La mattina dopo mi svegliai di controvoglia e, dopo aver passato quasi un’ora per darmi un aspetto decente, mi incamminai con Niall.
A metà strada ci raggiunsero Alison e Harry.
Alison e Niall andarono avanti per lasciarci da soli e solo quando si allontanarono Harry stringendomi a sé mi baciò.Harry: “Come stai?”
Effie: -guardando da un’altra parte- “Bene.”
Harry: “Guardami negli occhi…”
Effie: “Harry…”
Harry: “Lo so che non è così.”
Effie: “Hai parlato con Niall?”
Harry: “No…è da ieri sera che ho capito che stavi male, io sarei venuto ma te non volevi e così ho rispettato la tua scelta.”Abbassai lo sguardo non sapendo che dire.
Mi prese per mano e continuammo a camminare in silenzio.
Ero stanca e l’unica cosa che volevo fare era scappare.
Arrivammo a scuola e raggiungemmo Alison e Niall che parlavano con Eleanor.Eleanor: “Ciao Effie!”
Effie: “Ciao.”Risposi freddamente ma lei era troppo presa dai suoi problemi per accorgersene.
Eleanor: “Luke c’è?”
Guardò tra la folla per cercarlo.
Effie: “Non lo so…”
Come se me ne potesse importare qualcosa.
Eleanor: “Spero di no, è proprio un coglione.”
Lanciò un ultima occhiata alla folla per poi spostarsi i capelli dal viso con un gesto teatrale.
Si stava atteggiando troppo per i miei gusti, da quando era stata a letto con Luke non era più la stessa.
La campanella suonò e dopo aver salutato i ragazzi mi diressi in classe.
Mentre entravo si avvicinò Luke.
Mi si avvicinò da dietro e posò le sue mani sui miei fianchi.
Sussultai leggermente a quel tocco.Luke: -sussurrando- “Preparati all’inferno…”
Aveva l’alito di chi aveva appena finito di fumare e il suo respiro sul mio collo mi fece venire i brividi.
Era troppo vicino.
Mi scansai.Effie: “Senti, non voglio avere niente a che fare con te. Quindi vattene a fanculo che mi hai fatto pure sospendere.”
Detto questo accelerai il passo senza voltarmi ed entrai in classe.
Jacob mi salutò abbracciandomi.Jacob: “Mi sei mancata ieri, compagna di banco.”
Risi cercando di smorzare la tensione che si era accumulata in me.
Effie: “Anche le tue cazzate mi sono mancate, compagno di banco.”
Ridemmo e ci sedemmo.
La professoressa di lettere entrò sbattendo la porta alle sue spalle.
Mi guardò con aria rassegnata e sedendosi aprì il registro.Prof.: “Horan, ho parlato con i tuoi genitori…”
A quelle parole sbiancai e pregai che non continuasse davanti a tutta la classe perché nessuno, oltre a le mie amiche e Jacob, sapeva della mia situazione familiare e di Liam.
Ma la professoressa continuò.Prof.: “So che loro non ci sono a casa e mi hanno spiegato che quando torneranno…”
Effie: -interrompendola- “Non me ne potrebbe parlare fuori dalla classe? Non mi sembra il caso qui davanti a tutti…”
Prof.: “Non vedo niente di male, non c’è nessun problema di parlare della tua situazione familiare o di Liam.”Si potevano sentire i bisbigli degli altri che si chiedevano chi fosse Liam.
Crollai sulla sedia lottando per non scoppiare a piangere ma le lacrime ebbero la meglio.
Jacob allora si alzò in piedi.
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Darkness.
Teen Fiction"Non voglio avere paura. Vieni qui, torna da me, prendimi la mano e salvami da questa vita senza senso. Perché in mezzo a tutto questo vuoto io cerco ancora i tuoi occhi verdi." #90 in Teen Fiction (23.03.16)