41. Cos'è successo?

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EFFIE'S POV

Stavo seduta affianco a Luke nella sua macchina. Eravamo fermi davanti al retro di casa mia. Lì nessuno ci poteva vedere, eravamo da soli con i nostri pensieri e le nostre domande silenziose. Il cielo si stava già oscurando, le giornate si accorciavano annunciando l'arrivo dell'autunno.

Effie: “Luke.”

Abbassò i suoi occhi blu sui miei.

Luke: “Sappi che puoi scendere appena vuoi da questa macchina ma se dovessi decidere di rimanere mi piacerebbe portarti in un posto.”
Effie: “Luke.”

Ripetei il suo nome incitandolo a parlare. Era da un bel po' che non arrivava al punto con giri di parole e quella frase l'aveva ripetuta almeno tre volte. Deglutì e si passò una mano sulla faccia.

Luke: “Cos'è successo quest'estate, Effie?”

Mi girai di scatto verso di lui.

Effie: “A cosa ti riferisci?”

Guardava dritto davanti a sé. Stringeva il volante con forza.

Luke: “A Harry.”

Fu come se mi infilassero un coltello nel cuore.

Effie: “Ha-Harry?”

Annuì.

Effie: “Cosa c'entra lui con te?”

Chiuse gli occhi, la mascella era tesa come se attendesse l'arrivo di un pugno.

Luke: “Dimmi cos'è successo.”
Effie: “C'è stato un incidente. Lui ha perso la vita, io ho perso lui.”
Luke: “Che tipo di incidente?”

La sua voce calda si era ridotta a un sussurro.

Effie: “Una macchina ci è venuta addosso.”

Aprì gli occhi continuando a fissare dritto davanti a sé.

Effie: “Luke, io continuo a non capire cosa...”

Mi interruppe.

Luke: “Chiedimi cos'è successo quest'estate.”
Effie: “Perché dovrei...?”

Mi interruppe di nuovo.

Luke: “Chiedimelo.”

Sospirai. Quella situazione era assurda.

Effie: “Cos'è successo quest'estate?”

Deglutì.

Luke: “Ero a Bournemouth come te. Avevo litigato con Calum, gli avevo dato un pugno. Avevo ferito il mio migliore amico e non era mai successo. Quel giorno ero fuori di me e in più si aggiungeva il fatto che ancora non avevo superato la storia di Aleisha. I pensieri mi stavano soffocando, dovevo farli smettere. Avevo bevuto troppo cercando di non pensare ma il suo volto non lasciava la mia mente. Decisi che dovevo darci un taglio, definitivamente. Mi misi in macchina senza pensare alle conseguenze. Dopo tutto quel tempo passato a non sentire, le emozioni mi avevano travolto di nuovo. Sentivo tutto in maniera amplificata, la sentivo vicina e volevo raggiungerla. In tutto questo non mi accorsi della macchina davanti a me.”

Solo quando finì mi resi conto che stavo trattenendo il respiro da quando aveva iniziato a parlare. Boccheggiai in cerca di aria ma ciò che mi arrivò ai polmoni sembrò acido. Dalla reazione di Luke capii che la mia faccia non aveva più la sua espressione normale. C'era lui in quella macchina. Era per colpa sua se ora Harry non era lì con me.

Luke: “Effie, lo so che...”

Alzai un dito.

Effie: “Zitto. Tu non sai un cazzo.”

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