21. La Scommessa

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EFFIE'S POV

Effie: “Non è difficile, devi solo trovare la x!”

Il moro sbuffò e scosse la testa rimanendo piegato sul quaderno.
Tra poco la campanella sarebbe suonata.
Lo guardavo mentre scribacchiava numeri completamente sbagliati.

Effie: “Cazzo, concentrati.”

Alzò lo sguardo e puntò le sue iridi marroni sulle mie.

Zayn: “Sono tre fottuti mesi che cerchi di aiutarmi, io e la matematica siamo due mondi a parte.”

Sbuffai alzando gli occhi al cielo.

Effie: “Beh ci potresti mettere un minimo di impegno!”

Zayn: “E’ troppi tardi, venerdì c’è quel compito e se non lo passo...”

Effie: “Tu lo passerai, stai migliorando."

Mentii spudoratamente.
Le ripetizioni erano una scusa per riavvicinarsi a me, lo sapevo benissimo.
E ora seduti nel muretto di fronte alla scuola, sotto gli sguardi curiosi delle persone sembrava che non fosse successo niente.
Chiuse il libro e il quaderno.

Zayn: “Fanculo.”

Tirò fuori una sigaretta e la accese.
Scossi la testa sorridendo e mi girai dall’altra parte.
Niall e Alison parlavano con Jacob e Iris, che erano diventati buoni amici.
Di Harry non c’era traccia.
E forse era meglio così.
Era altamente contrario alla mia “amicizia” con Zayn e gli dava fastidio vedermi parlare con lui. E la stessa cosa valeva per Luke.

Luke: “Horan, quello è il mio posto.”

Zayn: “Mi sta solo aiutando a studiare.”

Luke lo guardò con rabbia.

Effie: “E’ meglio che vada…”

Luke non mi assillava più da tempo (se non si contavano le occhiatacce e i gesti).
Zayn lo costringeva a mantenere le distanze da me.
E io di certo non volevo peggiorare la situazione.
Mi alzai e mi diressi da mio fratello.

ZAYN’S POV

Aspettai che Effie si allontanò abbastanza da non sentire.

Zayn: “Luke la devi smettere.”

Luke: “E di fare cosa?”

Zayn: “Di importunarla.”

Luke: “Ah ora ti sei messo la sfigatella sotto la tua “ala protettrice”? Facendola sedere sul nostro muretto? Passando più tempo con lei che con i tuoi amici?”

Abbassai lo sguardo cercando di trattenermi da dargli un pugno.

Zayn: “Mi sta aiutando per il compito in classe. Tutto qui.”

Ghignò e si sedette affianco a me.
Si accese una sigaretta e buttò indietro la testa.

Luke: “Come se non avessi capito qual è il tuo vero scopo.”

Zayn: “Io non sono te.”

Si girò verso di me.

Luke: “Io non avrei bisogno di nessun pretesto come le ripetizioni, la potrei fare mia anche in questo momento.”

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