20. Capodanno

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EFFIE’S POV

“31 dicembre”
Mi risvegliai con la testa dolorante.
Erano le 17.30, tra poco sarebbero arrivate Iris, la timida compagna di banco di Ally, e Alison. Ci dovevamo preparare insieme per la “fantastica” festa.
Scesi al piano di sotto. Isabel e Paul stavano guardando il telegiornale discutendo su chissà quale argomento inutile.
Niall era già vestito e stava cercando le sue chiavi.

Effie: “Dove vai?”
Niall: “Vado da Harry.”
Effie: “Oh, salutamelo.”
Niall: “Tra voi due è tutto apposto, vero?”
Effie: “Si si.”
Niall: “Okay.”

Trovò le chiavi di casa, mi salutò e uscì.
Tra me e Harry era tutto apposto…vero?


HARRY’S POV

Niall era arrivato, voleva assicurarsi che stessi bene.
Cosa che non era affatto vera.
Dopo che Effie se n’era andata la litigata con Louis si era accesa e ancora non avevamo chiarito del tutto.
E questo faceva male, lui era come un fratello per me.

Niall: “Come stai?”
Harry: “Bene, Niall. Non ti devi preoccupare.”
Niall: “E con Louis?”
Harry: “Non c’è nulla da dire.”
Niall: “Quindi…non avete chiarito?”
Harry: “Non lo so.”

Abbassai lo sguardo. Louis c’era sempre stato per me e ora la nostra amicizia stava andando in pezzi.

Niall: “Okay.”

Niall aveva la qualità di capire quando era meglio non insistere.

Niall: “E con Effie?”

Altro tasto dolente. L’amavo con tutto me stesso ma...ma non lo sapevo nemmeno io.
Effie si sentiva di troppo, cosa che non era affatto vera visto che il problema non era lei.

Harry: “Con Effie è tutto okay.”

Niall sospirò e prese una birra buttandosi sul divano. Evidentemente aveva capito che non mi andava di parlare.
Volevo solo che fosse tutto apposto.

EFFIE’S POV

Alison: “Eilà!!!”
Effie: “Ciao.”

Alison era arrivata seguita da Iris, che era rimasta ferma nella soglia della porta. Indossava una strana tuta nera e aveva una busta enorme dalla quale si potevano scorgere un vestito.

Effie: “Iris, entra.”
Iris: “Oh…si scusa.”

Le portai di sopra in camera mia e dissi loro di poggiare le cose sul letto.
Iris iniziò a guardarsi intorno curiosando tra le mie cose, forse iniziava a sentirsi a suo agio.

Iris: -fermandosi di fronte al pianoforte- “Non sapevo che sapessi suonare.

Alison si girò di scatto a guardarmi.
Quello era un argomento delicato. Liam mi aveva insegnato a suonare ed era diventata una delle mie più grandi passioni. Non c’era giorno in cui non mi mettevo al pianoforte, ma dopo la sua morte…non l’avevo nemmeno più sfiorato.
Non ne avevo mai parlato con nessuno, i miei amici avevano capito che non era il caso di chiedermi niente. E alla fine avevo “smesso” di pensarci, quel ricordo di me e Liam seduti vicino a suonare era stato archiviato in un angolo del mio cuore distrutto.
Fino a quel momento. La cicatrice si era aperta un’altra volta e la sentivo bruciare nel petto.

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