondo ci ha potuto dare, di aver visto così tanti posti e di aver fatto così tante cose. Giureremo di aver vissuto.

FINE.

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