LOUIS' POV
Effie uscì e Harry rimase a fissare la porta per poi abbassare lo sguardo e sorridere.
Lo guardai con faccia interrogativa sperando che di non ricevere la risposta che immaginavo.
Lui ovviamente non sapeva niente dei miei sentimenti verso Effie.Harry: -continuando a sorridere- "Stiamo insieme..."
Louis: "Oh, magnifico!"Risi per smorzare la grande delusione che si stava accumulando dentro di me.
Gli diedi una pacca sulla schiena e andai a prendere una birra dal frigo.
Non potevo fare nient'altro che fingere di essere felice per lui.
Continuava a parlare di Effie e di quanto fosse splendida.
Come se non sapessi quant'era perfetta,
come se non sapessi che baciare le sue labbra era come una porta sul paradiso,
come se non conoscessi la sensazione di felicità che mi pervadeva l'anima ogni volta che la vedevo sorridere.
Il suo sorriso.
Così fragile, così bello, così triste.
Come i suoi occhi.
I suoi occhi gridavano aiuto, blu come il mare in tempesta.
E in quel momento sperai soltanto che Harry la riuscisse a salvare, perchè ne aveva davvero bisogno.
EFFIE'S POVNiall stava da solo a guardare la televisione.
Niall: -senza alzare lo sguardo- “Ha chiamato Jake.”
Salii in camera e composi il numero.
Il telefono squillo per un po’ e poi rispose.Jacob: “Ciao Effie.”
Effie: “Ciao Jake!”
Jacob: “Dimmi che non è vero, cazzo…”
Effie: “Cosa??”
Jacob: “Ti sospendono?”
Effie: “Sì…”
Jacob: “Cazzo Effie, io ho perso l’anno per una sospensione!”
Effie: “Ti prego ho già subito la predica da Niall…e poi è di un giorno!”
Jacob: “Ti abbassa il voto in condotta comunque, ma che hai fatto?”
Effie: “Ho lanciato il dizionario di inglese sulla faccia di Luke rompendogli il naso…”Rimase un attimo in silenzio cercando di trattenere l’incredulità e le risate.
Jacob: “Tu?”
Effie: “Sì. Farei questo e altro per le mie amiche.”
Jacob: “Ma che cosa ha fatto?”
Effie: “Sì è portato a letto Eleanor e poi l’ha scaricata. E poi ha tirato fuori pure Harry, quel coglione.”
Jacob: “Cazzo…se l’è meritato. E Harry che c’entrava?”
Effie: “Ha detto che Harry si comportava così con le ragazze e quindi non mi dovevo lamentare di lui.”
Jacob: “Ah…”Si udì la madre urlare dicendogli di attaccare.
Effie: “Ok, devi andare.”
Jacob: -ridendo- “Si, ci si vede.”Riattaccai e scrissi un lunghissimo messaggio a Eleanor nel quale le raccontavo della sospensione e se le andava se domani mattina ci vedevamo siccome nemmeno lei sarebbe andata a scuola.
Il giorno dopo Niall uscì per andare a scuola mentre io rimasi a casa.
Lo guardavo dalla finestra della cucina allontanarsi mano nella mano con Alison.
Malinconicamente mi preparai e nel giro di un quarto d’ora uscii per andare da Eleanor.
Suonai al portone e lentamente Eleanor mi aprì.
Indossava un maglione almeno tre taglie in più alla sua e aveva gli occhi gonfi e rossi forse per le lacrime.Effie: “Hey…El come stai?”
Eleanor: “Insomma…vieni, entra.”Mi fece strada su in camera sua e ci sedemmo sul suo letto.
Eleanor: “Ti sei beccata la sospensione a causa mia…”
Effie: “Macché!! Mi sono beccata la sospensione a causa di questo cavolo di caratteraccio che mi ritrovo!”
Eleanor: “Sono una deficiente…”
Effie: “Mi vuoi raccontare bene cos’è successo?”
Eleanor: “Mi ha portata a letto…e io l’ho lasciato fare…ma non pensavo che si sarebbe poi comportato così…perché l’ha fatto se non mi amava??”Aveva il volto rigate da lacrime di rabbia.
Era una ragazza innocente che credeva che tutto fosse rose e fiori.
Non sapeva chi era davvero Luke, non sapeva che si era comportato così tante altre volte, non sapeva niente.
L’abbracciai perché non avevo nient’altro da dire.
E la cosa che faceva più male e che anche Harry si era comportato così.
Uscii di lì e iniziai a camminare.
Non sapevo che pensare avevo urgentemente bisogno di parlare con qualcuno.
Decisi di andare a casa di Louis visto che oggi non doveva frequentare nessun corso.
Suonai al campanello e fui aperta da Johanna, la madre di Louis.
Mi disse che Louis era in camera così salii al piano di sopra indugiando un po’ perché era la prima che ci andavo.
Le pareti del corridoio erano tempestate di foto di Louis da piccolo, della sorella e del matrimonio dei genitori.
Arrivai davanti alla porta di camera sua e bussai.
Louis si affacciò e appena mi vide mi sorrise dolcemente trascinandomi dentro per mano.Louis: “Hey, che ci fai qui?”
Effie: “Avevo bisogno di parlare con qualcuno e in particolare con te…se ti disturbo me ne vado…”
Louis: “Macché!! Te non disturbi mai!”Mi sorrise e poi guardò per terra e scosse la testa.
Non sapeva cosa fare ed era in imbarazzo.
Mi sentii profondamente in colpa.Louis: “Andiamo fuori?”
Effie: “Ok.”Uscimmo di casa e ci avviammo verso il parco.
Camminavamo da più di mezz’ora avvolti da un silenzio imbarazzante.
Sapevo che dovevo iniziare il discorso.Effie: “Harry te l’ha detto?”
Louis: “Si…”
Effie: “Ecco…è…”Non trovavo nulla da dire.
Louis: “Non c’è niente da spiegare…non devi. E-e non abbiamo nulla da dirci Effie, lo sai.”
Si girò e lo guardai andarsene velocemente.
Stavo perdendo anche lui.
Dopo averlo guardato allontanarsi me ne andai a casa e mi chiusi in bagno.
Mandai velocemente un messaggio a Niall:
“Ti Prego vieni solo tu a casa…non mi va di vedere nessuno”.
Attesi una risposta e quando la ricevetti non era quella che mi aspettavo:
“Ok, tanto andiamo al centro commerciale con Ally e Harry”.
Ero sola e non avevo voglia di disturbarlo. Le lacrime avevano iniziato a scendere.
Stavo riiniziando a stare male.
Dopo aver permesso ai miei polsi di piangere ancora, mi alzai con fatica per andare in camera mia.
Mi sedetti sul letto e aprii la “scatola dei ricordi” cercando di non sentirmi da sola.
Ritrovai tutte le vecchie lettere di me e Alison, le foto di me e Niall al mare, quelle di Liam e nemmeno una dei miei genitori.
Invece di sentirmi meglio iniziai a singhiozzare.
Sin da quando ero piccola non ero mai stata abbastanza: non abbastanza ubbidiente per i miei genitori, non abbastanza brava e tranquilla per la scuola, non abbastanza simpatica per le altre ragazze e non abbastanza bella per i ragazzi.
Mi odiavo e questo nemmeno Harry era riuscito a capirlo.
Mi infilai sotto le coperte con le dolci note di Ed Sheeran.
Ricevetti un messaggio da Harry:
“Piccola mi manchi…vuoi che venga?”.
Non volevo che mi vedesse così, non volevo che sapesse quanto stavo male così rifiutai.
Verso le sei tornò Niall da solo.
Io ero rimasta sotto le coperte e per la prima volta invidiai quelle famiglie normali dove c’erano quelle madri fantastiche che capivano quando stavi male e ti abbracciavano assorbendo tutto il male che avevi dentro.
Quegli abbracci che non avrei mai saputo cosa fossero.
Niall si affacciò e sentendomi piangere si avvicinò al letto.Niall: “Effie…che è successo?”
Tolse lentamente le lenzuola per infilarsi anche lui nel letto.
Mi abbracciò.Niall: “Perché non mi hai detto che stavi così? Sarei venuto…”
Effie: “Avevi di meglio da fare che stare con tua sorella.”
Niall: “No, lo sai che per te ci sono sempre.”
Effie: “Lo so, ma non puoi capire come mi sento.”Lo guardai negli occhi mentre lui cercava di dire qualcosa.
Niall: “Ci avrei potuto provare…”
Effie: “No, nessuno può capire cosa vuol dire sentirsi soli anche in mezzo alle persone.”Mi abbracciò ancora più forte senza dire niente perché forse in fondo anche lui lo aveva provato.
#SPAZIO AUTRICE
Ecco il capitolo :)
Come potete vedere i sentimenti di Louis per Effie sono forti e beh...fatemi sapere cosa ne pensate ahah
Alla prossima,
Chiara xx
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Darkness.
Teen Fiction"Non voglio avere paura. Vieni qui, torna da me, prendimi la mano e salvami da questa vita senza senso. Perché in mezzo a tutto questo vuoto io cerco ancora i tuoi occhi verdi." #90 in Teen Fiction (23.03.16)