7. Niall & Alison

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Il giorno dopo mi alzai con un forte mal di testa ma mi feci coraggio e decisi di andare lo stesso a scuola.

Era mercoledì anche oggi Mary non c’era, era da due giorni che mancava.

Jacob invece era sempre al suo solito posto.

Guardandolo negli occhi potevo vedere ancora le nostre risate e i nostri baci.

Mi sedetti facendo finta di niente e mi girai a parlare con Alison e Eleanor mentre guardavo di sfuggita Jacob.

La settimana passò lentamente e novembre si stava avvicinando portando con se il freddo e la pioggia.

Mary non si fece vedere per tutta la settimana.

Come sempre stavamo tornando a piedi con Alison, Niall e Harry.

Effie: -rivolgendomi a Alison- “Ma te sai perché Mary non viene a scuola?”
Alison: “Si dice in giro che abbia chiesto a Jacob di mettersi insieme ma lui ha rifiutato.”

Strinse la mano a mio fratello che la guardò sorridendole.

La scena avvenuta nel parco si fece strada nella mia mente facendomi ricordare tutto il resto.

Guardai da un’altra parte mentre delle lacrime silenziose iniziarono a scendere.

Harry se ne accorse e mise il suo braccio intorno alla mia spalla.

Harry: “Luke mi ha chiesto se organizzavo la festa di Halloween. Che ne pensate?”
Alison: “Sii dai!!! Così ci divertiamo un po!”

Niall sorrise e annuì.

Niall: “Sì è una buona idea. Te che dici Effie?”
Effie: “Fantastico. Ma preferisco non venirci…”
Alison: “Tu invece vieni. Smettila di fare la melodrammatica.”

Tolsi il braccio di Harry dalle mie spalle e la guardai infuriata.

Effie: “E’ sempre facile dirlo quando non ci stai dentro, vero?”

Mi allontanai accelerando il passo mentre le lacrime si confondevano con la pioggia.

Cosa ne poteva sapere lei?

La sua vita era sempre stata perfetta, aveva dei genitori fantastici che non le facevano mai mancare niente e in più aveva Niall.

La pioggia si faceva sempre più fitta e iniziai a camminare.

Una macchina sportiva bianca si accostò al marciapiede e quando si abbassò il finestrino spuntò Louis che mi sorrise.

Louis: “Dai sali.”

Salii e mi asciugai le lacrime.

Mi portò davanti a casa sua.

Una villa che era almeno il doppio di quella di Harry.

Entrammo dentro e mi diede un asciugamano.

Louis: “Che ci facevi sotto la pioggia?”
Effie: “Non lo so.”
Louis: -sorridendomi- “Vuoi qualcosa?”
Effie: “No, tra un po’ vado.”
Louis: “Aspetta almeno che spiova. Vuoi una maglietta?”
Effie: “Non ti preoccupare…”
Louis: “Tranquilla. Tieni.”

Mi lanciò una felpa rossa della Duff.

Louis: “A me sta piccola quindi non ti dovrebbe stare tanto grande.”

Andai in bagno, la indossai e tornai in cucina.

Effie: “Grazie.”
Louis: -facendomi l’occhiolino- “Figurati, bellissima.”

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